Alla scoperta di Google Wave: il futuro delle email o un progetto destinato al fiasco?

Google è impegnata su una quantità di progetti impressionante, al punto che è veramente difficile starle dietro, anche per noi “addetti ai lavori”.

Da qualche mese si parla molto di Google Wave: la scommessa di Google sul futuro delle comunicazioni e della collaborazione via web. Il progetto è ancora in fase di “preview” (neanche in “beta” come si usa molto nel web dell’era 2.0) ed è aperto ad un ristrettissimo numero di tester e developer, per lo più stranieri. Qualche giorno fa mi è arrivata l’email da google per l’accesso al progetto e lo sto’ testando con qualche amico.

Ho letto qualche recensione su internet delle persone che lo hanno potuto provare e quasi tutti affermano che non è un grande innovazione. Io la penso in modo del tutto diverso.

Google Wave sarà il futuro delle telecomunicazioni?Già, ma cos’è Google Wave? In realtà è uno strumento molto semplice — almeno concettualmente — e forse la sua forza è proprio in questo. L’idea è quella di mettere ordine nel disordine delle telecomunicazioni. Sia nel lavoro che nel privato siamo sommersi di email e documenti e molto spesso l’organizzazione degli stessi risulta faticosa, in particolare perché per ogni “funzione” utilizziamo applicazioni ed ambienti diversi. Ci scambiamo considerazioni e files con le email (via web o con i vari client), li editiamo con gli appositi software (word, excel o chi per loro), effettuiamo videoconferenze con skype e compari, scambiamo pareri ed emozioni con facebook, twitter, msn e tutti gli altri.

Ma la vita reale non è così. Nel mondo in cui la materia regna sovrana, la nostra vita è organizzata per “argomenti”. Se pensiamo ad una vacanza per esempio, magari con un gruppo di amici, cosa avviene? Qualcuno propone un viaggio, c’è chi è d’accordo e chi no, si inizia a raccogliere informazioni sul web, a proporre destinazioni, a scambiare email con proposte e preventivi, a fare telefonate per raccogliere i pareri degli altri e via discorrendo. Tempo e lavoro male organizzato, spesso senza riuscire ad ottenere lo scopo che ci si prefissa. E la vacanza sfuma. La stessa cosa per Google potrebbe e, anzi, dovrebbe essere gestita in modo “organico” con un Wave (onda) in cui poter operare tutti insieme in modo collaborativo. In soldoni significa che in questo ambiente noi potremmo creare un nuovo Wave — dal titolo “viaggio con amici 2009” —, in cui inserire tutti gli interessati (in questo caso i nostri amici) ed iniziare a raccogliere insieme le informazioni; a scambiare file, pareri, opinioni ed altro. Ciò significa che, come nella vita reale, avremo un unico posto dove trovare tutto ciò che riguarda l’organizzazione del nostro viaggio con amici 2009. E se questo vale per la vita privata, immaginate i vantaggi nel lavoro? Partecipo ad un progetto di un portale con dei collaboratori: inizio a creare un Wave con il titolo del progetto e come partecipanti aggiunto tutti gli interessati. In questo luogo virtuale potremo raccogliere tutto ciò che lo riguarda, dall’idea al committente, dai preventivi alle bozze, dai documenti prodotti alle linea guida, dai pareri alle critiche, tutto, rigorosamente, in realtime, coadiuvati da strumenti come la messaggistica istantanea, la videochat, l’editing dei documenti (google docs), le email (gmail), gli appuntamenti (google calendar), le notizie (google reader) e potenzialmente tutto quello che le piattaforme di google offrono ed offriranno. E per tutto questo non dovremo preoccuparci di dove salvare cosa, di backup o di portarci dietro chiavette usb con documenti, poiché sarà sempre tutto raggiungibile dal nostro Wave.

Alcune delle funzioni indicate non sono ancora attive (come l’editing dei documenti con google docs) e c’è anche qualche incertezza nel funzionamento, ma siamo ancora nella fase di preview ed è tutto in divenire. Le potenzialità ci sono tutte. Unico requisito, avere tutti un account su Google Wave. Come ottenerlo? Fino a qualche giorno fa noi partecipanti al progetto avevamo la possibilità di invitare altri (come accadde con Gmail), ma da qualche giorno questa possibilità è stata sospesa. Speriamo venga riattivata prima possibile…

Questo è uno screenshoot del mio account su Gwave, con due wave attivi sulla destra.

Schermata del mio account google Wave

Se ci fate caso esteticamente sembra qualcosa di molto simile ad una normale casella di posta elettronica. Come accennavo prima la forza dell’idea è proprio questa: nulla di nuovo, ma tutto diverso e tutto insieme. Qualcuno ha detto, giustamente, che sembra un po’ facebook mischiato con gmail… in parte e vero, almeno ad un primo sguardo. Ma le potenzialità dello strumento sono di molto superiori ad entrambi. Si potrebbe arrivare a pensare ad un intero sistema operativo basato su questo concetto dei Wave. In cui dimenticarsi quasi di cartelle, files e programmi, ma dove organizzare tutto secondo percorsi logici, per argomenti, amici e date.

Insomma Google Wave per quanto mi riguarda è promosso a pieni voti.

Inoltre ci sono infine possibilità offerte dal sistema strutturato a “Gadget”, un’ennesima rivisitazione dei Widget introdotti da Apple con la sua Dashboard. Queste extensions aggiungeranno ulteriori funzioni a Google Wave, tutte incentrate sulla collaborazione, condivisione ed informazione. Qui un esempio dei primi gadget.

Guardate il video di “6 rounds” per Google Wave:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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