Mentre ci godiamo i nostri iPhone 4 con bumper (recensione)… anzi no, senza bumper visto che questo pare che righi il metallo esterno, ma con un altro case per non risentire dei problemi legati all’ormai stracitato antennagate, ci dicono che dobbiamo anche fare attenzione alle particelle che si possono depositare tra la custodie ed il telefono per non intercorrere in rotture del vetro posteriore (qualcuno ha provato a creare un ulteriore “caso” chiamandolo glassgate). E da perfetti schiavi di questo fortunato mercato, siamo già a domandarci cosa porterà in seno il nuovo iPhone 5 (si coglie la sottile ironia?). Tra le varie teorie che circolano in rete, ho trovato interesante il discorso quasi certa introduzione della tecnologia Near Field Communication (NFC).

NFC_chart1Avrete sicuramente sentito parlare dei sistemi RFID, con i quali si può praticamente etichettare i prodotti (ma anche gli animali..) e poi usare un lettore per recuperare le informazioni correlate. Questo sistema permette di gestire le logistiche di magazzino in modo molto più funzionale rispetto il classico codice a barre, ma può essere usato anche per i passaporti, per l’antitaccheggio, per i pagamenti ed in tanti altri campi. La comunicazione tra il trasponder posizionato sull’oggetto ed il lettore, avviene senza contatto diretto, ma ad una distanza molto ridotta.

L’NFC può essere visto come una evoluzione dell’RFID, in cui l’avvicinamento di due chip crea al volo una microrete punto a punto in cui entrambi si possono scambiare dati in modo bidirezionale. Ciò consente un maggior campo di applicazioni possibili, ma rimane sempre nell’ambito delle comunicazioni che potremmo definire “di prossimità”, visto che i due dispositivi devono essere posti ad una distanza non superiore ai 10cm. Ed è proprio il fattore distanza a fornirci una veloce “catalogazione” delle differenti tecnologie Wireless (vedi immagine a lato). La velocità di comunicazione è bassa (424 kbit/s) ma per piccoli download/upload in prossimità di un hotel, di un museo o di un chiosco/bar e per i pagamenti dei mezzi, cinema, etc.. sarà una soluzione interessante. Ci dicono che i cellulari del futuro verranno usati molto più frequentemente per queste attività ed a guardare ciò che accade già ora in Cina sembra un’ipotesi non tanto campata in aria visto che da quelle parti è già realtà. Attualmente si può già usare anche un vecchio iPhone, ma solo con adattatori esterni (vedi immagine a destra).

in2payPer l’utente il problema è che le tecnologie senza fili iniziano ad essere veramente tante, forse troppe. Al punto che molto spesso si rinuncia a capirle fino in fondo. Ricordo che i primi tempi in cui si sentiva parlare di WiFi e Bluetooth negli smartphone, la gente non capiva bene la differenza tra i due visto che alla fine servivano per la comunicazione senza fili. Il tempo però è stato utile al fine di catalogare ognuna di esse in base alle esigenze che soddisfa. Per cui ai più non interessano le differenze tecnologiche tra l’uno e l’altro, ma semplicemente per cosa si usano. Il WiFi dell’iPod Touch (recensione) ti fa collegare alla rete e navigare, mentre con il bluetooth dell’iPhone 4 colleghi l’auricolare ed il vivavoce. Ovviamente è solo un esempio non esaustivo rispetto le reali possibilità dei due mezzi, ma ciò che volevo evidenziare è che ogni tecnologia futura, finché non troverà il proprio impiego specifico sarò difficilmente compresa. Lo stesso discorso è valso per il DLNA e varrà per l’NFC, che al momento può apparire ad alcuni come una inutile sovrapposizione rispetto a tecnologie esistenti (mi è stato chiesto ad esempio: perché non usare il WiFi o il Bluetooth per i micropagamenti?).

iphonewars

Passiamo ora a qualcosa di più frivolo. L’immagine che ho composto qui sopra è piuttosto bizzarra, ma a quanto pare non per Apple che ha depositato un brevetto per usare tutte le tecnologie incluse nell’iPhone (tra cui GPS, bussola e camera) per trasformarlo in un’arma laser da usare in giochi di guerra. In pratica una sorta di utilizzo della realtà aumentata applicata al gaming. Da non crederci, ma trattandosi di intrattenimento è probabile che questo, a differenza di tanti altri brevetti che cadono nel dimenticatoio, potrebbe essere veramente applicato.

1 - Cover - Apple inc patent - interactive gaming

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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