Uso l’iPad da parecchio tempo. L’ho testato in tutte le condizioni possibili, ho provato ad usarlo per un giorno intero come unico dispositivo da lavoro (non ve lo consiglio), ci ho visto film, controllato il Mac dello studio via VNC, giocato, scritto articoli, letto le mie riviste preferite, navigato per ore ed ore, scaricato la posta, gestito il blog, letto i miei RSS, aggiornato lo stato twitter, creato e modificato appuntamenti, etc.. etc.. etc.. Insomma, tutto si può dire dell’iPad, tranne che non sia un dispositivo poliedrico. Ci si può fare di tutto, oppure usarlo solo come un grosso e costoso fermacarte. A seconda dei casi avrà una utilità più o meno importante, questo è ovvio, anche perché lo stesso si può dire di ogni cosa a questo mondo.

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Ad ogni modo le principali mancanze che ci possono essere in questo iPad le conosciamo. Le critiche che gli sono state poste sono più o meno sempre le stesse e probabilmente molte di queste “problematiche” saranno risolte con l’iPad 2, che prevedibilmente sarà presentato nel primo trimestre 2011. Comunque escludendo i sostanziali miglioramenti dell’iOS4 (che dovrebbe arrivare per iPad in autunno secondo le parole di Jobs) e la probabile iSight che potrebbe fare capolino nel modello successivo, ci sono alcune stonature che vorrei portare alla vostra attenzione e che ho notato dopo questo lungo periodo di utilizzo.

Dove sono i miei tasti freccia?
In tutti i punti in cui sull’iPad possiamo digitare del testo, il modo per riposizionare il cursore è quello di tenere premuto finché non appare la lente di ingrandimento e così spostarsi nella posizione desiderata. Bello, bellissimo, spettacolare e quello che volete. Ma per un’operazione di un nano secondo come spostarsi di un carattere a sinistra, ne impiegate almeno 10, con anche il dubbio che rilasciando muoviate leggermente il dito e quindi rifare necessariamente tutto d’accapo. Alcune cose Jobs, non vanno per forza reinventare. Le cose che funzionano almeno. Tuttavia lo spazio per aggiungere i tasti freccia forse non c’era…
Soluzione: non si potrebbe usare il multitouch? Due dita a sinistra e via di un carattere. Tre dita a sinistra e via di una parola. Serve praticità, non solo curiosità estetiche!

Hai sbagliato? Niente paura, c’è l’undo… ah no, sull’iPad no
Quando si iniziarono ad usare i computer al posto delle macchine da scrivere, la cosa che tutti dicevano è: “fantastico, se sbagli puoi annullare”! Da quel momento se n’è fatta tanta di strada, eppure non esiste giorno in cui almeno una volta non premiamo cmd+z su nostri Mac. Ormai è automatico: fai un errore? Undo. E questo è utile in particolar modo in tutti quei software che hanno più livelli di undo. Una cosa semplice ed universalmente acquisita come questa, su iPad non esiste. Ad esempio se su una nota fai 100 modifiche giuste ad una sola sbagliata, o annulli tutto o niente.
Soluzione: qualsiasi! Mettere un pulsante nell’interfaccia, un tasto aggiuntivo sulla tastiera virtuale, una strana e improponibile combinazione di “dita” (tipo disegna un cerchio con 4 dita)… ovviamente sono ironico, ma una cosa è certa, questa è una funzione che manca.

Il filesystem che non c’è
Nell’iPad c’è chiaramente un filesystem, ma come sappiamo tutti non è visibile. In linea di principio è una scelta che posso anche accettare in onore della semplificazione che il dispositivo si propone, ma considerato che uno degli usi primari dell’iPad è il web, non poter usare il tasto “sfoglia” è una frustrazione ben più grande dell’assenza del Flash.
Soluzione: per risolvere questo problema basterebbe un attimo. Dal firmware 3.2 ogni applicazione ha i propri documenti (gestibili tramite iTunes). Allora io dico, anche senza far vedere questo segretissimo filesystem, non si potrebbe fare in modo che cliccando su sfoglia si apra una finestrella con le applicazioni contenenti file e cliccando su una di queste vedere elencati i file relativi? Sarebbe semplicissimo visto che già la gestione documenti per le app c’è. E questa sarebbe una grande svolta che lo renderebbe molto più usabile. E non il game center o iAd…

Sicuramente anche voi avrete notato delle mancanze. Forse alcune sono uguali a quelle qui elencate, ma forse ne avrete trovate diverse. Insomma, cosa ne pensate?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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