CleanApp: oltre la disinstallazione, la pulizia completa del Mac [AGGIORNATO]

Ieri ho pubblicato un confronto tra varie utility di disinstallazione. Nei commenti mi sono state segnalate molte altre applicazioni simili e degne di nota, pertanto a breve pubblicherò un nuovo test comparativo tra le vincitrice del precedente confronto (AppZapper) e le altre. Nell’identificazione dei futuri “concorrenti” mi sono imbattuto in CleanApp (segnalata da un utente) e da subito mi è sembrata degna di nota per via delle sue molteplici funzioni, tra cui senza ombra di dubbio spicca il servizio che lavora in background e tiene traccia di tutti i file creati o modificati da una applicazione.

Alla prima esecuzione il software avverte di attivare il servizio “Registro” per migliorare le performance in disinstallazione. Da questo momento, sia per i vecchi programmi installati sia per quelli futuri, CleanApp terrà traccia di tutte le modifiche a file esterni, così da sapere con certezza cosa cancellare poi insieme all’applicazione. Semplice ma efficiente. Di contro avremo un ulteriore servizio in background sul nostro Mac che concorrerà ad appesantirlo, anche se in tutta sincerità credo veramente in misura minima.

registro di cleanapp

Al primo tentativo di disinstallazione ho scoperto un’altra caratteristica interessante, ovvero la possibilità di avvalersi (e contribuire) alla comunità degli utenti di CleanApp, i quali condividono così informazioni relative alle rimozioni.

comunità disinstallazione cleanapp

Ho deciso con piacere di partecipare al programma di condivisione della “comunità di pulizia” ed al primo tentativo ne ho visto subito i vantaggi. Infatti nell’elenco dei file correlati ad aTV Flash che intendevo disinstallare, mi sono trovato di fianco ad ogni singola voce l’indicazione di quanti utenti hanno deciso di rimuoverlo.

cleanapp ed uso della comunità di rimozioneCleanApp seleziona automaticamente i file per i quali ha molte informazioni e quindi si sente sicuro di cancellare e prospetta comunque gli altri. Saremo noi a decidere in virtù delle nostre conoscenze e con l’ausilio dell’indicazione della comunità di pulizia se cancellarli o meno. Il tutto viene proposto in modo chiaro (l’italiano aiuta comunque) e risulta semplice da comprendere e da utilizzare, anche la prima volta.

Ma CleanApp non si ferma qui, perché si vuole proporre come una completa suite dedicata all’organizzazione ed alla pulizia del nostro Mac. Troviamo infatti una funzione “relitti” che identifica tutti i file rimasti isolati durante precedenti disinstallazioni. A me ne ha trovati parecchi, sintomo che le altre utility usate in passato per rimuovere i software sono state meno meticolose.

file sparsi ed inutilizzati

Oppure anche la pulizia delle “lingue”, già vista in altri software, ma che svolge egregiamente il suo lavoro di cancellazione dei file relativi alle traduzioni di software in idiomi che non ci interessano (vedi turco, bulgaro, etc..). L’ho eseguita con soddisfazione nella cartella Applicazioni, lasciando però oltre all’italiano anche il francese, il tedesco e lo spagnolo (l’inglese rimane sempre).

E poi l’analisi dell’uso del disco, la localizzazione dei vecchi file inutilizzati, gli archivi rimasti isolati da qualche parte nel nostro Mac, i file di cache e i pannelli preferenze. Nulla sfugge a CleanApp.

Nell’utilizzo costante ed approfondito, ha in alcuni casi identificato come da cancellare dei file di sistema. Questi sono comunque proposti come non selezionati di default. Pertanto sconsiglio di attivare alla ceca tutti i file elencati per la cancellazione e di eliminare solo quelli già selezionati da CleanApp, che sono sempre sicuri.

Dopo qualche giorno dalla pubblicazione di questo articolo è stato rilasciato l’aggiornamento CleanApp 3.4.4, che tra le novità non presenta più il file di sistema “pericoloso” da cancellare durante la disinstallazione di un programma.

voto 3Conclusioni
Armati di CleanApp e un po’ di pazienza riuscirete da subito a recuperare molto spazio sprecato qua e là nel vostro Mac. E con l’ausilio della comunità di pulizia avrete dei suggerimenti che vi aiuteranno a capire quali file cancellare e quali mantenere durante le disinstallazioni. Nei miei test l’applicazione si è comportata egregiamente, riuscendo ad identificare un gran numero di “relitti” lasciati in giro dalle altre utility simili. Inoltre ho notato con piacere che la sua principale funzione (ovvero il registro in background) è sempre monitorabile tramite l’interfaccia. Mi piace sapere di avere quantomeno un controllo visivo delle sue operazioni.

Costi
Con i suoi $15 (circa 11€) risulta leggermente più costosa delle piccole utility di disinstallazione come AppZapper. Tuttavia si tratta di soluzioni molto diverse. CleanApp è un’applicazione complessa e completa, che affronta la “pulizia” del Mac sotto ogni punto di vista e con soluzioni originali e pratiche, come la comunità di pulizia ed il registro in background.

PRO
Registro in background (monitorabile tramite interfaccia)
Comunità di pulizia (che aiuta nelle disinstallazioni)
Ricerca ed eliminazione dei relitti di vecchie installazioni
Localizzato in italiano
Semplice da usare
Molte funzioni aggiuntive

CONTRO
Pro Potenzialmente rischioso per utenti poco attenti

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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