I nuovi browser promettono alte velocità di navigazione ed un migliore supporto per gli standard presenti e futuri (vedi HTML5). Secondo le statistiche recenti, Safari è il quarto per diffusione e per cui è fuori da un ipotetico podio a tre. A guidare la classifica sempre Internet Explorer (60,32%) seguito dal browser di Mozilla, Firefox (23,81%). Decisamente più in basso Google Chrome (6,24%), ma considerando la sua giovane età è un risultato di tutto rispetto.

Classifica in questo caso è sinonimo di Guerra. Una sfida continua giocata sul miglioramento di prestazioni e servizi, al fine di aumentare la propria diffusione. Da qualche settimana sia Microsoft che Mozilla hanno rilasciato le versioni beta dei loro rispettivi browser… e si scalda la lotta.

Microsoft Internet Explorer 9

IE9 ci dicono che sarà completamente compatibile con HTML5, adeguandosi quindi a quello che sarà il futuro del web. La casa di Redmond ha pensato bene di supportarlo con l’accelerazione hardware, che consente di ottenere prestazioni migliori in base al tipo di computer utilizzato nella navigazione. E a proposito di supporto, il nuovo IE vanta la presenza del nuovo motore Javascript “Chakra”, integrato direttamente nel DOM del browser.

Mozilla Firefox 4

Mozilla ancora una volta si è impegnata a migliorare le prestazioni, ma questa volta ci si è concentrati anche sull’interfaccia, offrendo agli utenti il pieno supporto al multitouch. Chissà se anche Apple Safari integrerà questa funzione, quando e se uscirà il nuovo iMac Touch. Questa funzione permette agli utenti di spostare gli elementi della pagina web con un tocco delle dita, ritrovandosi proiettati in un futuro nel quale stanno già… navigando.

Google Chrome 6

In silenzio la casa di Mountain View continua ad aggiungere ritocchi al nuovo nato, che nella beta si presenta con un interfaccia leggermente diversa: la barra degli strumenti molto più accessibile, e lo spostamento dei pulsanti Stop e Aggiornamento, la funzione di riempimento automatico dei moduli online. Infine anche Google ha pensato alle prestazioni, con un supporto Javascript che garantisce un aumento di velocità pari al 18%. Google sta sperimentando un Web Store, cioè un negozio online nel quale gli utenti potranno scaricare estensioni e programmi aggiuntivi, nonchè musica, film e giochi. Insomma la somiglianza con l’App Store è palese, ma Google tenterà di forzare su un punto ritenuto “debole” per Apple, impegnandosi a garantire “totale libertà” agli sviluppatori. Un’altra strategia di BigG per “attirare” nuovi programmatori sarà quella di offrirgli il 95% degli introiti rispetto al 70% di Apple.

Difficile prevedere quale browser avrà la meglio: tutti stanno convergendo verso scelte simili e il rilascio di nuove edizioni è visto sempre più come una possibilità per copiare tecnologie concorrenti. Inevitabilmente qualcuno soccomberà e non è detto che si tratti solo di perdere una posizione in classifica (Netscape ne sa qualcosa).

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