Recensione: Booq Python Blur, zaino multiuso per MacBook Pro, Reflex e tanto altro

Avrete sicuramente notato la mia passione per borse e zaini. Sono sempre alla ricerca di quello “perfetto” per ogni circostanza, considerando ovviamente sia computer che macchine fotografiche. Oggi ne vedremo uno che è così vicino da soddisfare in pieno tutte le mie richieste, che le poche mancanze riscontrate mi hanno fatto esclamare: peccato! Ma procediamo con ordine.

Pur facendo dei percorsi più o meno abitudinari casa/lavoro, ho sempre con me almeno una macchina fotografica. E non perché abbia tempo e possibilità di immortalare ogni immagine interessante che intravedo, piuttosto per la necessità che sovente mi si presenta, di dover produrre delle foto di oggetti per il mio lavoro nel settore grafico. Non lascio tutto il materiale in studio però, poiché a casa continuo a fotografare, questa volta per il blog. Inoltre sempre più spesso mi capita di dover testare delle macchina fotografiche, per cui nei classici tragitti che compio, cerco di sfruttare ogni momento per verificare un funzione piuttosto che un’altra.

Ovviamente non devo portarmi dietro tutta la pesante attrezzatura, ma almeno una reflex, il flash e due obiettivi, più l’immancabile FZ100 come jolly foto/video e l’eventuale ulteriore macchina fotografica in test. A tutto questo va ovviamente aggiunto il materiale informatico per il lavoro. Per cui MacBook Pro 15″, iPad, un paio di Hard Disk, microfono, cuffie e qualche altro accessorio secondario. Insomma, di roba ce n’è e di norma sono costretto ad usare una cartella da lavoro per l’area computer ed una borsa/zaino per il resto. Per cui scomodità, mani impegnate, schiena che urla vendetta.

Ci sono differenti prodotti che si propongono come soluzione all-in-one foto/computer e nei prossimi giorni ne vedremo alcuni. Quando entrano in gioco tutti questi elementi però, il peso diventa importante, per cui uno zaino risulta probabilmente la migliore soluzione. Ed eccoci arrivati, dopo lunga premessa, al soggetto di questa recensione, ovvero lo zaino Python Blur di Booq. L’azienda probabilmente già la conoscerete e saprete che i suoi prodotti albergano a tutto diritto nella fascia alta del mercato, sia in termini di qualità che di costo. Ma un’altra caratteristica che contraddistingue le sue creazioni è indubbiamente l’originalità, sia nel design che nelle soluzioni logistiche. Questo zaino non è da meno ed è evidente già dal suo aspetto:

booq-python-blur-esterno

La robustezza della struttura e la qualità del Nylon e delle cerniere è subito evidente, come in ogni prodotto della marca. È anche piuttosto voluminoso con i suoi 45 x 36 x 23 cm in 2,5Kg di peso. Tuttavia sono rimasto piacevolmente sorpreso del fatto che anche a pieno carico risulti molto comodo sulle spalle e non si senta minimamente sulla schiena. Merito di un’importante e ben sagomata imbottitura che ricopre il dorso dello zaino

booq-python-blur-imbottitura

Gli spallacci possono essere legati l’uno all’altro sul petto e a copertura delle cinghie per fissarlo alla vita, vi sono delle aree morbide che permettono di stringerlo senza avvertirne la fastidiosa presenza sui fianchi. Qui sul retro vi è il vano più tradizionale di tutto lo zaino, dedicato al portatile e ad altri accessori.

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Vi si accede con una doppia zip verticale e vi si trova un ampio tascone rigido e imbottito per notebook con schermo fino a 17″ (nell’immagine il mio MacBook Pro 15″), più altre tasche laterali (in una vedete l’iPad). Posizione molto sicura per il computer e di facile ed immediato accesso. Nella stessa immagine qui di seguito, si può notare la maniglia superiore, con un taglio apparentemente molto stretto, ma è così morbida che inserendo la mano prende immediatamente la sua forma, risultando comodissima.

booq-python-blur-areacomputer

Andiamo ora a verificare il resto dello zaino, in cui trovano posto tantissime cose. Nella parte superiore una tasca a semiluna nasconde un doppio scomparto, con un robusto separatore riposizionabile, in cui entrano tranquillamente una DSLR di taglio grande con obiettivo standard collegato, più una seconda lente o altro tipo di accessorio. Nell’area interna superiore vi è poi una retina con la forma adatta a contenere delle cuffie, anche se io ci ho inserito il caricabatterie. Notete in questa immagine anche la targhetta con il numero di serie del prodotto. Piccole differenze, che fanno la differenza. Anche in questo caso, come per il portatile, è importante sottolineare che la macchina fotografica risulta immediatamente raggiungibile aprendo una semplice zip.

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Sui lati vi sono poi altri due vani verticali dalla forma insolita che si presentano ben organizzati. Due fasce elastiche permettono di tenere saldi e immobili oggetti di diversa forma e taglia (da un obiettivo a delle semplici batterie), mentre nella parte esterna due tasche sottili sono dedicate a piccola accessoristica. La struttura qui è molto interessante, ma l’idea di tenerci degli obiettivi (come la stessa Booq suggerisce dalla sue foto) non mi sembra assolutamente consigliabile perché sull’esterno la copertura non è imbottita e non è sufficiente a farci dormire sonni tranquilli. Un eventuale colpo subito anche inavvertitamente, non farebbe molto bene ad un obiettivo. Peccato.

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Dall’altro lato la situazione è praticamente identica se non fosse per la zona esterna che invece di avere due tasche ha tre piccoli scomparti chiusi da una zip unica. Questa grande varietà di forme e spazi, permette di trovare per ogni elemento la sua “casa perfetta”.

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Arrivati a questo punto abbiamo già con noi una reflex con tre obiettivi, un computer portatile con alimentatore, un iPad, auricolari, batterie, microfono, qualche cavo e dei tappi per obiettivi. E avrete sicuramente notato che ho volutamente mantenuto liberi, o parzialmente tali, molti degli scomparti a disposizione. Eppure l’area più grande di tutto lo zaino non l’abbiamo ancora vista. Sollevata una copertura a strappo, una zip di forma vagamente ellittica apre la bocca al nostro Pitone, conferdoglli anche un’aria decisamente minacciosa.

booq-python-blur-areacentrale

La parte esterna ha una retina con zip molto capiente (ci ho inserito il flash), mentre all’interno lo spazio è veramente grande. Vi sono tre tasche, una per ogni lato, dove si riesce ad inserire tanto materiale, seppur non troppo spesso, mentre il vano principale è tutto aperto. Questo può essere inteso come uno spazio multiuso, in cui andare a posizionare all’occorrenza ogni tipo di elemento. Ma volendo ad esempio utilizzarlo per completare l’attrezzatura fotografica, non vi sono separatori e scomparti adatti a contenere oggetti “delicati”. Un obiettivo ad esempio, rischierebbe di rotolare rovinosamente. Non si tratta però di una dimenticanza, piuttosto di un’approccio diverso da quello che immaginavo inizialmente.

booq-python-blur-interno

Prima di passare alle conclusioni, che trovo molto importanti dopo questa recensione, vediamolo in un video:

voto 4Conclusioni
Per valutare un prodotto bisogna capire prima di tutto per cosa e per chi è pensato. L’idea di Booq non era quella di creare prettamente uno zaino per fotografi, altrimenti avrebbe avuto una struttura molto differente. Il Pyhon Blur è un prodotto polivalente e flessibile da portare in viaggio, urbano o extraurbano, per avere con sé in un unico spazio compatto e sicuro computer e macchina fotografica con relativi accessori, nonché anche abbigliamento o qualsiasi altro elemento di nostra necessità. Un prodotto per molti versi unico e che seppure in relazione alle mie personali esigenze avrei pensato diversamente per l’organizzazione dell’area centrale, è invece perfetto per il preciso target cui è indirizzata.

Costi
Lo abbiamo già detto che i prodotti Booq non sono economici. Costa $229 più tasse, trasporto e dogana. Fortunatamente da circa un mese possiamo aanche acquistarla in Italia da Active al prezzo di 199€. È cara per essere un porta computer ed è cara per portare una reflex, un paio di obiettivi e qualche accessorio. Sarebbe altrettanto costoso come zaino/valigia multiuso ovviamente. Ma se vi serve un prodotto che unisca questi tre elementi in una struttura ben organizzata e di qualità, probabilmente vedrete in prezzo in un’altra ottica.

PRO
ico.piu.png Materiali e struttura di grandissima qualità
ico.piu.png Ampio tascone rigido ed imbottito per portatili fino a 17″ e altri accessori (compreso iPad)
ico.piu.png Vano dedicato ad una reflex con due obiettivi, facilmente accessibile nella parte superiore
ico.piu.png Tasche laterali dalla forma insolita, ma con fasce elastiche adattabili ad ogni contenuto
ico.piu.png Ampia area centrale multifunzione per elementi di ogni tipo, compreso abbigliamento

CONTRO
Pro Il prezzo è alto come la qualità

DA CONSIDERARE
Pro Se il vano centrale fosse stato possibile organizzarlo con differenti scomparti, avrebbe ottenuto 5 stelle

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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