Recensione: catalogazione e personalizzazione delle icone e del Dock con IconBox

Quando ero ancora Microsoft Certified Partner e guardavo al mondo Apple con curiosità, ricordo di essere rimasto stupito dalle icone. Forse per alcuni questo potrebbe essere un particolare totalmente trascurabile, ma per me, da sempre attento al mondo della grafica, era qualcosa per cui invidiare Mac OS X. Windows (XP al tempo) aveva ancora quelle piccole ed insignificanti icone pseudo-2D quando su Tiger erano già grandi, coloratissime, tridimensionali e di ottima qualità. Ora Windows 7 ha cercato di ridurre il gap in questo senso, addottando delle dimensioni un po’ più grandi, ma non sono ancora all’altezza di quelle che vediamo tutti i giorni nelle nostre scrivanie.

C’è tutto un mondo di icon maker, di siti che archiviano le loro creazioni e di utenti che le scaricano ed usano. I primi tempi ne ho collezionate tantissime e mi divertivo ad assegnarle alle varie cartelle o applicazioni (guida alla personalizzazione su OS X). Dopo un po’ però le icone che mettevo da parte sono diventate troppe e ammetto che mi è un po’ passata la voglia di andarle a ripescare di volta in volta.

Al momento uno dei più famosi software per la gestione delle icone e la personalizzazione di quelle di sistema (e del Dock) è sicuramente CandyBar. Ma di recente ho scoperto che in realtà la prima applicazione del genere è stata un’altra, ovvero IconBox.

L’interfaccia è in perfetto stile OS X, pulita e semplice. In alto delle piccole iconcine permettono di passare tra le varie modalità. Nella prima possiamo organizzare la nostra libreria. Importando le icone, creando cartelle normali e smart (che ormai conosciamo molto bene) ed applicando ad ogni icona parole chiave (keywords) e descrizione.

organizzazione icone

Nella seconda invece si attiva la personalizzazione. Da qui si possono modificare le icone di sistema, delle applicazioni, dei volumi e tutta la grafica del dock a nostro piacimento.

personalizzare icone e dock

La terza modalità è altrettanto interessante, perché permette di vedere all’interno di ogni applicazioni, estraendo quindi le icone che vengono usate nella propria interfaccia.

estrazione icone applicazioni

E infine la parte più divertente: l’area Online. Questa è divisa in tre sottosezioni:

  • icona del giorno (con possibilità di download diretto nella libreria)
  • siti di icone (un elenco di 16 bookmarks da aprire con il proprio browser per la ricerca di icone)
  • ricerca online (si inserisce un termine e si ottengono i risultati di iconfinder nella finestra)

ricerca icone online icona del giorno

voto 4,5Conclusioni
Applicazione ben realizzata per l’archiviazione delle proprie icone e per la personalizzazione di quelle di sistema, compresa la grafica del Dock. IconBox gestisce anche gli iContainer: un archivio che contiene in un unico file tutti i set di icone per personalizzare con uno stile unico il sistema. Basta scegliere l’apposita voce di menu da File / Import.

Costi
Costa $24.99 (circa 19€) quindi $4 meno di CandyBar. Rispetto a quest’ultimo IconBox fornisce alcune soluzioni interessanti, come la ricerca delle icone integrata e altre simpatiche, come l’icona del giorno. E generalmente mi sembra più reattivo di CandyBar. Quale dei due scegliere? Provate le trial per decidere, ma io ho scelto IconBox 2.

PRO
ico.piu.png Bella interfaccia, razionale e comprensibile
ico.piu.png Personalizza le icone di sistema e del Dock
ico.piu.png Archiviazione pratica con keywords, description e categorizzazione
ico.piu.png Funzioni online: icona del giorno, siti con archivi e ricerca online
ico.piu.png Possibilità di estrarre le icone usate dalle applicazioni

CONTRO
Nulla di rilevante

DA CONSIDERARE
ico.piu.png Non localizzato in italiano…

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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