L’Auto che vorrei.. non vorrei.. ma se vuoi..

Ho appena finito di leggere, su Quattroruote di questo mese, un valido articolo sulla nuova BMW X1. Una bella macchina, interessante sotto molti punti di vista, ma niente di eclatante. Assistiamo soltanto ad un ulteriore riduzione di taglia per l’auto più in voga del momento: il SUV. Ed è così che, in un ruggente conto alla rovescia, la X, da 5, diventa 3 e poi 1. Altrettanto in casa Audi, dove la mastodontica Q7 è rinata nella più piccola Q5, in attesa della prossima Q1 (e poi forse anche Q3). Finanche la Land Rover ipotizza una Range Rover in miniatura e dal piglio sportivo, anticipata nelle linee dalla concept LRX e da inserire, entro il 2011, nello stesso segmento.

Insomma, la Nissan è avvisata: meglio correre ai ripari. La Qashqai già da qualche tempo non è più sola tra le SUV/Crossover compatte, per via delle varie Ford Kuga, Renault Koleos e Peugeot 3008, ma da quel che vediamo si può facilmente prevedere che andrà sempre peggio per lei. Nei prossimi anni, quello delle MiniSUV, diventerà un segmento più affollato di quello delle berline.

Perché?
Tra foto, dettagli tecnici e commenti, l’articolo prosegue con una breve intervista a Von Hooydonk, Responsabile di Stile BMW. Ed è lui, con poche righe, a chiarire il motivo della rotta:

L’auto ha sempre avuto una funzione immaginifica. All’inizio della motorizzazione di massa è stato uno strumento di libertà e autonomia. Oggi, ché la libertà si dà per scontata, le automobili devono lasciare sognare quello che si potrebbe fare; e pazienza se non riflette alla perfezione quello che si deve fare. Quando chiediamo ai nostri clienti quali potenzialità reputano indispensabili, loro ci rispondono con un elenco infinito di richieste.

È proprio così, c’è poco da ribattere.

Ci sorpassa una sportiva e ci fa sognare, poi ci infiliamo in città ed invidiamo chiunque guidi una scatola con il logo smart. Quando infine l’amico ci racconta di essere stato in montagna con la sua fuoristrada, improvvisamente sentiamo nascere in noi lo spirito di Indiana Jones e ci convinciamo di dover comprare una 4×4. Però vuoi mettere la comodità di una station wagon?

Metti tutto questo in uno Shaker, agita bene (non mescolare) ed ecco l’auto che vorrei: una MiniSUV.
Piccola per essere maneggevole in città, con linea sportiva per far sognare noi e chi ci guarda, abitabile per viaggiare comodi e con un cospicuo numero di valigie, ma soprattutto robusta ed alta da terra per dare il meglio nel tempo libero. Dimenticato qualcosa? Beh, si, deve essere comoda anche per il lavoro, dal momento che il 90% della sua attività sarà proprio quello: il nostro pendolino personale.

Per non farci mancare niente l’ho abbozzata.

Saggiamente — deep:one
Saggiamente — deep:one

L’ho chiamata deep:one.
Uno perché potrebbe essere la prima di una lunga serie.

A presto.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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