Come ho già avuto modo di dire, l’avvento dell’iPhone ha letteralmente fatto saltare tutti gli equilibri che negli anni si erano consolidati nel settore telefonia mobile. È così che Nokia, pur rimanendo ancora prima per diffusione su scala mondiale, ha subito un duro colpo rispetto ai ricavi ed è rimasta brand-leader per lo più nei paesi emergenti.
Dopo un paio di anni di silenzio mediatico e di sfida serrata sul mercato, Apple ne è uscita vincitrice, sia nei numeri che nell’immagine, e così Nokia il 22 ottobre porta l’azienda di Cupertino in tribunale, sostenendo che questa abbia violato ben 10 brevetti di proprietà del produttore finlandese. Quasi tutti concordano sul fatto che realmente Apple abbia utilizzato tecnologie made in Nokia, specificatamente quelle relative alla parte telefonica dell’iPhone. Perciò la causa prosegue, anche se Apple aveva avvisato che si sarebbe difesa con le unghie (o forse con gli artigli).
Non abbiamo dovuto aspettare molto per assistere alla contromossa degli uomini di Steve Jobs: oggi, 11 Dicembre 2009, Apple ha dichiarato di aver contro-denunciato Nokia per la violazione di 13 brevetti. E mentre i due colossi si sfidano per vedere “chi la fa più lontano”, la casa di Cupertino continua ad aprire nuovi Apple Store in tutto il mondo e ad allargare, iPhone dopo iPhone, la sua penetrazione nel mercato della telefonia.
Presumibilmente l’obiettivo di Apple potrebbe essere quello di arrivare ad un patteggiamento o, meglio ancora, a far ritirare le accuse, qualora vi sia evidenza di una violazione “bilanciata” tra le parti. Chi la spunterà?