Più recente: iPad, dopo due settimane di utilizzo: come si è comportato e consigli per la scelta

Bene, iniziamo. Sono reduce da 8 ore di utilizzo intensivo dell’iPad e da 50$ spesi in applicazioni. Le cose da dire sono molte e cercherò per quanto possibile di seguire un filo logico. Salto la parte dell’unboxing perché ne avrete visti centinaia e sapete anche che dentro la confezione si trova solo l’iPad, il cavo USB e l’alimentatore. Quest’ultimo è ovviamente non compatibile con le reti italiane essendo questo un prodotto destinato agli stati uniti, ma vi farà piacere sapere che quello dell’iPhone 3GS funziona alla grande, come anche quello compatibile della aiino che ho comprato qualche mese fa al mediaworld (anche se più lento nella ricarica).

Relativamente all’oggetto c’è molto poco da dire: bellissimo. Difficile trovare un punto debole nella linea. E anche la cornice nera, che dalle foto mi sembrava troppo grande, dal vivo rende molto meglio e ci si accorge ben presto di quanto sia importante per evitare di mettere le mani sullo schermo mentre lo si usa.

ipad estetica

Per quanto riguarda le applicazioni inizialmente ho trovato qualche difficoltà. Avevo precedentemente creato un account sullo store USA (ho pubblicato una guida qualche giorno fa), ma durante l’acquisto la carta di credito MasterCard non è stata accettata. Mi dicono che con la VISA forse questo problema non si presenta, ma con la mia non c’è stato niente da fare. Ho provato anche con l’account paypal, ma mi è stato respinto perché non “internazionale”. Alla fine la soluzione è stata quella di comprare su ebay una iTunes gift card USA e farmi dare dal venditore solo il codice (senza quindi aspettare la spedizione fisica della carta). In questo modo ho potuto ricaricare l’account dall’area redeem ed eseguire i miei acquisti.

itunes git card usa

Quando si prende l’ipad tra le mani si ha la sensazione di un prodotto molto ben costruito, ma il peso non è del tutto trascurabile. Tenendolo con una sola mano si ha il timore che possa cadere. Con due mani è tutta un’altra storia e con i due pollici ci si muove agevolmente tra tutte le sue funzioni. Il problema si presenta quando si vuole usare la tastiera. Al momento ho trovato solo tre posizioni comode: seduto su una sedia con le gambe accavallate, poggiato su un piano oppure sulle ginocchia da sdraiato. Per la verità quest’ultima posizione è un po’ difficile da mantenere, perché bisogna avere la schiena molto verticale per far si che la digitazione risulti comoda. Per inciso in questo momento sono proprio messo in questo modo (si, sto scrivendo dall’ipad).

La tastiera mi ha veramente stupito in quanto a comodità, è da pochissimo che la utilizzo e già riesco a scrivere molto velocemente con due mani. Inoltre è tranquillamente usabile anche in modalità ritratto (verticale) dove i tasti rimangono ancora di buona dimensione. Uso solo tre dita per mano e non penso che si possa riuscire bene a digitare anche con il pollice ed il mignolo, ma si può andare in modo veramente spedito. Unico neo i numeri che, come per l’iPhone, sono raggiungibili solo dopo la pressione dell’apposito tasto. Tuttavia questo è molto grande e posizionato esattamente in corrispondenza del pollice sinistro e si fa presto ad imparare ad attivarlo in modo veloce ed automatico.
Per quanto mi riguarda, pur non essendo una tastiera standard, non la trovo per niente scomoda nelle lunghe sessioni di battitura. Infastidisce ogni tanto l’intervento del correttore automatico, ma in mille altre circostanze risulta preziosissimo, quindi il bilancio è comunque positivo. Rispetto all’iPhone 3.1.3 le accentate si immettono più facilmente, perché dopo la pressione prolungata troviamo già selezionata la prima lettera accentata, quindi basta rilasciare per inserirla.

Ciò che non mi è piaciuto è che quando lo si trasporta si ha sempre la sensazione che possa cadere. Il peso, i materiali e la dimensione conferiscono all’oggetto una notevole robustezza, ma quando lo si poggia (non dondola) non si può non temere che il dorso si graffi e mentre lo si trasporta il pensiero è sempre che si tratti di un oggetto delicato che non reggerebbe una caduta. Quanto prima comprerò una custodia e ritengo sia praticamente indispensabile.

Come hanno già detto tutti prima di me, la batteria si comporta egregiamente. Sono ancora al 46% e l’ho usato moltissimo e sempre con il wifi attivo. Raggiungere le 10 ore dichiarate è possibilissimo, ma è facile andare anche oltre.

Il display IPS è veramente eccezionale, le immagini e i filmati si vedono in modo impressionante, come anche tutta l’interfaccia grafica e i caratteri, che risultano sempre molto leggibili. Sotto la luce solare diretta però si vede ben poco e risulta necessario trovare uno spiraglio di ombra per poter interagire con il dispositivo. Ma al chiuso e senza luce diretta lo schermo è sbalorditivo. Da qualsiasi angolazione lo si guardi è nitido e luminoso. Ci si accorge ben presto che le ditate sono il suo vero tallone d’Achille. In controluce sono evidentissime ed è impossibile non crearle visto l’uso interamente touch. Ma la nota positiva è che basta una passata con un panno in microfibra (anche le pezzette degli occhiali vanno bene) per riportarlo a nuovo, questo per merito del trattamento oleofobico.

Un breve cenno anche per il forte l’altoparlante integrato, che mi ha permesso di riprodurre musica in modo chiaro e pulito anche all’aperto.

ipad lato

Per quanto riguarda i fantomatici problemi al wifi e di surriscaldamento, non posso che concludere che si sia trattato di qualche modello difettoso o di un cattivo utilizzo da parte degli utenti, perché il mio si collega in un attimo alle reti wireless ed è sempre fresco come una rosa.

Mi sono appena accorto che finora non ho detto nulla relativamente alla velocità operativa dell’iPad. Questo dimostra un fatto semplicissimo, ovvero che mentre si usa ci si dimentica totalmente dell’hardware e delle prestazioni, perché tutto funziona velocemente e senza intoppi. Questo è un esempio perfetto di come dovrebbe essere qualsiasi apparato tecnologico. Hardware e software perfettamente calibrati che regalano un’esperienza d’uso fluida e piacevole, facendoci dimenticare totalmente “come” funziona o “cosa” ci sia dentro. Questa è ergonomia.

Dopo aver testato moltissime funzioni e altrettante applicazioni, mi sono chiesto: a chi serve veramente un iPad? A voler essere obiettivi, a nessuno. Io stesso l’ho comprato più per “fede” che per reale necessita. L’iPad non è un computer e non è uno smartphone così come non è una console di gioco portatile. La vera sfida di questo prodotto è molto più profonda e risiede nella possibilità di creare il proprio mercato partendo da zero. Un po’ come quando Motorola lanciò il primo telefono cellulare: tutti erano consapevoli dell’innovazione, ma sembrava destinato ad un mercato molto ristretto di professionisti in mobilità. Nessuno avrebbe scommesso che anche un dodicenne dopo qualche anno avrebbe avuto il suo e soprattutto che questo diventasse un centro di comunicazione, svago e produttività meritandosi l’appellativo di smartphone. È questa la scommessa dell’iPad, quella di creare un intero nuovo bacino di “possibilità” nella speranza che con il tempo queste diventino “necessità”.

Ritengo errate tutte le considerazioni di chi pensa che questo tablet possa sostituire un computer, per il semplice fatto che senza un computer l’iPad neanche si accende (come l’iPhone). Inoltre la mancanza di connessioni fisiche semplici  e dirette come l’usb o un lettore di schede, lo rendono inadatto anche ad essere eletto a centro di intrattenimento autonomo. Esiste un iPad solo dove esiste un computer che sia al tempo stesso punto di riferimento e rifornimento di contenuti. È altesì sciocco considerarlo come alternativa ad una console portatile per ragazzi già solo perché non è affatto così “portatile”. Sarà anche piccolo e compatto rispetto ad un computer, ma di certo non può essere portato nelle tasche di una giacca o di un cappotto. In questo la nintendo ds o la Sony psp vincono nettamente.

Tuttavia l’iPad sa essere degno sostituto di una console e di un computer in molte occasioni e svolge egregiamente compiti come la navigazione, la gestione della posta e dei social network, la lettura di libri, la visione di film, l’ascolto di musica e tanto, ma veramente tanto, altro. D’altronde esiste una app per tutto e lo abbiamo già imparato bene con l’iPhone. E come questo l’ipad, da il meglio di sè quando può sfruttare una connessione Internet. In mobilità il modello WiFi senza modulo dati risulta molto penalizzato e la scarsa diffusione di hotspot in Italia, suggeriscono di prendere in seria considerazione il WiFi+3G.

Il luogo dove ho trovato paradossalmente più comodo l’iPad è tra le mura domestiche. È lo strumento ideale per completare l’informatizzazione di un’appartamento o uno studio. E se si fa largo uso di tecnologie web based per la gestione di posta con imap, bakcup onlie con mobileme o dropbox, condivisione cartelle per contenuti audio/video, etc.. portando l’ipad sul divano, in cucina, in camera da letto e perfino in bagno, con le giuste app si potranno gestire e visionare tutti i propri dati.

La parola chiave per iPad è “complemento”. Anche se avete un portatile e possedete un iPhone, questo dispositivo saprà crearsi il suo spazio in breve tempo e fornirvi possibilità nuove per la fruizione dei vostri dati. Nel mio caso è già diventato lo strumento preferito per gli rss, la posta e la navigazione da “svago”.

Presto ulteriori approfondimenti e prove sul campo, nonché qualche foto appena ci sarà un po’ di luce naturale.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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