Dopo la recensione dell’iPod Touch 4G oggi tocca al nuovo iPod nano 6G. Questo modello è quello che ha subito la modifica sicuramente più controversa. Logica vuole che vi sia un progresso nelle funzioni ad ogni aggiornamento di un prodotto. E invece Apple con il nano è andata nella direzione opposta, facendogli fare un passo indietro. La generazione precedente vantava un display 4:3 da 2,2″ con una discreta risoluzione di 240 x 376 pixel (204 ppi). Aveva un cam che girava video in VGA (640 x 480) e permetteva anche la riproduzione di filmati e podcast. E poi i memo vocali, la sveglia, tutte funzioni apparentemente perse nel nuovo iPod nano 6G. Il quale perde anche parecchi centimetri, dal momento che l’inserimento di un display multitouch ha causato l’eliminazione della classica wheel con i controlli fisici.

ipod nano 6g

Essenzialmente tutto è riconducibile al display più piccolo e quadrato da 1,5″, ma con una migliore definizione, dato che i 240 pixel per lato ci danno 220 ppi. Già durante la presentazione del prodotto molti si sono chiesti come si possa usare un display multitouch di dimensioni così piccole. E sarà stato proprio il ridotto spazio a disposizione la causa delle minime funzionalità multitouch introdotte. Effettivamente soltanto una: la rotazione del display. Mentre guardavo Jobs sul palco dello Yerba di San Francisco tenere il piccolo nano nella mano sinistra e con due dita della destra ruotare il display, non ho potuto fare a meno di pensare che potesse essere scomodo. Ma soprattutto non mi spiegavo chiaramente a cosa potesse servire.

ipod nano multitouch

Effettivamente un certo senso di costrizione si sente nella rotazione dello schermo, soprattutto per chi, come me, ha le mani piuttosto grandi. Tuttavia non è assolutamente così scomodo come può sembrare e dopo qualche prova si prendono le misure e si usa con semplicità. Mi restava da capire il senso di tale funzionalità e l’ho facilmente intuito il primo giorno di utilizzo. In primo luogo però voglio chiarire una cosa: l’iPod nano 6G ha un accelerometro. Ciò significa che a livello hardware esso capisce quando lo ruotiamo e se a livello software si è deciso di non far ruotare lo schermo di conseguenza è perché essendo stato concepito come un dispositivo da indossare, può facilmente capitare di volere il display orientato in modo diverso. Pensate ad esempio ad averlo sulla camicia: abbassando lo sguardo, per vedere il display diritto questo deve essere capovolto rispetto la sua posizione fisica. Per cui con questo sistema di rotazione noi possiamo agganciare l’iPod nano, tramite la pinza sul retro, dove preferiamo, senza doverci curare dell’orientamento, che potremmo controllare successivamente in modo del tutto autonomo. Inoltre facendo attività fisica può capitare di eseguire attività che attiverebbero involontariamente la rotazione se questa fosse legata all’accelerometro.

ipod nano 6g clip

Con l’introduzione del nuovo nano, viene anche accantonata la classica interfaccia che aveva contraddistinto gli iPod per anni e che ora rimane solo nel Classic. Questa nuova GUI è praticamente identica ad iOS. Anche la dimensione fisica delle icone è stata studiata per rimanere la stessa di quelle delle app su iPhone. Il family feeling è garantito e anche alcune funzioni, come le schermate e la riorganizzazione delle icone, vengono ereditate direttamente dagli iDevice. Tuttavia il nano non monta il vero iOS. Per il momento quindi si tratta solo di un cura estetica…

nano iphone

La struttura è veramente solida e ben costruita, anche se è veramente leggerissimo (20gr). Si ha l’impressione che sia un prodotto indistruttibile… ed effettivamente dopo averlo dato in mano ad un bimbo che lo ha schiacciato, sbattuto, lanciato, ne ho avuto la conferma. Gli unici tasti fisici sono per il controllo volume (+/.) e quello di accensione/spegnimento. In dotazione ci sono auricolari standard, quindi senza microfono e tasti. Ciò significa che per il volume e per cambiare brano ci si deve affidare interamente al piccolo nano.

ipod nano 6g struttura

Dal punto di vista operativo è veramente di una semplicità imbarazzante. Poche funzioni, ma tutte molto pratiche ed immediate. La dimensione dei pulsanti è più o meno in tutti i casi commisurata alle dita, perciò pur restituendo una sensazione di ristrettezza, alla fine ci si opera piuttosto comodamente. Da qualsiasi schermata o “applicazione”, basta scorrere verso destra per tornare indietro, di pagina in pagina, fino alla home. Oppure in alternativa si può tenere premuto in un punto qualsiasi per più di un secondo per ottenere il medesimo risultato.
La radio, che come sempre funziona solo con le cuffie collegate, ha anche l’RDS ed una pratica funzione di ricerca automatica di tutte le stazioni locali (poi riproposte in una elenco), oltre che la possibilità di creare un propio elenco di stazioni preferite e mettere temporaneamente in pausa live per riprendere la riproduzione più avanti.

stazioni radio ipod nano

Ho provato ad inserire nel nano una puntata del video podcast il Mio primo Mac. Ho così scoperto che l’operazione è consentita, solo che nella riproduzione si vede un solo fotogramma del video come immagine ferma mentre l’audio prosegue. Perciò è adatto per i soli podcast audio. Un’altra scoperta l’ho ottenuta quando ho provato a collegare gli auricolari con microfono dell’iPhone: ho visto infatti apparire una nuova icona “Memo vocali” (it’s magical..). Il funzionamento e la grafica dell’app sono le stesse di iOS, quindi niente di nuovo, ma fa piacere notare che una delle funzioni che pareva essere sparita, in realtà c’è.

ipod nano memo vocali

L’accelerometro di cui parlavo inizialmente si usa scuotendo il nano per eseguire una canzone a caso, ma viene anche adoperato dalla funzione contapassi che si trova in “Fitness”. Chiaramente continua anche su questo iPod il supporto al famoso Nike + iPod Sport Kit. Simpatica anche la funzione orologio, che sembra far presagire un utilizzo da vero iWatch. E la dimensione sembra anche piuttosto azzeccata. Pertanto vedrò a breve di provare un accessorio in tal senso. Peccato che non sia stato inserito un altoparlante, anche minimo. Per questo troviamo il cronometro ed il timer, ma non la funzione di sveglia.

voto 3,5Conclusioni
Senza dilungarci ulteriormente in dettagli, cos’è e a cosa serve il nuovo iPod nano 6G? Innanzitutto io parto da una personale riflessione. Il vecchio modello di nano era veramente un prodotto molto completo. A livello che in realtà non si sentiva la necessità di un ulteriore upgrade, a meno che non si decidesse di cambiare strada e promuoverlo a membro effettivo della famiglia iOS. In verità vi dico che la mia previsione e/o speranza sarebbe che il futuro modello 7G ritornasse ad essere un po’ più grande e magari cambiasse anche nome in iPod Touch nano. Difatti con l’introduzione del display Retina nei 3,5″, si potrebbe pensare ad un più piccolo 2,5″ che riproponga però la “vecchia” risoluzione di iPhone ed iPod Touch. in questo modo si avrebbe un ulteriore dispositivo basato su iOS ad allargare la famiglia. E la cosa avrebbe ancora più senso oggi che il Touch ha acquisito così tante funzioni (vedi fotocamera ed hardware evoluto), che si potrebbe tranquillamente pensare ad un iDevice decisamente più essenziale, che offra però tutta la bellezza di una interfaccia grafica completa, le funzioni iPod ed un App Store in continua evoluzione. L’unico dubbio in tutto questo ragionamento è che un dispositivo di questo tipo potrebbe avere un effetto zavorra sul progresso dell’App Store, dal momento che il suo hardware sarebbe sicuramente sottodimensionato e si avrebbe quindi un prodotto “nuovo” che però non potrebbe far “girare” gli ultimi titoli (specialmente nei giochi). Insomma il futuro è come sempre incerto, ma nel presente il nuovo nano appare come uno shuffle con lo schermo. Più divertente, più pratico da usare, ugualmente piccolo e trasportabile. Ma con un costo triplo…

Costi
Caro. Troppo caro. Se guardiamo alle funzioni l’acquisto di un nano da 8GB a 169€ confrontato alle 239€ del Touch di medesima capacità, sembrano insensate. Solo 70€ a separare un prodotto completissimo e dotato del miglior sistema operativo mobile, da un gingillo che, seppur grazioso, divertente e bello, non ha neanche 1/10 delle sue possibilità. Rispetto l’involuzione del nano, l’ho già detto, non mi stupisco. Aveva poco senso avvicinarlo ancora di più al Touch senza avere iOS. Per questo motivo è stata scelta una strada diametralmente opposta, ovvero quella di avvicinarlo come prodotto allo shuffle (e l’inserimento della clip ne è chiara indicazione). Tuttavia si sarebbe dovuto farlo anche nel prezzo. Non posso discutere a livello di componenti e costo di produzione di cui non sono a conoscenza, ma a livello di mercato il nuovo iPod nano non avrebbe dovuto superare il prezzo di 129€ per 8GB (sempre per essere realistici, è chiaro che poi ci sarà chi lo avrebbe voluto pagare 80€ o 90€). Un po’ come il MacBook Air di cui parlavamo qualche giorno fa, questo prodotto non va visto e pensato in un’ottica di scelta comparata al classico rapporto qualità/prezzo, ma bensì in relazione alle sue funzioni. La nicchia di mercato del nuovo iPod nano 6G (perché ormai di nicchia si tratta), è quella degli sportivi o delle persone sempre in movimento che vogliono ascoltare musica dimenticandosi del dispositivo, che letteralmente sparisce sul corpo, ma senza le limitazioni di scelta, controllo e capienza dello shuffle. In verità questo nano segna un netto ritorno alla pura musica per il player audio più famoso della storia.

PRO
ico.piu.png Molto bello, essenziale e ben realizzato
ico.piu.png Portabilità incrementata per via delle ridotte dimensioni e della clip
ico.piu.png Funzioni musicali ottime e controllo semplice
ico.piu.png L’aggiunta dell’accelerometro ha reso possibile anche nuovi funzioni fitness come il contapassi

CONTRO
Pro Costo eccessivo confrontato al Touch
Pro Peccato per l’assenza del microfono nelle cuffie, sopratutto perché rende inutilizzabile la funzione memo
Pro Sicuramente un passo indietro in quanto a funzioni rispetto al modello che sostituisce

DA CONSIDERARE
Pro Siamo sicuri che non ti conviene spendere altre 70€ per avere un iPod Touch?

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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