Una delle prime cose che mi ha spiazzato del Mac dopo anni di PC tradizionali è stato l’avvio. Niente menu ed opzioni, solo una mela con un indicatore di progressione.
Dopo un po’ ho capito che il Mac è semplice, ma solo apparentemente. Sotto una grafica pulita ed amichevole, nasconde le sue vere doti: durante la fase di boot (subito dopo il classico suono) esistono decine di comandi da poter eseguire.
Ecco una lista di quelli che ritengo essere più frequentemente utili:
Scorciatoria da tastiera | Risultato |
---|---|
eject | forza espulsione del disco nel drive ottico |
alt | menu grafico di scelta tra i sistemi operativi presenti (anche su drive esterni) |
C | esegue il boot da CD/DVD |
T | Attiva Target Mode, trasformando il Mac in un disco Firewire |
N | Tenta avvio dalla rete |
shift | Safe Boot, disattiva molte estensioni del kernel e gli elementi avviati al login |
6+4 | in Snow Leopard esegue un avvio a 64 bit |
cmd+v | Verbose mode, mostra i messaggi della console durante l’avvio |
cmd+alt+p+r | Reset della PRAM (attendere il secondo beep) |
cmd+s | Single user, a linea di comando |