spotlight

Forse non ci crederete ma una delle domande che mi viene posta con più frequenza è: perché non hai mai parlato di QuickSilver? La mia risposta è ironicamente: perché non lo uso. Non c’è un motivo specifico, semplicemente non mi fa molta simpatia. Ma chi invece lo conosce e lo utilizza da tempo non fa che parlarmene molto bene. Addirittura MacWorld nella sua recensione dice che non se ne può fare a meno.

Io invece uso molto SpotLight come launcher. Non voglio fare un paragone diretto con QuickSilver perché questo è molto più potente, flessibile e personalizzabile. Ed oltretutto non lo conosco a sufficienza per dare un giudizio. Però mi piacerebbe mostrarvi alcune delle potenzialità nascoste di quella piccola lente di ingrandimento presente in ogni Mac a partire da OS X 10.4 Tiger.

Una breve precisazione: se dal finder usate cmd+F (o iniziate a digitare nel campo di ricerca) arriverete in una specifica finestra di ricerca con una serie di opzioni semplificate. È molto flessibile e semplice da usare, ma non ha la stessa immediatezza di Spotlight e manca anche di alcune funzioni (come la calcolatrice). Sembrerà strano, ma sono diversi anche i risultati che si ottengono che, per certi versi, sono meno precisi. Per cui invito i soliti noti ad evitare commenti del tipo: ma si fa prima così o cosà. Questo post ha natura informativa ed è dedicato a tutti coloro che vogliono iniziare ad approfondire più tecnicamente le potenzialità nascoste di Spotlight.

Insomma, cmd+spazio e siamo pronti a digitare. Già ma cosa? Andiamo per gradi.

spotlight

L’utilizzo più immediato è quello della semplice ricerca. Spotlight trova il testo che digitiamo in tutti i volumi accessibili ed indicizzati dal Mac, dividendo i risultati in base alle caratteristiche indicate nell’apposito pannello delle preferenze di sistema:

spotlight preferenze

Per cui potete disabilitare da qui i documenti che non volete vengano ricercati, definire l’ordine dei risultati (con un semplice drag & drop) ed escludere i contenuti di alcuni percorsi riservati indicandoli nel tab “privacy”.

Il primo della lista di norma è Applicazioni. E infatti io non accedo mai alla cartella o alla pila con l’elenco di tutti i software per cercare quello che mi serve ed avviarlo, ma scrivo parte del suo nome in Spotlight e appena lo trovo selezionato come risultato migliore premo invio.

launcher di applicazioni

Come notate dall’immagine non digitato il nome dell’applicazione dall’inizio, ma ho trovato lo stesso Utility Airport digitando semplicemente air. Questo vuol dire che Spotlight non ricerca l’occorrenza esatta, ma tutte quelle che anche contengono quel testo (qualcosa di simile a LIKE %air%). Se invece si vogliono trovare occorrenze esatte, allora si dovrà includere il testo tra due apici. Per cui digitando “air” non troveremo più Utility Airport dal momento che dopo la r la parola continua:

testo esatto

Viene trovata invece un’applicazione in cui vi è esattamente la singola parola air (che qui è in maiuscolo, per cui ne deduciamo che la ricerca è case insensitive).

Nell’elenco dei risultati però, ve ne sono solo alcuni per tipologia (indicata sulla sinistra). Se stiamo cercando esplicitamente un tipo di file, possiamo fare una richiesta più specifica. Ipotizziamo ad esempio di volere una cartella che contenga quel testo nel nome. Possiamo modificare la query di ricerca indicando name:air kind:cartella

spotlight ricerca avanzata

Le due parole chiave sono dunque name (nome) e kind (tipo). Il tipo poi va scritto in italiano perché è così che sono classificati i file sui Mac “nostrani”. Un elenco completo di tutti i tipi di file è impossibile, perché dipenderà anche dai programmi che utilizzate. In alcuni casi basta inserire l’estensione (kind:mp3). Ma potete scoprire da soli le classificazioni che vi interessano almeno in due modi:

  • selezionando un file ed accedendo al pannello informazioni (cmd+I)
  • attivando nel finder la vista elenco (cmd+2) e leggendo il testo nella colonna Tipo

Tornando alla nostra cartella precedente, un ulteriore metodo per restringere il campo di ricerca è quello di indicare una data di creazione. Questa può essere esatta, ma anche maggiore (>) o minore (<) di un’altra. Potremmo scrivere ad esempio name:air kind:cartella created:>20/11/2010

data creazione

Il risultato che vedete mostra solo le cartelle con nome contenente air e create in data successiva al 20 novembre 2010. Il più generico “data” invece, ricerca in base all’ultima modifica o apertura del documento. E questa, come created, può ricevere anche delle variabili come oggi o ieri. Per cui scriviamo questa volta name:air kind:cartella data:oggi

oggi

Ed ecco identificata in modo esatto solo la cartella che cercavamo.

Tornando alla ricerca generica, considerate che Spotlight gestisce anche gli operatori logici AND, OR e NOT. Il loro significato è piuttosto comprensibile. Il primo cerca le occorrenze con entrambe le parole, il secondo con anche una sola ed il terzo con la prima ma non con la seconda. Per fare un esempio concreto abbiamo visto che con air viene trovato al volo Utility Airport, ma se scriviamo air NOT utility questo viene naturalmente escluso:

operatori logici

In alternativa potete anche utilizzare + e – ottenendo gli stessi risultati di AND e NOT.

Considerate che tutto quanto finora detto può essere combinato, creando delle stringhe anche molto articolare ed utilizzando le parentesi. È bene ricordare che Spotlight di default non “guarda” solo nel nome, ma anche all’interno dei file. Per cui noterete che tra i vari risultati vi proporrà documenti che apparentemente non sembrano legati a ciò che cercate, ma probabilmente hanno quel testo nei metadati o nel contenuto.

Quando iniziate una ricerca vi verrà mostrato il risultato “migliore” evidenziato. A questo punto potete aprirlo con una pressione del tasto invio, oppure usare i tasti freccia per muovervi nell’elenco. Con cmd+freccia si salta al tipo di risultato successivo (grazie LINUZ). Ma oltre ad eseguire il file, potete anche richiedere di mostrarlo nel finder con la combinazione cmd+invio. Considerate che questa combinazione funziona anche in altri luoghi, come ad esempio nelle pile e può essere sostituita da cmd+clic.

Altra cosa per la quale uso molto spesso cmd+spazio è la calcolatrice. Anche qui ci sarebbe molto da vedere, ma sostanzialmente vengono accettati tutti i comuni operatori. Per cui oltre al semplice 2+2, potete usare tantissime altre funzioni. Come + / * – ma anche log (logaritmo), sqrt (radice quadrata), mod (che fornisce il resto di una divisione), ^ (che eleva a potenza), etc.. con tanto di parentesi:

calcolatrice

Fate attenzione solo ai decimali, che vanno inseriti con la virgola e non con il punto.

Inoltre Spotlight fornisce anche alcune costanti note, come il pi grego (pi) o la costante di Nepero (e).

costanti matematiche

Quando il risultato delle operazioni matematiche è evidenziato, potete copiarlo negli appunti con la classica combinazione cmd+C, pronto ad essere incollato dove preferite.

Vi segnalo inoltre altri due post importanti legati a questo argomento:

Se conoscete qualche altra funzionalità degna di nota, sarò lieto di integrarla in questa pagina. In tutti i casi spero che le informazioni qui contenute vi possano essere d’aiuto.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.