Secondo Wikipedia un “koku” rappresenta la quantità di riso sufficiente a nutrire una persona per un anno (ovvero circa 180,39 litri). Credo che gli sviluppatori di FadingRed abbiano scelto questo nome per l’applicazione poiché essa è molto semplice e minimalista, quindi i termini sufficiente o essenziale gli si adattano perfettamente.

Eppure non sono pochi quelli che ricercano per le finanze personali uno strumento veramente molto semplice e chiaro. Pertanto Koku (segnalatami da Matteo) riveste un ruolo importante nel panorama.

L’utilizzo è veramente immediato. Si imposta un conto di partenza e si inizia a segnare le transazioni. Il tutto avviene direttamente nella riga di bilancio, senza inutili e “fastidiosi” popup. Oltre alla data, descrizione ed all’ammontare dell’entrata (o dell’uscita) si possono assegnare delle etichette (tags) per categorizzare ogni singola transazione. In ogni riga possiamo vedere il bilancio parziale, mentre il totale è visualizzato in basso a destra nella barra di stato. Visto che nella precedente recensione vi ho fatto vedere i miei dati e mi avete sgridato perché spendo troppo nel settore computer, oggi vi beccate gli screenshoot ufficiali 🙂

koku finanza personale mac

Le etichette colorate che vedete a lato (che sono chiaramente personalizzabili) servono poi nei report per raggruppare le spese nelle diverse categorie ed avere una visione d’insieme:

report spese personali su mac

Koku è sostanzialmente questo. Una gestione finanziaria personale che comprende conti, depositi e carte di credito e che permette la generazione di report di spesa. Una funzione che ho trovato comoda è quella di fare un movimento tra i conti, permettendo di eseguire in un solo passaggio ciò che solitamente necessita due operazioni.

2,5Conclusioni
Il pregio di questo software è anche il suo limite: Koku è fin troppo semplice. Eppure non fatico ad immaginare che possa rappresentare quel tanto che basta all’utente privato, che per questo lo sceglie e lo usa con soddisfazione. In un mercato molto popolato come quello delle applicazioni finanziarie, Koku si ritaglia il suo target di mercato puntando proprio sulla sufficienza. D’altronde il nome, come spiegato in apertura, esprime appunto la sua essenzialità.

Costi
La gestione di un solo conto al momento viene offerta in forma gratuita. Per questo motivo non c’è ragione che vi impedisca di provarlo. Fate attenzione però se avete già molti dati (magari in Excel o Numbers) perché non c’è l’importazione da CSV. Koku importa solo OFX, QFX, QIF e OFC, standard specifici degli istituti bancari (potenzialmente la vostra banca dovrebbe esportare in tali formati). Tuttavia facendo una ricerca veloce ho visto che esistono vari tool di conversione. In caso di acquisto per la gestione di due o più conti sono richiesti $25 (circa 20€).

PRO
Semplice e funzionale
Grafica chiara e pulita (comprensibile anche se in lingua inglese)
Gratuito per un solo conto

CONTRO
lati negativi Fa quello che deve e nulla più

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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