Avete presente i mancati guadagni che la pirateria comporta per le major discografiche e cinematrografiche? L’ultima trovata tutta italiana è l’equo compenso. Ed è già legge!
Da oggi tasse a tappeto su tutto: dai computer, agli Hard Disk, passando per gli iPod, i DVD vergini e tanto altro. Secondo l’assurdo concetto che se hai uno spazio di memorizzazione sicuramente sei un pirata, hanno stabilito a tavolino un compenso standard per tipologia e dimensione.
Secondo i calcoli de ilSole24ore:
Ne consegue che, per esempio, i titolari dei diritti percepiranno gli importi stabiliti anche se gli utenti usano gli strumenti e le memorie di massa per registrare opere originali. Qualche esempio di aumento: 36 centesimi per una chiavetta Usb da 4 giga, circa 50 centesimi per un Dvd riscrivibile, quasi 10 euro in più per i dischi rigidi da 15 giga montati sui lettori Mp3 (per esempio sugli iPod) e 30 euro per un hardisk con una capienza superiore a 250 gigabyte.
Il decreto verrà aggiornato ogni tre anni per adeguare i costi all’andamento del mercato. Ma rimane improbabile che una legge così grossolana possa mai avvicinarsi neanche lontanamente al “giusto”.
Il tutto appare come il disperato tentativo, spalleggiato dal Governo, di intascare un po’ di soldi sulle spalle dei consumatori. Di tutti i consumatori indistintamente.
Ecco il link al decreto.