In primo luogo devo farvi i miei complimenti. Ho ricevuto tante soluzioni esatte e moltissima partecipazione per un test che era effettivamente targettizzato su una utenza mediamente esperta del web. Inoltre in molti punti si doveva stare attenti ai tranelli. Lo so, sono stato cattivo. Ma sappiate che posso fare molto di peggio!
Il percorso da seguire era organizzato a passi. Il primo era questo:
Il testo diceva di fare il primo passo con il piede destro. E poi il secondo…
La frase si interrompeva, ma era semplice continuare “….con il piede sinistro”. Il suggerimento diceva di tenere alto lo sguardo e nella barra degli indirizzi si poteva notare il nome della pagina: “passo1-right.html”
Sfruttando questa stessa struttura e sapendo di dover andare al secondo passo con il piede sinistro era facile trovare la pagina di destinazione: “passo2-left.html”
Qui si veniva invitati a fermarsi ed osservare. Aguzzando la vista si poteva notare in basso a destra una scritta in grigio chiarissimo su sfondo bianco. Selezionandola (come nell’immagine soprastante) appariva evidente che fosse il nome della pagina successiva: “passo3-trovato-mi-hai.html”
Il testo del passo 3 diceva di andare più in profondità, suggerendo “la creazione”. Con ciò mi riferivo alla creazione della pagina, ovvero il codice HTML. Ogni browser (mi spiace per chi aveva solo un iDevice) permette di andare in vista codice e lì si trovava un commento che indicava la pagina successiva: “passo4-so-accedere-al-codice.php”
Ed eccoci ad uno dei passi in cui molti si sono bloccati. Venivano richiesti nome utente e password. Già ma di cosa? Inutile provare, qualsiasi dato avrebbe generato un errore. Il suggerimento era di pensare come un hacker… e molti mi hanno detto: “ma io non sono un hacker!”. È vero ed effettivamente non tutti saranno a conoscenza di come funziona un form html, tuttavia fino a qui l’attenzione è stata spesso concentrata sul nome della pagina e dopo il primo tentativo errato non si poteva non notare che l’indirizzo si modificava aggiungendo una lunga “query string” con tutti i parametri in chiaro usando il metodo GET (cosa ovviamente da evitare in un vero form di login).
L’ultimo di questi parametri era un curioso “skiplogin=0”. Che tradotto dall’inglese significa praticamente “salta il login”. Il valore zero è assimilabile in informatica ad una negazione (booleano false: falso), ma impostandolo manualmente su 1 (booleano true: vero) si attivava l’opzione e l’accesso non veniva più richiesto, arrivando su una pagina con l’indicazione per raggiungere quella successiva:
“passo5-sono-troppohacker.html“
Ebbene, questo che mi sembrava il più facile ha bloccato moltissimi di voi. Il testo, oltre a complimentarsi, diceva che il prossimo passo rappresentava un salto fino a: [immagine]. La foto cosa rappresentava? 20 euro. Seguendo la stessa identica struttura di tute le pagine fino a qui trovate, la successiva era: “passo20-euro.html”
HAI VINTO! Assolutamente fasullo. Il suggerimento ammoniva per il tentato salto da 5 a 20 e indicava di tornare sulla retta via (passo6 quindi) senza le striscianti. Ovvero SSSSSssss… le esse! Per cui eccoci su “pao6.html”
Ora qui c’era una cosa da fare e un trabocchetto. Bisognava trovare la data di pubblicazione del primo post in cui, parlando del futuro Mac OS X, ho ipotizzato che potesse chiamarsi Lion. Il suggerimento era una “retrospettiva”. Inserendo questa parola nel motore di ricerca del blog il primo risultato era un articolo del 19 settembre 2010 dal titolo “Retrospettiva e futuro di OS X tra speranze e realtà“, in cui dicevo:
[..] quanto prima ci troveremo davanti ad un ennesimo OS X, il 10.7, che non potrà che chiamarsi Lion [..]
A questo punto il link sull’email poteva indurre a cliccare per aprire il client di posta elettronica e generare automaticamente il messaggio. Ma se il testo riportava la mail corretta, il mailto invece puntava a info@saggiomente.com. Per cui molti avranno ricevuto il messaggio di non recapitazione del server prima di accorgersene e reinviarla manualmente.
Una precisazione: molti mi hanno dato come data il 27 giugno 2010. Non lo ricordavo neanche, ma in effetti già in quella data in un commento scritto dalla Germania, avevo ipotizzato questo nome:
Complimenti per averlo scoperto, ma il quiz faceva riferimento ad un post in cui ne parlavo e con il suggerimento della retrospettiva era chiaro che mi riferissi all’altro articolo.
Sto sistemando tutte le mail ricevute perché alcune mi erano andate in spam e non vorrei fare errori nell’assegnazione. A breve saprete il vincitore / la vincitrice.