Gran parte dell'universale fama ottenuta da Apple nel suo secondo ciclo di rinascita è dovuta agli iPod. Già dalle prime versioni si è differenziato dal resto dei player musicali esistenti per la semplice usabilità, il design e la qualità audio. Su questo ultimo punto, che dovrebbe essere cruciale per un lettore musicale, una delle pecche più evidenti di tutti gli iPod sono gli auricolari. Quelli offerti in dotazione, anche sui costosi Touch, sono sostanzialmente dei prodotti da pochissimi euro. Cambiando gli auricolari si scoprono le vere potenzialità sonore degli iPod.
Gli auricolari in dotazione dell'iPhone sono praticamente gli stessi, solo che in più possiedono il telecomando ed il piccolo microfono MEMS integrato. Essendo un cellulare si potrebbe obiettare che qui l'audio è meno rilevante, tuttavia se per qualsiasi altro cellulare potrei genericamente concordare, di certo lo stesso discorso non vale per l'iPhone, la cui prima versione è nata proprio su tre pilastri: telefonare, navigare, ascoltare musica.
Attualmente tutti gli auricolari standard degli iPhone sono prodotti dalla giapponese Foster. Ma il Taiwan Economy Times ha riportato la notizia di nuovi accordi su questo fronte. Apple ha infatti deciso di cambiare fornitore e di passare tutta la produzione nelle mani di due aziende taiwanesi. La Cheng Uei produrrà i cavi, gli speakers ed i controlli, mentre Hon Hai aggiungerà il plug e assemblerà gli auricolari. Si tratta di un accordo importante viste le quantità in gioco e che secondo BGR dovrebbe superare il valore di 300 milioni di dollari.
Non sono un esperto audiofilo, ma il passaggio manifatturiero dal Giappone a Taiwan mi "suona" tanto come un possibile ulteriore decadimento della qualità costruttiva.