Le fotocamere definite bridge sono probabilmente le più controverse del mercato. Hanno un aspetto che scimmiotta in tutto e per tutto la forma delle reflex ma sono basate sui piccoli sensori delle compatte (di solito 1/2,3″) così da permettere la costruzione di lunghi obiettivi zoom. Ciò significa che dietro un aspetto professionale, spesso sottolineato da ottiche prominenti, si nasconde una qualità d’immagine che non soddisfa il fotografo esigente. Ma hanno sicuramente il pregio di offrire a poco prezzo ed in pochissimo spazio lunghissime escursioni focali che vanno dal grandangolo spinto al supertele, quasi sempre con stabilizzazione ottica. Con una reflex coprire dai 24mm ad oltre 600mm significherebbe spendere molto ed uscire con uno zaino, anche se la qualità d’immagine non sarebbe chiaramente paragonabile.
Fujifilm, dopo aver scosso il mercato con l’ottima X100 e tentato l’ingresso nel mondo delle compatte premium con la più piccola X10, riproverà a stupire con la X-S1. Questa condivide lo stesso sensore da 2/3″ della X10, superando così del 50% le dimensioni standard per la categoria (1/2,3″). E questo significa sicuramente migliore definizione e resa ad alti ISO.
Non è ancora stato diramato un comunicato ufficiale ma dalla fonte che ha seguito la presentazione sappiamo anche che il corpo è molto robusto e veramente simile a quello di una DSLR. L’ottica è una 24-624mm (equivalenti) con una luminosità di f/2.8-5.3.
Il progetto sembra veramente interessante e andrebbe a completare la serie X di Fuji che sta riscuotendo un notevole successo, facendo ritornare a brillare un marchio storico della fotografia che qualche tempo fa ha dovuto abbandonare il ben più competitivo settore DSLR. Inoltre, secondo quanto riportato da DPreview, la figura di riferimento per Fujifilm in Canada ha confermato, tramite il proprio account twitter, che la casa è in procinto di presentare anche il proprio sistema mirrorless e che questo non sarà basato sul micro quattro terzi, come alcune voci in passato avevano fatto credere.
Il progetto X-S1 sembra piuttosto interessante. Certo l’area sensibile è comunque la metà (più o meno) di quella delle micro quattro terzi ma è sicuramente più promettente rispetto le tradizionali bridge. Aspettiamo di saperne di saperne di più e, come sempre, vi terremo informati.
Rimane però una questione: che sensore sceglierà Fuji per le sue mirrorless? A quanto pare ci sono alte probabilità che sarà l’APS-C, andando così ad affiancarsi alle ottime Sony NEX e Samsung NX.