Uno sguardo complessivo ai nuovi iPod shuffle, nano, touch ed alla Apple TV

Ho lasciato trascorrere qualche giorno per maturare meglio le mie riflessioni sull’aggiornamento “musicale” di giorno 1 prima di esporvele e confrontarci. Ogni volta che ci si appresta ad assistere ad un’evento Apple le speranze sono così tante che qualcuna rimane necessariamente disattesa. Ma quello che mi lascia sempre più stupito è che ormai difficilmente si riesce a ricevere vere sorprese da Apple vista la quantità di rumor che precedono le sue presentazioni. E anche questa volta tutte le novità introdotte erano state più o meno anticipate, alcune con estrema dovizia di particolari (vedi la nuova Apple TV, con l’eccezione che non si è poi chiamata iTV).

L’unica vera sorpresa e novità per me è stata quella di seguire l’evento in diretta video. Fantastico. Fa un effetto totalmente diverso rispetto a seguirlo con foto e commenti di altre persone. Ed è ancora differente dalla visione postuma, dato che già si conosce ciò che verrà presentato. Condividere con il mondo intero quella sensazione di emozione mista a stupore è stato eccezionale. Spero che questo diventi lo standard per ogni Keynote.

Passando invece al contenuto dell’aggiornamento, vi anticipo che entro al massimo 10 giorni farò le recensioni complete di tutti i nuovi modelli di iPod presentati, dallo shuffle al touch. Però già ora alcune riflessioni possiamo farle.

nuovo ipod shuffle 4g

iPod shuffle 4G
Lo shuffle è un prodotto che mi ha sempre incuriosito. La generazione precedente aveva introdotto il VoiceOver (lettura audio dei brani e controllo vocale) e ridotto le dimensioni all’inverosimile, perdendo ogni tasto fisico sul corpo in alluminio. Gli unici controlli erano possibili tramite il telecomando sul filo delle cuffie. Una soluzione molto originale che aveva permesso di ottenere un prodotto unico e raffinato. Ma che molti guardavano con diffidenza chiedendosi: ma sarà comodo da usare? Io l’ho regalato l’anno scorso a mio cognato e ne è stato entusiasta fin dal primo giorno. Quello brunito in particolare, si poteva tenere attaccato anche alla cravatta risultando pressoché invisibile. Comunque sia, forse proprio per la teoria dell’alternanza degli iPod, il nuovo shuffle 4G da il bentornato ai tasti fisici, ma senza perdere le funzioni di VoiceOver. L’unico taglio disponibile è quello da 2GB (anche se potrebbe poi arrivare un’edizione speciale da 4GB) e il prezzo è leggermente maggiorato in Italia arrivando a 55€. Sui quali però Apple fa notare in fase d’ordine che gravano 5,15€+IVa (circa 6€) di contributo SIAE. Altrimenti il prodotto sarebbe costato 49€, rispecchiando il canonico 1:1 con il dollaro (che tiene conto però delle nostre tasse locali). A quanto pare le cuffie in dotazione con il nuovo iPod shuffle 4G, non saranno più dotate di controlli. Peccato perché averli duplicati sul corpo e sulle cuffie poteva fornire all’utente la possibilità di scelta a seconda della circostanza. Il mio giudizio preventivo su questo prodotto è che per quanto sia molto bello e come sempre contraddistinto da una qualità costruttiva eccelsa, sia troppo costoso. Soprattutto perché se si vuole perseguire una qualità secca e senza fronzoli, si dovrebbero fornire delle cuffie di migliore qualità.
Nei prossimi giorni arriverà la mia recensione…

ipod nano 6g

iPod nano 6G
Giunto alla sua sesta incarnazione il nano, uno dei prodotti più venduti della linea musicale Apple, acquista una caratteristica tutta nuova: il multitouch. A fronte di questa aggiunta “modaiola” però, perde funzioni importanti come la cam per la registrazione video e anche la riproduzione di filmati (che dopotutto con lo schermo quadrato non sarebbero stati efficaci). L’unico vero vantaggio di questa soluzione è che la wheel non è più necessaria e quindi l’iPod nano 6G è molto più piccolo del precedente (circa la metà). In realtà si presenta come uno shuffle con lo schermo (anche se un po’ più grande). E a ben guardare pare quasi più simile a questo che al vecchio nano. I tagli di memoria rimangono sempre di 8GB e 16GB, ma il prezzo sale di circa 30€ a modello ed è rispettivamente di 169€ e 199€. Rimango fortemente scettico su questa scelta di Apple, in particolare per il prezzo che stranamente lievita a fronte di minori funzioni. Ma oggettivamente non aveva più molto senso continuare ad aggiungere funzioni al nano. Il futuro dei device Apple ormai è legato a doppio filo con iOS, perciò immagino e spero in una futura edizione 7G tutta display, con schermo da un 2,4″ Retina e con risoluzione pari a quella del vecchio 3GS, così che possa adottare a tutti gli effetti iOS e cambiare nome in iPod Touch nano. Questo così com’è non riesco a collocarlo in modo sensato visto il prezzo, troppo vicino a quello del touch.
Nei prossimi giorni arriverà la mia recensione…

ipod touch 4g

iPod Touch 4G
Tutta la scena è sicuramente per lui. In pratica esaudisce tutti i maggiori desideri del pubblico, tranne per il modulo fotografico, che pur essendo capace di video in HD 720p, scatta foto a meno di 1Mpixel. Su questo mi permetto una piccola precisazione. Io ho segnalato questa cosa la sera stessa dell’evento, ovvero l’1 settembre. Per due giorni, almeno in Italia, non ne ha parlato nessuno. Per questo ho fatto il recente SaggioQuiz con una domanda a trabocchetto su tale caratteristica. Purtroppo però poi la notizia è stata pubblicata in America ed ha iniziato a fare il giro del copia/incolla anche qui in Italia e quindi il tranello ha perso efficacia (anche se non sapete quanti ci sono comunque cascati). Tornando al prodotto in questione arriva con il nuovo iOS 4.1, un Display Retina che pare identico a quello dell’iPhone (anche se rimane qualche dubbio sulla tecnologia IPS), dotato di foto/videocamera senza flash led, cam frontale per Face Time (che supporta regolarmente via WiFi), giroscopio al posto dell’accelerometro, altoparlante e microfono. Ed ancora più sottile del precedente… questo in parte giustifica anche la ridotta capacità della fotocamera. Il Touch ha altoparlante e microfono, a cui è stata aggiunta la funzione di vibrazione. Utilizzabile pare per le chiamate, ma anche dai giochi. Gli auricolari sono quelli semplici Apple, senza microfono e controlli. Il prezzo dell’8Gb è piuttosto appetibile a 239€, anche se a quel punto conviene il 32GB che costo poco di più (309€). Con ulteriori 100€ si raggiunge il ragguardevole spazio di archiviazione di 64GB (409€). Questo iPod Touch 4G appare piuttosto convincente. Mosso dallo stesso cuore Apple A4 dell’iPhone 4, risulta veloce e reattivo e con Face Time diventa un “quasi” telefono a costo zero. Certo però che ha due belle limitazioni. La prima globale (funziona solo con altri dispositivi simili) la seconda più locale (qui da noi non si è sempre sotto copertura WiFi). Insomma ottima cosa, ma l’uso rimane ancora limitato. Tranne il modulo telefonico e la limitazione della fotocamera, l’altro grosso limite rispetto l’iPhone 4 è la mancanza del GPS (anche se supporto il geotagging di foto e video via WiFi).
Nei prossimi giorni arriverà la mia recensione…

apple tv

Apple TV
Sarò uno dei pochi in controtendenza, ma era il prodotto che aspettavo di più. Proprio per questo motivo stendiamo un velo pietoso sul triste epilogo: dal momento che è tutta incentrata sullo streaming video a noleggio (che in Italia è inesistente) non la vedremo che in cartolina. Rimane la possibilità di acquistare la vecchia, ma con la consapevolezza che il software — pare — non sarà mai più aggiornato. Al momento l’unica speranza potrebbe essere che il servizio faccia numeri così eclatanti da invogliare anche i nostri operatori video a valutarlo. Ma ho i miei dubbi…  comunque conservo un po’ di speranza ancora. Jobs potrebbe cambiare idea tra qualche mese. O più semplicemente potrebbe uscire qualche hack degno di nota e inizieremo ad importarle dagli stati uniti!

Le altre novità?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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