Come va la tua ADSL? Facciamo il punto sulla banda larga in Italia e sul prossimo futuro

adsl

A giugno del 2007 la Svizzera dichiara che internet è un diritto di tutti e che la banda larga deve essere garantita ad ogni cittadino. Pur attestandosi su valori minimi piuttosto bassi (ma era il 2007) di 600 Kbit/s in download e 100 Kbit/s in upload, la Svizzera detiene quindi un primato mondiale in quanto a garanzia di connettività. Però c’è da dire che la copertura del servizio ADSL della Swisscom era già sopra il 90% nel 2005, rendendo minimi gli interventi tecnici necessari per raggiungere la totalità dei cittadini.

Il 15 ottobre del 2009 la Finlandia dichiara di essere la prima a rendere l’accesso ad internet un diritto per tutti i suoi cittadini. Evidentemente hanno dimenticato la Svizzera. Ad ogni modo il provvedimento Finlandese, degno ovviamente di plauso, porta ad 1Mbit/s il minimo di velocità del collegamento. Avendo due anni di ritardo è comprensibile che si potesse spingere un po’ più in là su questo fronte. Ma non è tutto qui. La Finlandia promette di avere un collegamento di ben 100Mbit/s già nel 2015. Anche questo paese, come la Svizzera, parte da una copertura nazionale molto elevata: già oggi è al 96%.

Il 18 ottobre — 3 giorni dopo — il nostrano min. Brunetta dichiara: “Internet a 2 mega per tutti dal 2010”. Siamo in Italia e dalle dichiarazioni ai fatti di tempo solitamente ne passa molto. Un’eternità in alcuni casi. Ma il ministro per la Funzione pubblica afferma di avere già il piano pronto e con un po’ di investimenti pubblici e privati (per un ammontare di circa 800 milioni di euro), anche per noi internet diventerà un diritto, come l’acqua e l’elettricità. Vedremo. E soprattutto speriamo. Secondo un recente rapporto a cura dell’Osservatorio Banda Larga, nel 2009 la copertura dell’ADSL in Italia è, sulla carta (meglio specificarlo), del 92%.

Copertura percentuale della Banda Larga (ADSL) in Italia nel 2009

Il problema più grosso però non è la copertura, ma la qualità del nostro servizio. Infatti, solo nel nostro bel paese, la velocità nominale delle connessioni è, in media, più che doppia rispetto al valore massimo raggiungibile e addirittura tripla rispetto al minimo. In sostanza una ADSL da 20 Mbit/s viaggia in media a 6 Mbit/s

Visualizza il pdf del Rapporto Preliminare ITALIAN BROADBAND QUALITY INDEX, 8 ottobre 2009.

Sarà colpa del nostro bel sole forse, ma siamo i più ottimisti del mondo. In tutte le altre nazioni i servizi di connettività vengono presentati al pubblico cono valori molto meno fantascientifici e molto più vicini a quelli reali. Oltretutto le nostre linee sono scadenti e sotto dimensionate e, a detta di molti tenici, le centrali sono già obsolete da anni. Tutto questo in uno scenario in cui la Telecom è ancora, di fatto, detentrice di un monopolio.

Prima di proseguire invito tutti a collegarsi sul sito SpeedTest.net per testare la velocità reale della propria connessione, ovviamente bloccando qualsiasi download/upload in corso.

Riporto brevemente la mia esperienza su tre linee.

  1. Mio padre in casa ha una Alice da 7 Mbit/s che arriva ad un massimo di 640 Kbit/s. Contattata la telecom dice che in quella zona (solo leggermente periferica) le centrali offrono massimo quella velocità. Ma loro continuano a chiamarla Alice 7 Mega.
  2. In studio ho una Alice Business Flat da 7 Mbit/s che, ho fatto proprio ora il test, viaggia a 6 Mbit/s. Fortunato, si potrebbe dire. Se non si tiene in conto che fino a due giorni fa toccavo un tetto massimo di 1,6 Mbit/s e che, solo nell’ultimo mese, ho avuto almeno 4 giorni di blackout totale, con relative chiamate di assistenza.
  3. A casa ho sottoscritto l’offerta Absolute ADSL di infostrada (ovviamente sempre su linee telecom) da ben 8 Mega. E, oltre ad aver dovuto intervenire manualmente sui DNS inserendo quelli di OpenDNS poiché quelli infostrada non andavano, viaggio con velocità tra i 2 Mbit/s ed i 6 Mbit/s a seconda delle ore del giorno. La stessa offerta a casa di un amico, non supera i 2 Mbit/s praticamente mai.

Nelle statistiche di SpeedTest.net il nostro paese è all’83° posto. Ho detto tutto.

A questo punto avrei una domanda per il min. Brunetta: piuttosto che promettere miracoli, non si potrebbe fare una legge per obbligare i gestori telefonici a vendere i servizi di connettività indicando la velocità massima realmente raggiungile? O almeno con una forbice non superiore al 10%? Che senso ha sottoscrivere una ADSL da 20 Mbit/s e solo dopo scoprire che può raggiungere massimo 6/8 Mbit/s? Ci dica questo il nostro caro ministro.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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