Come e quando ricaricare la batteria dei MacBook per preservarne autonomia e durata

Un attento lettore mi ha fatto notare che non ho mai parlato approfonditamente di questo importante argomento. Molti di quelli che hanno un MacBook, ma anche Pro o Air, non sanno come comportarsi per preservare la durata delle proprie batterie. E non sono pochi quelli che seguendo false dicerie la compromettono in pochissimo tempo.

Già ma qual è il metodo migliore da seguire? Iniziamo col dire che quelli che tolgono la batteria durante l’utilizzo da corrente, non fanno necessariamente la cosa giusta. È vero che in questo modo si riducono drasticamente i cicli di ricarica, ma non avendo una batteria il portatile non sarà in grado di supplire a cali di tensione, nonché all’involontario scollegamento del Plug di carica. Con il rischio di incorrere in spegnimenti improvvisi e deleteri, sia per l’hardware che per i vostri dati (se magari succede prima di aver salvato documenti aperti). Oltremodo sconsigliabile è anche la pratica di tenerlo sempre collegato all’alimentazione con la batteria inserita. Questa procedura rischia letteralmente di sballarla, facendole perdere velocemente capacità di carica. Altro uso errato è quello di scaricarla completamente ad ogni ciclo di ricarica. Quest’ultima operazione, detta ricalibratura, non va assolutamente eseguita continuativamente.

Metodo di ricarica corretto
Per preservare la vita delle batteria di un Mac portatile, il miglior metodo è quello di utilizzarlo normalmente. Non scendete se possibile sotto il 10% / 20% di carica e poi collegatelo all’alimentazione continuando tranquillamente ad usarlo. Quando la spia del MagSafe diventa verde, la ricarica è completa. Non tenetelo per troppo tempo collegato quando siete al 100% ed usate regolarmente la batteria fino a che non sia necessaria una prossima ricarica.

Verifica dello stato della batteria
Per verificare lo stato della batterie esiste una ottima utilty gratuita: coconutBattery. La schermata dell’applicazione presenta sopra lo stato di carica attuale e sotto la capacità totale. Di norma quando una batteria perde vita e dura di meno è perché diminuisce la sua capacità. Nell’esempio di seguito riportato, potete vedere una batteria che ha una capacità di 4174 mAh, a fronte dei 5600 mAh che dovrebbe avere:

carica della batteria di MacBook Pro e Air

L’utility permette tramite il pannello laterale (che si apre con un clic sulla piccola freccia a fianco di “Additional Info”) di salvare lo stato attuale della batteria, così da poter monitorare l’andamento progressivo nel tempo.

Manutenzione e Riparazione della batteria
Non più di una volta al mese, in particolar modo quando la batteria presenta uno stato alterato o una carenza improvvisa della capacità massima, si può eseguire la ricalibrazione. La procedura è la seguente:

  • Caricate la batteria al massimo.
  • Continuare ad usare il computer con lo spinotto di ricarica collegato per altre due ore.
  • Attendere l’avviso di batteria scarica e continuare ad usare il computer fino a che si spegne per carica insufficiente. Ovviamente fate attenzione a salvare tutti i dati importanti prima dello spegnimento.
  • Mantenere il computer spento per almeno 5 ore
  • Ricollegare l’alimentazione, accenderlo ed usarlo regolarmente attendendo che la ricarica sia completa al 100%
  • A questo punto si può scollegare il MagSafe e usare la batteria regolarmente

Questa procedura di norma ripristina, anche se non totalmente, la capacità di carica totale di una batteria. Ma mi raccomando, Apple specifica in più di una nota di non eseguirla più di una volta al mese.

Seguendo queste regole, la durata delle vostre batterie verrà preservata il più possibile. Tuttavia queste non sono eterne e un calo delle prestazioni è naturale dopo molti cicli di ricarica. Così come può capitare che dopo qualche anno questa perda totalmente capacità e anche la ricalibrazione non sortisce effetto. In tal caso conviene dotarsi di una nuova batteria. I costi variano molto a seconda del computer e del rivenditore.

Sostituire la batteria
Per i MacBook della precedente generazione (non Unibody) cambiare la batteria è un gioco da ragazzi. Questa è infatti rimovibile direttamente dal bottom case. Svitando una grossa vite per i vecchi MacBook bianchi o agendo sulle due levette per i MacBook Pro non unibody.

bottom case rimozione batteria MacBook Pro

Per i MacBook Unibody invece, compreso il MacBook Air, questo non è possibile. Infatti si sono inventati una forma di protezione, seppur lieve, per evitare la sostituzione manuale delle batterie. Per invitare gli utenti a farle cambiare presso i centri autorizzati (con notevole dispendio economico). Vediamo in cosa consiste e come aggirarla per fare tutto in casa cercando di risparmiare. Premetto però che nei MacBook Unibody alluminio che sono stati prodotti per poco tempo, quanto segue non è valido, perché in quel caso non era ancora stata introdotta la forma di protezione esposta di seguito.

interno di un MacBook unibody e accesso alla batteria per la sostituzione

Questo grafico rappresenta, grosso modo, l’interno di un recente Mac portatile Unibody. Per accedervi basta svitare tutte le viti presenti nel bottom case con un piccolo cacciavite a stella. Quello che a noi interessa in questo momento è la batteria (grigio scuro nel grafico). Questa è fissata con delle viti speciali, le quali hanno in testa tre tagli e non sono pertanto svitabili con cacciaviti a croce, a taglio e neanche con i torx. Queste viti sono l’unica cosa che vi separa da una sostituzione fai da te. Fortunatamente però non sono irreperibili.

Qui di fianco vedere una riproduzione del cacciavite e della testa delle viti. Nei più forniti centri di bricolage riuscirete a trovarlo senza troppe difficoltà.

Ovviamente quanto detto in questo articolo non vuole essere un invito ad eseguire da voi operazioni potenzialmente dannose, ma conserva una natura e finalità prettamente informative. Quanto vorrete fare con il vostro Mac rispecchia una scelta personale solo ed esclusivamente vostra.

Perdonate la precisazione, ma è d’obbligo.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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