SaggeInterviste: Mario Baluci, Art Director ed ideatore di Make Coffee

Mario Balduci, ideatore di Make Coffee
Mario Baluci, ideatore di Make Coffee

Sono pronto a scommettere che ogni possessore di iPhone ha prima o poi sognato di fare la propria app. Magari una cosa semplice, nulla di ché, ma che sia sua. Tutti possono avere un’idea, anche se non tutti sono programmatori in grado di realizzarla. E tra le tante che ci possono passare per la testa, potrebbe essercene una veramente geniale. La cosa che mi ha colpito di Make Coffee è stata proprio la sua singolarità. E da lì sono risalito al suo ideatore, Mario Baluci.

threeiphonesMario, come si usa dire di questi tempi, si è fatto da solo. Ha iniziato come grafico freelance per poi arrivare ad essere Art Director per importanti realtà, come una compagnia telefonica ed un noto telegiornale (di cui omettiamo il nome). Dopo anni di attività qui in Italia ha poi deciso di trasferirsi a Parigi, dove oggi è Art Director per un’agenzia pubblicitaria. Le sue grandi capacità nell’ambito grafico sono immediatamente visibili nella sua App, che è splendidamente descritta nel suo blog

È fondamentalmente una sorta di barista virtuale, capace di simulare la preparazione di caffé espresso, americano e cappuccino. Il suo scopo é quello di provare, scherzosamente, che l’iPhone puo’ fare tutto, persino il caffé, e che é vero che esiste “un app praticamente per tutto”!

Ciao Mario, cercando sviluppatori italiani in App Store, sono approdato sulla tua Make Coffee. Che se non erro è il tuo primo progetto per iPhone. A che periodo risale la prima versione?
La prima versione di Make Coffee risale ad aprile 2010. Pochi mesi dopo é stata rilasciata la versione Lite, per permettere di provare alcune “features” dell’app e per offrire gratis qualche caffé ai tanti amici e sostenitori di questo progetto! La versione lite include il supporto al meraviglioso circuito di banner iAd!

La tua app è semplice quanto geniale. Poter finalmente rispondere con un secco sì quando il simpaticone di turno ti chiede, riferendosi al tuo iPhone: “ma fa anche il caffè?” non ha prezzo. Ma è per questo che ti è venuta in mente? E soprattutto: hai trovato questa idea cercandone una buona da realizzare, oppure è l’idea che ha trovato prima te?
È andata esattamente così! Pensavo che qualcuno ci avesse già pensato quando mi venne l’idea, ma scoprendo che invece non esisteva ancora niente di simile mi sono detto che andava fatta! Non sapevo se sarebbe stata la più grande genialata del mondo o una tra le più immense cavolate della storia… e col senno di poi penso di poter dire che si tratta di entrambe le cose!

Avevi familiarità con la programmazione, oppure ti ci sei cimentato per la prima volta con questo progetto?
Ho iniziato secoli fa la mia carriera come web designer, quindi a livello di programmazione ho delle rudimentali basi di html. In quanto designer, ho sempre collaborato con vari programmatori e questo mi ha permesso di entrare nella logica di come funziona un codice. Ho tentato di imparare Xcode ma con scarsissimi risultati. Alla fine per questo progetto mi sono appoggiato ad una socia (Serena Treré) ed all’aiuto di un amico, il mitico Gino di Xcode Italia.

Apple suggerisce (neanche tanto sotto le righe) di usare il suo Xcode per sviluppare su iOS. Molti si chiedono se lo faccia per una questione di principio e per tendenze accentratrici, oppure se effettivamente abbia giuste ragioni per pensarla così. Pur non essendo un programmatore, che idea ti sei fatto di questo ambiente?
Da non programmatore posso dirti che Xcode ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio é che essendo “l’unico” modo per programmare per iPhone questo permette di non perdersi in un già immenso mare di variabili. Non penso che Apple voglia accentrare, ma che come fa sempre pretenda di fornire una qualità garantita all’utente finale e che quindi desideri monitorare la catena di produzione per permettere che i suoi standard minimi vengano sempre rispettati. Il problema di Xcode é che ci sono cose non chiarissime che a volte vanno risolte a tentativi e che con l’aggiornamento delle versioni (sia dei firmware che della suite SDK) le cose cambino a volta in maniera imprevedibile.

È un sogno nel cassetto che hanno in tanti: svegliarsi un giorno e poter fare da sè la propria app. Pensi sia realmente possibile non essendo programmatori?
Per mia esperienza imparare Xcode non è facile, soprattutto se non si hanno basi di programmazione. Se si è intenzionati ad apprendere questo linguaggio ci si deve preparare ad una lunga e complessa fase di apprendimento. Xcode non è Photoshop. Non é un ambiente “punta, clicca e trascina” come molti pensano.

Hai mai pensato ad un porting anche su Android? Cosa ne pensi di questa piattaforma e del suo store?
Più che pensarci me lo hanno richiesto! Francamente però non trovo l’Android Market ancora davvero interessante. Sono un piccolo sviluppatore e, anche nel mio micro business, sviluppare per un’altra piattaforma significa investire tempo e denaro. Al momento non penso di avere le risorse per farlo. Inoltre mi piace mantenere questo legame tra la mia app e l’iPhone: L’UNICO smartphone capace di fare anche il caffè!

Parliamo un po’ di Make Coffee. Ho letto commenti estasiati, ma anche qualcuno negativo di persone che dicono che l’app non faccia niente di ché. Una in particolare diceva qualcosa del tipo: si tratta solo di animazioni! Evidentemente non aveva letto la descrizione prima di comprare ed ha pensato che spendendo 0,79€ il suo iPhone avrebbe sputato fuori caffè dal connettore Dock. Mi chiedo come si faccia a non capire l’ironia di Make Coffee e poi non apprezzare la pregevole grafica tridimensionale delle sue animazioni. A tal proposito: le hai create tu stesso?
Non lo capisco neanche io, ed è per questo che nella descrizione dell’App Store ho cercato di essere quanto più chiaro possibile, includendo anche i riferimenti a dei video dell’app, per capire bene cosa fa prima di comprarla. Per lo stesso motivo ho messo a disposizione la versione lite, per provarla senza dover tirar fuori un centesimo. La gente continua a dirne sia bene che male, ma è normale… ognuno ha diritto di avere il suo punto di vista. Penso comunque che Make Coffee si ama o si odia! Riguardo le animazione si, le ho realizzate io, in quanto il mio mestiere è proprio questo. Mi occupo di produzione e post produzione video ed ho cercato di far confluire le mie conoscenze in un’app che potesse essere messa in valore dalle mie competenze tecniche di designer e di pubblicitario.

Parlando di App Store si sentono commenti in giro di sviluppatori scontenti, mal trattati e mal pagati. Eppure nelle nostre precedenti interviste ci hanno riportato il contrario. Qual è la tua esperienza? Apple tratta bene i propri sviluppatori?
Lamentarsi é nella natura umana. Alcune persone lo fanno costruttivamente, mentre alte, perdonami la metafora, sembra abbiano una sorta di clitoride sulla lingua o sui polpastrelli. Più ci danno giù pesante e più godono! Personalmente trovo l’App Store al limite della perfezione. Con pochissimi sforzi e senza scartoffie burocratiche si entra in un negozio on line mondiale. Apple paga con puntualità e con larghissimi margini di guadagno. Si occupa di buona parte della contabilità. Tutto funziona on line senza dover ne spedire ne faxare documenti. Chi si lamenta penso sia solo sfortunato o incontentabile! Come ogni cosa umana l’App Store è perfettibile ma Apple si impegna costantemente in questo, ascoltando attentamente anche i pareri degli sviluppatori.

E il fatto di dover pagare per iniziare a sviluppare come lo vedi? È come se Apple dicesse: vuoi entrare nel mio business, allora paga!
Mi sembra normalissimo e la cifra richiesta è una bazzecola. Entrare nell’App Store significa avere servizi che nessun altro store on line può dare. Apple in qualche modo deve avere delle entrate per tenere in vita questa motore.

A proposito di business, intorno all’App Store si sono creati miti di gente che con poco sforzo ha fatto una barca di soldi. Con Make Coffee com’è andata? Nel senso: dopo questa esperienza proverai a fare dello sviluppo per iPhone il tuo lavoro primario?
Il mio lavoro primario sicuramente no. Non ancora almeno anche se ci sono degli spiragli… ma di questo ne parleremo il giorno in cui eventualmente la cosa dovesse concretizzarsi. Sicuramente Make Coffee nel suo piccolo è stato un enorme successo e mi permette di avere delle piccole entrate mensili che sono sempre benvenute!

Make Coffee è internazionale, sia nel nome che a livello di Store. Poter creare un’app ed avere immediatamente il mondo intero come potenziale cliente è fenomenale. È complicato pubblicarla sullo store internazionale?
Assolutamente no. Le app sono pubblicate automaticamente in tutti gli store. Se la si vuole escludere da alcuni paesi va specificato tramite la piattaforma on line. L’unico “neo” di questa distribuzione mondiale è legato ai pagamenti. Apple paga gli sviluppatori ogni volta che un’app genera un minimo di 150$ di guadagni. Per motivi di tasse e burocratici divide i paesi in regioni (Europa, Stati Uniti etc) in base alle monete. Riuscire a guadagnare 150$ in determinate regioni dove non c’è una grandissima diffusione di iOs devices non è facile… la mia app é in settima posizione da mesi in Madagascar ma non ho mai visto il becco di un centesimo provenire da queste vendite… eh eh… anche se probabilmente quella settima posizione nasce dal fatto che di applicazioni in Madagascar ne sono state vendute solo 7 eh eh eh. Ciò che é veramente difficile a livello mondiale è la promozione… ma li tocca mettersi d’impegno, contattare i blog, farsi notare e utilizzare tutti gli strumenti e le tecniche di marketing messi a disposizione dal web.

Immagino che tu abbia preso l’iPhone 4. So che l’argomento è ormai indigesto, ma a bocce ferme, consapevole del fatto che indiscutibilmente l’antenna poteva essere progettata molto meglio, cosa pensi che sia successo veramente? Non se ne sono accorti? Hanno pensato che sarebbe passato inosservato o che nessuno avrebbe messo la mano “in quel posto”?
Non sono d’accordo sull’indiscutibilità della cattiva progettazione di questa antenna. Trovo che da un punto di vista ingegneristico invece la sua costruzione sia geniale, e lo dimostra il fatto che (weak spot a parte) la ricezione dell’iPhone 4 sia migliore di quella dei suoi predecessori e che la posizione esterna dell’antenna ha permesso di guadagnare spazio all’interno del dispositivo per nuove e più performanti componenti. Sono stato da poco per 3 settimane negli Stati Uniti ed ho fatto mille test in tantissimi posti diversi, deserti inclusi. Laddove il mio iPhone 4 non aveva alcun problema di ricezione il Nokia della mia ragazza arrancava pesantemente anche solo a connettersi a un operatore!
Il vero sbaglio fatto da Apple secondo me è stato semplicemente quello di non scrivere nel manuale dell’iPhone 4: non mettete il dito qua o potete compromettere la ricezione. Lo fanno altri produttori di cellulari (visto che l’iPhone 4 non è l’unico telefono a soffrire di questo genere di problemi) e nessuno si è mai lamentato con loro. Giusto perché predico sempre nei miei “Comedy Tech” di parlare con le fonti alla mano, ci tengo a lasciarti il link di questa pagina del manuale dell’Htc Droid Eris: http://photos.appleinsider.com/eris-100719.jpg

Ancora non ti ho chiesto una cosa. Usi anche computer Apple? Da quanto tempo?
Essendo un designer mi sono trovato a usare Mac da tempi immemori. Ho però comprato il MIO primo Mac (un Mac Pro) circa 3 anni fa, dopo aver usato a lavoro un pc Windows da 5000 euro… vedendo che anche un supercomputer del genere di una blasonatissima marca si impallava come un qualunque cassone da quattro soldi a causa dei limiti del sistema operativo, ho deciso che non avrei mai più comprato un pc! Casa mia è comunque piena di prodotti Apple ormai… Mac Pro, Apple Cinema Display, Mighty e Magic Mouse, Time Capsule, Tastiere bluetooth varie, Apple Tv, 4 iPhone e nuovissimo arrivato: un iPod Classic!

Cosa pensi di Windows 7 🙂 ?
Penso che finalmente Microsoft abbia fatto un grande passo avanti, e questo penso dipenda dalla grande competenza di Steven Sinofsky (presidente Microsoft della divisione Windows). Malgrado i passi in avanti comunque Windows soffre a mio avviso dei suoi problemi di sempre legati all’usabilità della sua interfaccia ed alla sua logica di sviluppo e funzionamento. Come dico sempre “non puoi fidarti di un sistema operativo che ti chiede di schiacciare su START per spegnerlo!”.

So che stai lavorando ad una nuova versione di Make Coffee… ci puoi dare qualche anticipazione sul contenuto e sulla data di rilascio?
Sul mio blog www.make-coffee.net ho già rilasciato tante informazioni sulle novità della versione 2.0 di Make Coffee. L’app verrà completamente riscrtitta e ridisegnata. La grafica sarà ancora più realistica e accattivante, ovviamente in alta risoluzione con supporto al retina display. Ci saranno moltissime nuove opzioni e infine una funzione realmente utile: dopo aver preparato dei caffé virtuali ci sarà la possibilità di seguire dei video tutorial per apprendere a diventare degli esperti baristi! Tutto questo grazie al contributo del famoso “sommelier” del caffè di origine americana Jason di www.coffeecupnews.org

Ci sono altri progetti nel cassetto sempre relativi ad iPhone o iPad?
Si ce n’é sono un paio… uno di questi mi è venuto in mente proprio pochi giorni fa mentre mi trovavo in vacanza negli Stati Uniti… un’ideuzza semplice semplice ma penso molto carina… ma è una sorpresa che penso potrò svelare tra pochissimo tempo!

One more thing. Steve Jobs sta per organizzare un evento nel Campus di Cupertino, per conoscere uno sviluppatore iOS per ogni nazione e in Italia scelgono te. Quella sera riesci ad avvicinarti a Jobs, cosa gli dici?
Per prima cosa penso che sia un’ingiustizia perché sono l’ultimo degli italiani che dovrebbe meritare un tale onore! Se comunque dovessi “accettare” questa occasione penso che a Steve Jobs stringerei semplicemente la mano dicendogli: grazie. Grazie per permetterci di vivere in un mondo in cui la tecnologia assume dimensioni e utilità umana. Questo è ciò che mi piace della Apple.

SaggiaMente è un blog con nemmeno un anno di vita in cui sto cercando di creare un rapporto diretto con gli utenti ed un clima amichevole. Molto probabilmente non ne avevi mai sentito parlare prima di questa intervista, ma speriamo di rivederti su queste pagine. In bocca al lupo!
E qui ti sbagli! avevo già letto il tuo blog e lo trovo un progetto molto interessante ed originale: in bocca al lupo a voi!!!

Mario Baluci ha 31 anni ed è originario di Siracusa. Potete trovare info sui progetti o contattarlo tramite il suo blog www.make-coffee.net. Make Coffee per iPhone e iPod Touch costa 0,79€  (link App Store), mentre la versione lite vi permette di provare l’effetto con un caffè gratis (link App Store).

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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