Ultimamente Apple sta radicalizzando sempre più il suo “distacco” da altre piattaforme proprietarie. Tutto è iniziato con l’assenza di Flash nell’iPhone, poi con la strenua promozione dell’HTML5, il rifiuto di altri framework non nativi per le app (poi ritirato), il passaggio del testimone a OpenJDK per la JVM e l’assenza del flash player preinstallato sul MacBook Air. Forse ho dimenticato anche qualche altro passaggio, ma la maggior parte di queste prese di posizione, direttamente o indirettamente, toccano da vicino proprio Adobe ed il suo diffusissimo player. Non mi interessa in questa sede dare un giudizio di merito sulle scelte tecniche, ma c’è una cosa che continuo a notare nell’atteggiamento dei rispettivi CEO delle due “A” che a mio giudizio stona.
Jobs, lo sappiamo, non ha mezze misure. Parafrasando il suo pensiero, venuto fuori da numerose singole affermazioni, egli dice che flash è lento e pieno di bug, manda in crash i browser, usa troppe risorse e quindi consuma molta batteria. E ad essere sinceri non è che sia stato mai molto tenero con Adobe, soprattutto considerando che per lungo tempo i loro due business sono stati (e ancora oggi sono) fortemente collegati. Anche se oggi il binomi Mac e Grafica non è più così esclusivo e indissolubile.
Di contro però in ogni affermazione del CEO della Creative Suite, noto affermazioni posate e dal tono fiducioso e collaborativo. Mentre Jobs attacca, Adobe ragiona e propone. Niente app basate su Flash? La CS5 abbandona il progetto correlato. Ritorna la possibilità delle app non objective-c? Si riprende lo sviluppo. Niente player sul MacBook Air perché troppo esoso? Ne facciamo uno nuovo specifico per lui.
Questo ultimo punto in particolare è venuto fuori ieri durante una intervista di Engadget al CEO di Adobe, Shantanu Narayen. Il quale ha detto che lavoreranno ad un player più leggero specifico per l’Air, che usando l’accelerazione hardware consumerà le stesse risorse dell’HTML5, ma fornendo molte più possibilità. Se dovessero fare un buon lavoro e i test confermeranno questi risultati cosa farà Apple? Nulla secondo me. Dopotutto l’attuale linea di pensiero, già espressa su Java, è riassumibile così: meglio non preinstallare plugin, così l’utente mette quello che vuole ed ha sempre la versione più aggiornata direttamente dal fornitore.
In linea teorica si può anche accettare il discorso, ma personalmente mi appare una forzatura. L’impressione in fondo è che Adobe, per quanto io odi flash e non ne sento asolutamente la mancanza, sia molto più “malleabile” e propensa al raggiungimento di obiettivi comuni, a tutto vantaggio dell’utente finale. Mentre per Jobs il vantaggio pare essere sempre è solo quello di essere i migliori, di vendere di più e di guardare sempre e solo al futuro…