Magic Keyboard Tips: consigli di sopravvivenza con mouse e tastiera su iPad

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Il correttore ortografico è uno strumento utile quando si scrive con le tastiere virtuali, specie quelle degli smartphone, ma quando abbiamo quelle fisiche – ad esempio al computer – non serve a molto. Anzi, su macOS io lo disattivo sempre perché tende a modificare anche le parole giuste, quando non le conosce. E mi fa perdere un sacco di tempo. L’iPad Pro con Magic Keyboard richiede un approccio differente in base all’uso ed ecco perché sono contento che Apple abbia aggiunta una nuova opzione in Impostazioni / Generali / Tastiera / Tastiera hardware, che consente di disattivare la correzione automatica solo quando c’è la tastiera, mantenendola attiva nell’uso tablet.

Accento Grave Accento Acuto
⌥⇧W À ⌥⇧C Á
⌥⇧E È ⌥⇧V É
⌥⇧R Ì ⌥⇧B Í
⌥⇧T Ò ⌥⇧N Ó
⌥⇧U Ù ⌥⇧M Ú

Una volta disattivato il correttore ad alcuni utenti iOS potrà sembrare più difficile ottenere i caratteri speciali. In realtà, però, grazie alla tastiera fisica possiamo fare tutto con le combinazioni. E sono le stesse che si usano da sempre sui Mac. Ad esempio ⌥⇧E scrive la E maiuscola accentata e con altre lettere possiamo avere tutte le vocali, sia con accento grave che acuto. Oppure ⌥⇧[ e ⌥⇧] ci fanno ottenere rapidamente le parentesi graffe, utilissime per la programmazione. E ci sono anche delle chicche come ⌥⇧8 che fanno ottenere il logo  Apple.

Mancanza 1: su macOS abbiamo anche la possibilità di aprire un piccolo popup con tutte le varianti delle vocali soltanto tenendo premuta la lettera. Una cosa che attualmente manca su iPadOS e potrebbe essere utile introdurre nel prossimo aggiornamento.

Sempre nella sezione tastiera hardware vi segnalo l’opzione tasti modificatori, grazie alla quale possiamo personalizzare il comportamento di e via discorrendo. Io l’ho usata per mettere il tasto (che manca fisicamente) al posto del globo, che ci fa alternare le tastiere. Tuttavia l’azione di Esc non è ben supportata a livello di sistema e se ci aggiungiamo che non è neanche al suo posto, praticamente non serve a nulla. Quindi ve ne ho parlato perché sappiate che è possibile ma, per ora, l’utilità è molto relativa.

Mancanza 2: più che altro mi interessava evidenziare una seconda carenza, che potrebbe essere risolta, aggiungendo su iPadOS qualcosa di simile al pannello Abbreviazioni di macOS. Con questo potremmo facilmente sopperire alla mancanza dei tasti funzione, replicando i controlli volume o luminosità attraverso una combinazione di tasti di nostra scelta.

Per il trackpad, invece, suggerisco di attivare tocca per fare clic, che rende l’uso molto più soft e meno rumoroso.

Le gesture per l’uso delle applicazioni sono molto semplici:

  • 3 dita su chiudono l’app attiva (cosa che si può fare anche con ⌘H)
  • 3 dita su con una leggera pausa aprono l’app switcher (e da qui con due dita su potete chiudere le app)
  • mentre per passare da un’app all’altra di quelle attualmente attive potete usare ⌘↹ e se tenente premuto aggiugendo Q avete la possibilità di killarle

Dock, Centro di Controllo e Notifiche

Una menzione rapida per una cosa che non tutti hanno notato, in particolare per il Dock. Per fare apparire questo, ma anche il centro di controllo o le notifiche, non bisogna simulare l’azione che si esegue con le dita, quindi andando dal bordo dello schermo verso l’interno con uno swipe, ma esattamente il contrario. Quindi per aprire il Dock quando c’è un’app attiva, dovete spingere il trackpad verso il bordo inferiore. Allo stesso modo andando sul bordo superiore arrivate alle notifiche e all’angolo destro il centro di controllo. Senza neanche dover cliccare.

App in multi-tasking 

Vi riassumo molto brevemente come gestire più insieme su iPadOS. La prima che lanciate dalla home, purtroppo, andrà sempre a pieno schermo. Poi dal Dock o con una ricerca Spotlight (che vi ricordo si attiva in qualsiasi momento con ⌘Spazio, potete prendere l’icona di un’altra app ed affiancarla.

Qui però, fate attenzione, perché ci sono due modalità. Quando vedete gli angoli molto curvi significa che l’app verrà aperta in slide over, quindi stretta e in sovrapposizione a quella attuale. Se andate più verso l’esterno noterete che gli angoli diventano più squadrati e l’app verrà aperta in side view.

Si possono usare entrambe le funzioni contemporaneamente, ma se partite da due app affiancate dovrete mettere la terza nell’area di giunzione per aprirla in slide over. Da questa modalità si possono usare tre dita in orizzontale per passare alle app recenti e in alto per vederle tutte, mentre con due dita sopra si chiudono.

Infine si può avere una quarta finestra con un video grazie al PiP, con l’app che lo supportano come Netflix. E non bisogna fare praticamente nulla, basta mettere play ad un filmato, chiudere l’app e il video continuerà a vedersi. Questa è una funzione che esiste da una vita in realtà, ma ancora YouTube non la supporta.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.