Dopo esserci occupati a più riprese di AirPlay, vorrei spendere due parole per un’altra importante funzionalità di iOS4.2(.1): AirPrint. Con l’aggiornamento di Snow Leopard 10.6.5, come senza dubbio già saprete, il supporto è stato “limitato” rispetto all’ultima beta prima del rilascio. Nella GM tutte le stampanti condivise sul Mac erano utilizzabili tramite AirPrint, ma nella versione definitiva si è fatto un passo indietro e ci si è limitati ad una ristrettissima rosa di stampanti compatibili:

stampanti compatibili con airprint

I più esperti però hanno identificato facilmente i file incriminati di questa “limitazione” ed hanno spiegato in rete come sovrascriverli a quelli definitivi per riavere la funzionalità completa di condivisione. Era un’operazione da compiere manualmente all’inizio, ma in pochi giorni è uscito poi AirPrint Hacktivator, che esegue il tutto con un clic. Pare funzionare normalmente, ma è ovvio che futuri aggiornamenti potrebbero ripristinare la situazione precedente, così come file di sistema “vecchi” potrebbero creare qualche problema di instabilità. Insomma, personalmente, ho preferito evitare questa procedura.

Ieri però un amico ha portato alla mia attenzione Printopia di Ecamm Network, dicendomene un gran bene. Apparentemente mi sembrava facesse la stessa cosa di Hacktivator e l’idea di spendere soldi per questo chiaramente non mi andava giù. Ma visto che c’era una trial completamente funzionante per alcuni giorni, ho voluto provarlo (ma vi anticipo che poi l’ho comprato).

Printopia installa un pannello di controllo aggiuntivo nelle preferenze di sistema. In questo vengono elencate tutte le periferiche di stampa del Mac più due opzioni: Send to Dropbox on Mac e Send to Mac.

airprint con tutte le stampanti

Ho provato a stampare dall’iPad una pagina web di Safari. Dopo aver selezionato stampa dall’apposito menu, si è aperta una tendina, che elenca tutte le stampanti abilitate tramite Printopia.

stampa airprint

Dopo aver provato la stampante fisica con successo, ho voluto tentare il “Send to Mac”. Ebbene con mia sorpresa è stato generato un pdf e dopo pochi istanti me lo sono trovato automaticamente aperto sullo schermo del Mac.

documento sullo schermo

E il pdf è stato localizzato in Documenti/Printopia/ con il nome della pagina. Inoltre funziona egregiamente l’automatismo che invia il documento sul proprio spazio DropBox (arriva sempre nel computer e poi è lui a sincronizzarlo online).

voto 3,5Conclusioni
AirPrint non funziona chiaramente solo su Safari, ma anche nelle altre applicazioni abilitate a sfruttarlo, come ad esempio NumbersPagesKeynote. Di tutto si può fare a meno e volendo si possono mandare i link manualmente e i file via email o tramite iTunes. Ma Printopia oltre alle stampanti condivise aggiunge anche il “send to mac” e “to dropbox”, risultando per alcuni (me compreso) di grande comodità.

Costi
$9,95 (circa 7,50€). Avrei sinceramente preferito che costasse ancora meno, soprattutto perché futuri aggiornamenti di Snow Leopard potrebbero riabilitare questa funzionalità nativamente. O meglio, solo la parte delle stampanti condivise perché le altre funzioni di invio veloce al Mac e a DropBox sono specifiche di Printopia. Per cui alla fine ho preferito prenderlo ugualmente così da non dover eseguire operazioni di modifica su file del sistema, da non dover aspettare SL 10.6.6 e poter sfruttare da subito AirPrint al completo più questi due bonus che trovo ancora più pratici della stampa diretta.

PRO
più AirPrint al completo, senza dover modificare file di sistema
più Funzioni aggiuntive Send to Mac e to DropBox utilissime
più Installazione e pannello di controllo semplici
più Funzionamento garantito anche con futuri aggiornamenti

CONTRO
Peccato dover pagare per una funzionalità che sarebbe potuto essere nativa

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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