Sandy Bridge è (ufficialmente) nudo: conferme, smentite e novità per i Mac

E venne il giorno. A pochi giorni dalla presentazione ufficiale al CES, il 3 Gennaio Intel ha fatto finalmente cadere l’embargo sulla sua nuova piattaforma Sandy Bridge, di cui parlammo alcune settimane fa. Dopo tanti mesi passati a capire e apprendere le caratteristiche, certe o possibili, dei nuovi microprocessori appartenenti a questa famiglia.

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Per chi si era perso la puntata precedente, facciamo un breve riepilogo. I processori della famiglia Sandy Bridge sono costituiti da un processo produttivo a 32 nanometri, e partono da alcuni punti di forza della precedente famiglia: Turbo Boost e Hyper-Threading. Accanto ad essi, troviamo nuove tecnologie come le AVX, che portano notevoli miglioramenti prestazionali nelle applicazioni multimediali, come ad esempio gli encoder, o scientifiche che fanno un uso intensivo del processore. I processori Sandy Bridge conterranno al loro interno un processore grafico, declinato nelle versioni HD Graphics 2000 e 3000 (non 100 e 200 come si era precedentemente scritto), che si differenziano essenzialmente per le unità di esecuzione, maggiori nel secondo modello. Saranno supportate le DirectX 10.1, le OpenGL 2.1 e anche le OpenCL 1.1. Anche líHD Graphics sarà dotato del Turbo Mode. Per quanto riguarda le memorie, il controller integrato avrà il supporto alle DDR3-1600. I processori si declineranno inizialmente solo nelle versioni dual e quad core, sia per desktop che per portatili, lasciando le versioni a 6 e 8 core per i mesi successivi.

Fin qui ciò che si sapeva. Ora, con l’arrivo delle informazioni ufficiali, possiamo scoprire alcune novità, nonchè alcune delusioni relative ad aspettative disattese. Ma iniziamo dalle novità positive.

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Com’è possibile vedere dall’immagine, in totale vi saranno ben 29 nuovi processori, e 10 nuovi chipset. Si parte dai Core i3 dual core per arrivare fino ai Core i7 quad core. Ogni famiglia si distingue per caratteristiche diverse rispetto all’altra. Ad esempio, i Core i3 non hanno il Turbo Boost, mentre i Core i5 in versione quad core non presentano l’Hyper-Threading. Per tutti i dettagli sui modelli, rimando alla Photo Gallery di Engadget, foto dalla 26 alla 31. Vi saranno anche versioni Ultra Low Voltage, destinate a notebook a basso consumo, perlopiù concentrate nella gamma i5 e i7.

Tra i vari dettagli che però si ignorava ce ne sono quattro emersi solo ora. Eccoli qui:

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Andiamo un po’ più nel dettaglio:

  • Quick Sync Video: con questa novità, Intel promette di migliorare di molto le prestazioni della codifica video, 17 volte in più rispetto alle precedenti soluzioni. Considerato che l’H.264 sarà pienamente accelerato in hardware, è interessante proprio in accoppiata alle caratteristiche di Snow Leopard e Lion a riguardo
  • InTru 3D/Clear Video HD: queste tecnologie sono relative alla riproduzione di contenuti dal computer alla TV tramite il supporto HDMI 1.4. Si potranno riprodurre sia contenuti HD che 3D
  • WiDi 2.0: presente nella sua prima generazione nella precedente famiglia, questa tecnologia di streaming multimediale consente ora di trasmettere contenuti full HD agli appositi ricevitori compatibili collegati alla TV

Ora, veniamo alle novità negative. Anzi, la novità negativa: scordatevi l’USB 3.0. Ci abbiamo sperato fino all’ultimo, ma anche stavolta Intel ha deluso le aspettative. Anche questa generazione di chipset presenterà il caro vecchio USB 2.0. Per cui, armatevi di controller esterni.

È già tempo di primi benchmark, e Tom’s Hardware ha sfornato interessanti dati a riguardo. Per quanto riguarda le soluzioni grafiche, siamo sempre alle solite: ci si deve accontentare, non sono e non saranno mai ai livelli di schede grafiche discrete. Quick Sync però ha sorpreso tutti, mostrando dati veramente ottimi riguardo alle operazioni di codifica e decodifica, dando filo da torcere persino a tecnologie come CUDA di nVidia. Anandtech conferma questi risultati. Insomma, le integrate Intel HD Graphics 2000 e 3000 saranno sicuramente delle belle bestiole, a patto di non chiedere loro di giocare. Anche le prime prove riguardanti le AVX, condotte con Windows 7 Service Pack 1, che le supporterà, hanno mostrato risultati incoraggianti. Per quanto riguarda i consumi, i primi test hanno anche qui confermato una superiorità tecnica molto marcata rispetto a qualsiasi altra soluzione. Tuttavia, siamo solo alle prime prove e bisogna dare tempo a tutti i siti di rilasciare benchmark completi.

Ok, bello, bene, tutto nuovo, ma per i Mac?
Alla luce di tutte le novità, posso confermare un po’ le previsioni fatte a Novembre per la gamma media e alta dei MacBook Pro: i5 a 2,5 e 2,6 GHz per i modelli intermedi, un i7 da 2,2 o 2,3 GHz per il modello massimo. Il problema è la fascia bassa, quella dei 13″ e dei Mac Mini. Per ora c’è un solo Core i3, ed è da 2,1 GHz. Le soluzioni sono due: o ripiegheranno sui precedenti i3 Westmere per la fascia bassa, oppure bisognerà accontentarsi di qualche MHz in meno ma avendo Sandy Bridge. Sugli Air, invece, ci saranno probabilmente i5 e i7 di tipo ULV e LV. Possibili previsioni sono l’i5 da 1,4 GHz per l’11” e l’i7 da 2,1 GHz per il 13″. Per quanto riguarda la grafica, credo che i risultati dei benchmark, finora comunque positivi, potrebbero convincere Apple a lasciare definitivamente la grafica integrata nVidia per affidarsi a quella Intel. Andando invece sul versante desktop, la situazione per gli iMac è decisamente più chiara. Core i3 da 3,1 GHz per il modello base, da 3,3 GHz per il 21,5″ avanzato e per il 27″ base (niente opzioni stavolta, l’unico i5 dual core risulta inferiore agli i3, sebbene dotato di Turbo Boost), Core i5 quad core da 3,1 GHz per il 27″ massimo (come opzione l’i7 da 3,4 GHz). Per i Mac Pro, al momento non c’è molto riguardo agli Xeon. Considerato che però la gamma Sandy Bridge non sarà dotata di processori a 6 e 8 core inizialmente, confermo la mia previsione di uno speed bump.

Per concludere, l’USB 3.0? O Apple decide per un controller non-Intel, o tanti saluti. E temo che il pensiero talvolta un po’ troppo integralista di Jobs porterà alla seconda ipotesi.

Non c’è solo Sandy Bridge tra le novità emerse. Si parla pure di Radeon HD 6xxx, e addirittura già arrivano le prime voci sulle HD 7xxx. Ma questa è un’altra storia e un altro post.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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