Nuovi iMac 21,5″ e 27″: tutti i dettagli dell’aggiornamento e riflessioni

Da poche ore Apple ha aggiornato il suo storico all-in-one con delle interessanti novità, andiamo ad analizzarlo più da vicino.

nuovi imac

Processori
La cosa più evidente dei nuovi iMac è il definitivo abbandono dei vecchi processori Intel Core 2 Duo. Ora che il passo è stato fatto, molto probabilmente assisteremo ad un progressivo adeguamento su tutti i computer. Apple non ci dice mai quali sono esattamente i processori adottati, ma facendo un po’ di confronti sul sito Intel credo di averli identificati:

*HT = Hyper-Threading (duplicazione virtuale core)
*TB = Turbo Boost (incremento dinamico frequenza)

Il passaggio ai Core i3 nella zona entry level dovrebbe portare un piccolo incremento prestazionale rispetto i vecchi C2D E7600, anche a parità di clock (3,06Ghz). Non bisogna infatti dimenticare l’Hyper-Treading che raddoppia (seppur virtualmente) i nuclei di calcolo ed anche la cache (L3) che sale dai precedenti 3MB agli attuali 4MB, cosa che già di per sé contribuisce ad ottenere maggiori performance. Cambio anche sul fronte socket (da LGA775 a FC/LGA1156) e processo produttivo (da 45nm a 32nm).

Nelle versioni Quad Core il salto è più che altro nella frequenza: Core i5 da 2,66Ghz a 2,8Ghz e Core i7 da 2,8Ghz a 2,93Ghz.

Inizialmente vedendo il Core i5 anche sul 21,5″ (opzionale sul top) pensavo ci fosse anche qui la possibilità del Quad Core, ma la CPU i5-680 invece, è Dual Core.

Grafica
Era decisamente ora di abbandonare la vecchia, vecchissima NVIDIA GeForce 9400M che equipaggiava il modello base del precedente iMac 21,5″. Ora tutti i modelli possiedono grafica dedicata (mi rimane da verificare che fine abbia fatto la grafica integrata Intel Graphics HD che mi risulta dalle schede dei processori). Prendiamo atto comunque che ormai l’all-in-one Apple è equipaggiato solo e soltanto con soluzioni AMD/ATI.

Stranamente sul mini-sito dedicato al nuovo iMac, non ci sono le classiche percentuali (spesso un tantinello pompate) alle quali Apple ci ha abituato. Mi aspetto un “grafica 20x più veloce” o cose simili, ma invece la massima indicazione trovata è stata questa:

Il processore ATI Radeon HD 4670 dedicato offre prestazioni più veloci rispetto alla scheda NVIDIA GeForce 9400M integrata negli iMac precedenti. [..] E se scegli la scheda ATI Radeon HD 5670 o ATI Radeon HD 5750 trasformi il tuo iMac in una vera superpotenza grafica.

Effettivamente la ATI Radeon HD 4670 (256MB dedicati) che ha sostituito la già citata GeForce 9400M (256MB condivisa) nel 21,5″ base è un grande passo avanti. Nel 21,5″ top e nel 27″ base invece troviamo la ATI Radeon HD 5670 (512MB dedicati) e nel 27″ Quad Core fa finalmente capolino una scheda un po’ più seria, la ATI Radeon HD 5750 (1GB GDDR5). Quest’ultima è disponibile anche in opzione sul 27″ base (non sul 21,5″) con un’aggiunta di 135€. Ora non so se si possa parlare di “superpotenza grafica”, tuttavia è una signora scheda come da tempo non ne vedevamo nell’iMac.

Memoria
Insieme con la CPU arriva anche un altro cambio di passo, quello sulla RAM. I nuovi iMac usano sempre DDR3, ma non più a 1067Mhz bensì a 1333Mhz. Le combinazioni possibili sono invariate, ma finalmente i banchi da 4GB iniziano a calare considerevolmente di prezzo:

nuova ram

Hard Disk
Qui arriva una grande novità: nel modello da 27″ è possibile scegliere in BTO di montare anche una combinazione HDD + SSD. Soluzione un po’ costosa, sicuramente, ma molto interessante. Con 675€ si può avere un disco Serial ATA da 1TB ed un SSD da 256GB. Qui però sono d’obbligo un paio di considerazioni. La prima è che bisogna aspettare di vedere lo smontaggio di iFixit per capire se nel 27″ l’alloggiamento per il secondo SSD è presente (ma vuoto) in tutti i modelli. La seconda è che, se così fosse, potrebbe essere molto meglio aggiungere da sé il secondo disco, potendo scegliere liberamente marca e modello (che sugli SSD può fare una grande differenza essendo ancora una tecnologia non del tutto matura e disomogenea da produttore in produttore).

hdd + ssd iMac

Magic qua e Magic là
Brutta scelta quella di non permettere l’acquisto del nuovo iMac dotato del solo Magic Trackpad:

magic trackpad

Mi vengono in mente due possibili motivazioni per tale scelta, entrambe sgradevoli. La prima è che sicuramente molti saranno curiosi di provare il nuovo Magic Trackpad e se ci fosse stata l’opzione gratuita per averlo al posto del Magic Mouse (hanno lo stesso costo), molti l’avrebbero scelta. Invece così per avere il grande onore di provare il trackpad delle meraviglie (che saltando fuori dal MacBook è diventato improvvisamente ed inspiegabilmente Magic), un nuovo acquirente dovrà sborsare altri 69€. E come per magia avrà a casa un Magic Mouse potenzialmente inutile ed avrà sborsato la cifra piena per il nuovo gingillo. Questa sì che è magia! L’altra ipotesi potrebbe essere che Jobs si sia accorto poco prima del lancio che il Magic Trackpad sia inutilizzabile come periferica primaria di input e quindi meglio pararsi il… cioè, meglio prevenire facendogli prendere anche un normale mouse. Non so se voi avete altre possibili spiegazioni per la strana “proposta commerciale”, ma rispetto a queste due ritengo più plausibile la prima. Comunque il mio trackpad magicoso è stato spedito e dovrebbe arrivare a breve. Vi saprò dire se vale quanto promette (io penso di sì!).

Prezzi
Dopo la recente impennata di prezzi del Mac mini e in considerazione dell’ancora sfavorevole cambio euro:dollaro, non mi aspettavo di certo componenti aggiornati e maggiori prestazioni ad un prezzo inferiore. Effettivamente l’aumento c’è stato, ma proporzionalmente molto contenuto. Circa 100€ a modello, con un rapporto che è esattamente 1:1 su tutti i modelli. Mentre le opzioni BTO conservano un cambio più corretto. Anche con questi incrementi, l’iMac continua ad essere il computer complessivamente più conveniente di tutta la linea Apple.

Il resto
Dotazione di porte sostanzialmente invariata (chi ha detto USB 3.0?),  sempre lo stesso SuperDrive (cosa dite? Blu Ray? e cos’è?), la Mini DisplayPort che sembra non portare l’audio in uscita (sincro ci conferma che invece funziona regolarmente l’audio in uscita sulla Mini DisplayPort). Sarò del tutto sincero, personalmente sono del tutto indifferente al Blu Ray-Disc, mentre non mi dispiacerebbe la USB 3.0. Ma posso capire che per alcuni possano essere mancanze pesanti su una così bella macchina. Ritengo che il passaggio alla nuova USB comunque avverrà l’anno prossimo ormai, con la successiva versione di MacBook Pro o iMac. Sempre che non venga fuori che Apple stia puntando in una direzione diversa. E spero proprio che non sia così perché se è vero che in alcuni casi ci ha azzeccato in modo eclatante (vedi USB al posto di PS/2, COM, LPT) ne ricordo altri in cui ha intrapreso strade leggermente più sterili (vedi expresscard/34).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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