Il 14 dicembre, in tempi non sospetti, ho scritto un articolo dal titolo “Vuoi vedere che tutto l’iTunes Store finirà online?“. Nel testo facevo riferimento al fatto che già parte dello store Apple iniziava ad essere consultabile online, ma soprattutto notavo come i cambiamenti nella grafica dello Store avevano reso le pagine molto più simili a comuni documenti internet. Dopo aver analizzato anche i nuovi percorsi web, concludevo con la riflessione:

D’altronde sappiamo bene l’importanza della ricerca dei contenuti. Google è diventata ciò che è oggi proprio grazie a questa, dal momento che circa l’80% delle visite online partono dai motori. Allora perché non sfruttare questo enorme bacino di utenza potenziale? Se tutto il catalogo dell’iTunes Store/App Store fosse ricercabile tramite Google, sicuramente aumenterebbero il numero di visitatori e di conseguenza i profitti.

Con il recente aggiornamento di iTunes di qualche giorno fa è stato aggiornato anche parte del sito web Apple ed ora, come per magia, anche le applicazioni sono visibili tramite internet.

Ora che i browser web sono più maturi (e che finalmente pare essere giunta l’ora di sparire per Internet Explorer 6.0) potrebbe essere nelle intenzioni di Apple, portare tutto il patrimonio musicale, di applicazioni e, in futuro, anche di libri con iPad, al fine di rendere più semplice ed agevole la consultazione, svincolandola così dal software iTunes, che pur rimarrebbe come strumento di immagazzinamento, organizzazione e consultazione dei proprio media digitali.

Sarebbe una scelta decisamente al passo con i tempi e che potrebbe acquisire ulteriore significato quando si conosceranno i frutti dell’acquisizione di Lala.com, azienda che si interessava di streaming audio.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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