Meglio Canon o Nikon? Sarebbe meglio saperle usare…

Dimentichiamo per un attimo l’eterno conflitto Mac vs PC, per occuparci dell’altrettanto accesa diatriba che vede contrapposti due pilastri della fotografia: Canon (1937) e Nikon (1917). Ma non temete, non sto per propinarvi la classica sfilza di motivi per cui sia meglio l’uno o l’altro. In questa sfida, tutta giocata nella terra del Sol Levante, non vedo analogie con quella tra la mela morsicata e le finestre colorate.

Il mondo fotografico è secondo me molto più stimolante da questo punto di vista; e mi dispiace non poterlo seguire con l’attenzione che meriterebbe. Il grosso del mercato delle reflex è sicuramente in mano a Canon e Nikon (in numeri forse più la prima che la seconda), ma ci sono molti più player qui e anche quelli minori sono capaci di innovazioni importanti. E quando dico minori intendo relativamente ai numeri e non per importanza, perché tra questi vi sono marche storiche come Leica (1913), Pentax (1919), Olympus (1919), Fujifilm (1934), ma anche alcune che hanno iniziato a cimentarsi con la fotografia più di recente con l’avvento del digitale: Sony, Panasonic, etc.. ).

Ma tra i due giganti giapponesi del 35mm è impensabile poter dire chi sia “il migliore”. Messe da parte le proprie personali preferenze, Canon e Nikon si sfidano praticamente ad armi pari, anche se ognuna con la propria personale vocazione. La cosa bella è che queste aziende investono anni in ricerca per lanciare dei prodotti il più rivoluzionari possibile, così da distanziare con classe l’avversario. Il quale però nel frattempo prepara la contromossa e di norma lo supera a sua volta. E così via in un eterno testa a testa. Entrambe hanno la mia completa ammirazione.

Di anno in anno la commissione tecnica del TIPA determina le migliori fotocamere (e non solo) per ogni categoria, assegnando i suoi prestigiosi Awards. Nel 2010 nel settore pro ha vinto la Nikon D3s e in quello semi-pro la Canon 7D. Ma anche questi premi lasciano il tempo che trovano. Nel momento in cui si fa un’acquisto è giusto valutare con attenzione le varie opportunità, ma bisognerebbe ricominciare a spostare l’attenzione dal mezzo al manico. Pensate veramente che fareste una foto migliore con la top professionale di Nikon rispetto a quella Canon (o viceversa)?

La fotografia un tempo era molto più “posata”. Oggi le ottiche continuano più o meno a mantenere il loro valore, ma i corpi macchina sono entrati in tutto e per tutto nella vorticosa era digitale: migliorano costantemente di modello in modello (alle volte anche per sciocchezze) e invecchiano in circa 12 mesi. Ancora più che in passato la scelta tra Nikon e Canon (ma anche Sony, Panasonic, Pentax, etc..) è spesso dettata dalle ottiche e dagli accessori già in proprio possesso o che si vorrebbero acquistare. Mantenendosi agganciati allo stesso brand, sia avrà la possibilità di aggiornare solo il corpo macchina, tenendosi strette le preziose (e costose) ottiche.

Chi mi segue sa che prediligo Nikon: nella mia personalissima visione le attribuisco maggiore attenzione al sodo e questo mi piace. Ad esempio nei modelli alla base della gamma, Canon tende a mettere più “numeri” rispetto Nikon, ma in corpi macchina un po’ meno solidi, ergonomici e bilanciati. Per le ottiche preferisco forse Canon, che ha in catalogo dei pezzi incredibili come il 50mm f1.2L (anche se trovo poco intuitivo che nei suoi obiettivi zoom si debba ruotare verso dietro per zoomare in avanti). Giusto per fare numero aggiungo anche che nei i sistemi di messa a fuoco, a parità di fascia di prezzo, Nikon offre di norma più punti. Particolari, inezie, chiamateli come volete. Non sono queste cose a determinare le qualità di una o dell’altra o la buona riuscita di uno scatto. Svestendo i panni del fanatismo e della fede, i prodotti di queste due case sostanzialmente si equivalgono per possibilità offerte e qualità dei risultati. Ho usato per un anno una Sony Alpha-200 (ora fuori produzione) con un obiettivo Tamron 17-50 f2.8. Prodotti di basso costo ma che vi garantisco davano dei risultati eccellenti. Se non si hanno mire professionali e non si ha intenzione di comprare decine di obiettivi, ma si vuole comunque la qualità della reflex ed il suo look-and-feel, bisognerebbe iniziare a guardare anche ad altre marche. Pentax ad esempio è un’azienda storica che realizza prodotti apparentemente sommessi e che non spinge molto sul mercato. Eppure il TIPA Awards 2010 per le entry-level è andato proprio alla Pentax K-x.

Al momento dovendo scegliere un nuovo corpo macchina tra le APS-C spicca la già citata EOS 7D e tra le full frame la “compatta” 5D Mark II, entrambe Canon. Le corrispettive delle due macchine appena citate nel catalogo Nikon sono la APS-C D300s e la full frame D700. Grandi, ottimi corpi, anche se la prima è un lievissimo ritocco al vecchio progetto D300 del 2008 e la seconda, essendo datata un anno indietro all’equivalente Canon, ha qualche numero in meno. Con questo cosa voglio dire? Che se al momento si può ritenere favoriti i modelli Canon, è legittimo attendersi un ribaltamento di fronte appena Nikon presenterà la nuova gamma.

Proprio in questi giorni si susseguono numerosi nuovi modelli un po’ da ogni casa, in vista dell’imminente Photokina 2010, che si terrà dal 21 al 26 settembre. Canon ha presentato la nuova EOS 60D (un modello amatoriale evoluto che si posiziona tra la 550D e la 7D) e Nikon la D3100 (una entry-level piuttosto dotata, che potrebbe sostituire D3000 e D5000 e tentare di sfidare la 550D), ma sono arrivate anche nuove ottiche per entrambe le case e novità da Sony.

Nikon però ha in serbo un evento per il 15 settembre dove si pensa che, tra le altre cose, possa arrivare l’erede della best seller D90 (con nome D95) e, seppure con minor probabilità, la prima CSC della casa, senza specchio e pentaprisma e molto più compatta. La Nikon D90 (che io possiedo) è stata la prima DSLR dotata di registrazione video, cosa che poi si è rapidamente diffusa ovunque. Alcuni puristi dicono che sia una caratteristica secondaria in una macchina fotografica, ma non è così. E lo dimostra il fatto che molti professionisti stanno iniziando ad avvicinarsi a queste soluzioni che permettono di lavorare con ottiche sostituibili (anche grandangolari spinti) ottenendo ottimi risultati. Questa macchina è posizionata in modo strano sul mercato perché molti l’hanno confrontata con la Canon 500D del tempo (oggi 550D), ma in realtà è stata sempre più simile alla superiore 50D (oggi 60D). Comunque sia la D90 ha avuto un grande e meritato successo commerciale e di “critica” perché si è dimostrata un classico di qualità con funzioni evolute. E se si dimostrassero veri i rumor che parlano di una D95 con corpo in lega di magnesio, un autofocus a 39 punti, video FullHD, 16MP, raffica da 8fps e 6400ISO, questa potrebbe tranquillamente sfidare ad armi pari una 7D, destabilizzando un po’ il mercato e spostando di fatto un modello che è sempre stato destinato agli amatori, nella fascia semi-pro. Considerando che pur ammirando le Canon su citate, fare il salto per me significherebbe buttare alle ortiche 4 obiettivi ed un flash esterno per Nikon, aspetto con impazienza di scoprire cosa accadrà questo 15 settembre. Anche perché per gli aggiornamenti della D300s e della D700, temo che ci sarà da aspettare ancora un po’. A meno che Nikon non stupisca ulteriormente con qualche sorpresa in merita (cosa molto difficile) le sostitute di queste sono attese a cavallo tra la fine anno e l’inizio del nuovo.

scegliere macchina fotografica

Questo lungo e sicuramente noioso articolo è indirizzato a sottolineare che non bisognerebbe impegnare troppo tempo nel tentare di capire cosa sia meglio di cosa, ma semmai se ci serve e se siamo in grado di sfruttarlo con consapevolezza. Rapportando poi il tutto ai risultati che si intendono ottenere, valutandone la convenienza economica. Senza guardare per forza solo e soltanto Nikon o Canon. E una volta che avrete fatto una scelta, se vi trovate bene non continuate a guardarvi intorno invidiando questa o quella caratteristica dell’altro. Anche spendendo cifre esorbitanti il nikonista più puro potrebbe ammirare o desiderare alcune cose del corpo macchina del suo collega canonista e viceversa. Impariamo ad usare quel che abbiamo prima di cercare dell’altro.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.