Google lancia il suo DNS pubblico, vediamo come impostarlo sul nostro Mac

nav_logo5wI DNS si occupano di trasformare i nomi dei domini (es. www.saggiamente.com) in indirizzi IP. La loro funzione è fondamentale dal momento che sarebbe veramente complesso e noioso digitare http://74.125.43.99 invece di http://www.google.it

Solitamente ogni provider che ci offre il servizio di connettività web ha i propri DNS, che vengono automaticamente forniti al nostro Mac (tramite modem/router se si tratta di connessioni Routed). La qualità e la velocità del DNS non vengono considerate dai più, ma possono incidere notevolmente sull’esperienza di navigazione. Infatti ogni nome internet che viene digitato deve prima passare dal DNS, che lo “risolve” fornendoci sotto banco il relativo indirizzo IP. Inoltre per un temporaneo disservizio o un errato “allineamento” del DNS, potreste non vedere uno o più siti. E difficilmente vi verrà in mente che la colpa potrebbe essere del DNS.

Ora Google ha rilasciato i propri DNS pubblici ed usabili da tutti. Che assicura essere veloci e sicuri.

Per attivarli non dovete far altro che recarvi in “Preferenze di Sistema / Network” ed incollare il seguente valore nella casella DNS:

[code]8.8.8.8, 8.8.4.4[/code]

Se vi collegate via cavo ethernet trovate il campo DNS nella prima schermata, se invece usate Airport dovete andare in avanzate.

Io li sto’ usando è sono piuttosto veloci, sicuramente meglio degli OpenDNS che usavo prima. L’interesse di Google è quello di monitorare quali siti sono più visitati dagli utenti (cosa assolutamente lecita), e bisogna sperare che però queste informazioni rimangano segrete. D’altronde o Telecom o Google poco cambia, c’è sempre qualcuno che sa dove andiamo.

Buona navigazione!

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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