Lasciate cadere un sasso in uno stagno: “plof”. In un attimo è andato.
Ora prendetene un altro e con abile gesto lanciatelo a pelo d’acqua imprimendogli una leggera rotazione: “boing.. boing.. boing..” più sarete bravi, più salti riuscirete a fare, più il vostro sasso andrà lontano.

Molti produttori si ostinano a creare hardware perfetti, ma non hanno le abilità necessarie per realizzare i servizi che gli permetterebbero di reiterare e moltiplicare il loro valore nel tempo. Prendete un player da salotto come i tanti che si trovano in offerta nelle ceste dei negozi di elettronica. Sono come i sassi lasciati cadere nello stagno, si vendono, si usano per le possibilità dell’hardware e del software, ma finisce lì. Nessuna possibilità di evoluzione per l’utente ed uno solo ed unico indotto per l’azienda che li ha prodotti al momento della vendita. Poi prendete una Apple TV con il suo servizio di noleggio. Ogni singola unità venduta produrrà un guadagno, ma il suo potenziale verrà espresso con il tempo per via dei servizi connessi. Ogni servizio ha un valore ed ogni utente per usufruirne dovrà pagarne il prezzo: “boing.. boing.. boing…”. Più il servizio sarà di qualità, più sarà richiesto, più il fornitore guadagnerà.

Fino a qualche anno fa pensare di pagare un canone mensile per affittare una porzione di hard disk remoto per il backup, poteva sembrare un’assurdità. Dopotutto con pochi soldi si può comprare un intero hard disk potendone usufruire liberamente quando si vuole e fino alla fine del suo ciclo vitale. Eppure continuano a proliferare servizi simili. Anche nel settore tecnologico ci stiamo spostando, neanche tanto lentamente, dai beni ai servizi. Nella società come nell’IT, il terziario rappresenta il progresso.

Apple TV 2G

Proprio in relazione alla Apple TV 2G in questi giorni mi trovo spesso a rispondere a domande sulle sue funzionalità. Ancora non ho fatto una recensione completa, ma non per mancanza di tempo o idee, piuttosto perché a brevissimo le cose potrebbero cambiare. Mi si presentano confronti con altri player giudicati simili. In verità con molte più possibilità dirette per l’utente, che può immediatamente leggere i più disparati formati audio/video ed usufruire dello spazio di archiviazione in forma diretta. Se la nostra esigenza acquistando un prodotto simile è quella di avere sulla TV la nostra libreria audio/video, allora la scelta di una Apple TV non la trovo premiante. Anche dopo essersi incaponiti con i vari hack disponibili, presenti e futuri, rimarrà sempre un prodotto “a metà” da questo punto di vista. Bisognerà industriarsi per collegare drive esterni (si a livello software che hardware dal momento che con l’HDMI inserito la microUSB viene parzialmente coperta), così come per “sbloccare” le sue funzionalità… e alla fine della giostra ci troveremo sempre con un’uscita 720p che, da quel che si sa oggi, non potrà essere “dopata” a 1080p esclusivamente via software. Insomma, personalmente in tal senso la vedo come una soluzione di ripiego.

L’Apple TV 2G però si presenta come una piattaforma, per il momento inesplorata, così come lo fu il primo iPhone. Ma a differenza di quello che fu l’apripista, oggi la quantità di sviluppatori che gravitano nell’ecosistema iOS, può portare ad una vera e propria esplosione di possibilità. Forse non oggi e neanche domani, ma a breve. Senza ombra di dubbio. Già dopo pochi giorni dal lancio si poteva installare una rudimentale versione del client Plex, che si aggiorna con regolare frequenza e nella release di ieri inizia ad avere una parvenza di usabilità (seppure ancora la sconsiglio per la qualità e lo scarso controllo). Ma anche tralasciando le modifiche, Apple ha creato un servizio di noleggio che, per quanto sia a mio giudizio caro, è di una comodità imbarazzante. Ad essere sincero io stesso che ero partito con l’idea di non usarlo più dopo i primi test (avendo per altro un folto archivio di film e DVD), mi sono già ritrovato due volte a noleggiare un film per vederlo con amici.

Apple TV

E poi l’App Store. Volete dirmi che Apple non ha già in mente di portare il concetto di app anche sulla TV? Magari arriveranno prima soluzioni “alternative” (cydia), ma le possibilità sono troppo ghiotte per non essere colte anche da Jobs. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di usare i vari iDevice come controller senza fili per i giochi. Con il giroscopio un iPhone 4 o un iPod Touch 4G diventano, seppure in forma limitata, assimilabili ad un controller della Wii. Pensate ad un gioco di corse in cui si possa vedere il volante sullo schermo dell’iPhone e la strada sulla TV maxischermo. Oppure anche un semplice gioco da tavolo, con il tabellone sullo schermo ed ogni squadra il suo iPhone… sciocchezze per carità, magari l’utilizzo pratico sarà totalmente differente, ma spero che basti ad evidenziare il semplice fatto che vi sono infinite possibilità e che il valore aggiunto dell’Apple TV 2G rispetto al mercato attuale è proprio iOS.

Per questo è lei l’unica che rimbalza: “boing.. boing.. boing..”

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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