Rumor: per fortuna c’è chi ne sa più di Steve Jobs

Rumor: che parola odiosa. Non so a voi ma a me fa venire l’orticaria. Eppure intorno a questi si gonfia l’hype sulle novità attese o fantasticate. E se ci si aspetta che sia proprio Apple a sfornarle, allora si fa letteralmente a gara a chi la spara più grossa. Non sapete quante volte amici o semplici conoscenti mi hanno detto cose del tipo: “ma lo sai che sta per uscire l’iPhone nano?”. Inizialmente cercavo di spiegare che la fonte della notizia forse non era troppo attendibile. Più di recente, invece, uso una tattica diversa e rispondo: “Davvero? Bello, non vedo l’ora, grazie per avermi avvisato”. Tante è inutile, è una battaglia persa.

Sicuramente c’è un po’ di superficialità nel leggere o recepire i rumor come notizie, tuttavia ci sono molte testate giornalistiche che alimentano questa condizione spacciando un semplice sentito dire come realtà acclarata. Io non ci capisco un tubo di formula 1 o calcio, per cui lascio la parola a chi ha le competenze per discuterne. Perché non facciano la stessa cosa anche nelle alte sfere mediatiche italiane rimane un mistero.

L’ultima curiosità sull’argomento ce la segnala l’ottimo setteB.IT e riguarda la trasmissione di questa mattina “Deejay chiama Italia” su Deejay TV. Se ne son dette di tutti i colori, dallo scambio di identità tra Gizmodo ed Engadget per il ritrovamento dell’iPhone 4 fino alla chiara dichiarazione che domani Apple presenterà un iPhone 5 ed un iPhone 4S, con tanto di dettagli tecnici sull’estetica e sulla distribuzione in Italia che, rassegnatevi, arriverà solo prima di Natale. Ovviamente sono tutte illazioni prive di fondamento ma chissà… magari indovinano. E poi potremmo dire che Linus e Nicola Savino ne sanno una più di Steve Jobs.

Vi consiglio l’articolo completo perché è veramente divertente. Intanto io vado a vedere se riesco a trovarlo in streaming.. certe cose meritano di essere ascoltate con le proprie orecchie.

deejay

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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