WikiLeaks su iPhone ed iPad, finanziamento alternativo?

Chi più, chi meno, avrete sicuramente sentito qualcosa su WikiLeaks ed il suo fondatore, Assange. Non è questo sicuramente il luogo per fare opinione sull’argomento, ma ci sono degli sviluppi interessanti legati, seppur secondariamente, ad Apple.

Come sapete i più importanti istituti di credito (visa, mastercard, etc..) nonché i servizi di pagamento online (come paypal) hanno interrotto la possibilità di effettuare donazioni per WikiLeaks. Donazioni che allo stato attuale sembrano anche importanti per riuscire ad avere il sito online visto che è stato boicottato più volte a livello internazionale per poi risorgere su altri IP o domini.

Per come la vedo io dunque, l’attuale lancio dell’app per iPad e per iPhone WikiLeaks (1,59€) potrebbe essere vista proprio come una forma “alternativa” di finanziamento. Dalla pagina della descrizione però non sono riuscito a capire con esattezza se sia “ufficiale” o se si tratti invece della trovata di qualcuno che vuole sfruttare la notorietà del sito per fare un po’ di soldi, ma si legge che 1$ per ogni acquisto verrà dato in beneficenza per la libertà di internet:

Voi che ne pensate? Si tratta di una semplice app di qualcuno che ha trovato decisamente una buona idea per rendere visibili i contenuti anche in caso di irraggiungibilità del dominio, oppure di un modo “alternativo” di Assange per ricevere donazioni dagli utenti?

Dove andrà a finire insomma questo dollaro per mantenere libera l’informazione su internet? Perché se in qualche modo venisse collegato ad Assange non mi stupirei se i Governi si muovessero per bloccare i pagamenti di Apple per i proventi delle vendite in App Store.

I link:

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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