In Italia il sistema di messaggistica istantanea storicamente più diffuso è stato “Messenger” di Microsoft (il quale ha cambiato spesso nome con vari prefissi MSN, Live, Windows). Skype ha seguito un percorso differente ed è maggiormente utilizzato da professionisti, anche per gestire l’assistenza telematica (oltre che per le chiamate a buon prezzo). iChat invece, qui da noi almeno, non ha mai avuto un grande successo. Io stesso pur avendo un account abilitato non lo uso praticamente mai. Eppure è uno strumento veramente ben fatto e con notevoli potenzialità nella comunicazione audio/video (potremmo anche pensare di crearci tutti un account e fare un po’ di videochat ora che ci penso).

Di norma si possono utilizzare vecchi account AIM, mac.com e i più recenti me.com (legati alla sottoscrizione annuale MobileMe). Tuttavia iChat supporta anche due altri servizi: Jabber e Google Talk. Quest’ultimo si configura automaticamente e quindi c’è veramente poco da dire, lo potete usare sin da subito inserendo casella email e password.

facebook ichat

Interessanti e molteplici invece le possibilità che nascono per gli account Jabber. Facebook ad esempio, lo supporta pienamente. Pertanto sarà possibile chattare con i vostri amici direttamente all’interno di iChat. Bastano pochi semplici passaggi:

  • accedete alle Preferenze di iChat (cmd+,)
  • cliccate in Account sul tasto (+) in basso a sinistra
  • Impostatelo su Jabber e specificate nome utente e password

Relativamente all’ultimo punto, il vostro nome utente è così composto: [email protected]

Per trovare il vostro ID, accedete alle impostazioni account su facebook e lo leggete nell’area “Nome utente”:

id facebook

Lasciate invariate le opzioni server (che tanto si impostano da sole) e cliccate su fine:

impostazione facebook ichat

Siete ora pronti per usare Facebook su iChat:

ichat con facebook

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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