I nuovi MacBook Pro in liquid metal nella nostra ricostruzione

Che sia la fine di febbraio o di aprile, l’aggiornamento della linea professione di portatili Apple è ormai dietro l’angolo. Superato il problema del bug sui chipset Sandy Bridge, che comunque interesserebbe solo le porte SATAII dopo la prima (probabilmente non presenti nel MacBook Pro), l’attesa è ormai agli sgoccioli. Su setteB.IT ieri hanno ben commentato un recente banner promozionale di Intel scoperto da 9to5mac, che mostra un portatile nero molto sottile con una interfaccia scura che ci ricorda qualcosa. Seppure non sia di un software che già conosciamo, ha infatti nell’area in alto a sinistra i classici bottoni rosso, giallo e verde.

MacBook Pro svelati da Intel

Potrebbe essere un semplice mockup fantasioso del grafico di turno, ma coinciderebbe anche con le varie indiscrezioni che ipotizzano una interfaccia dark per il nuovo OS X Lion. Qualcosa di molto simile all’attuale iPhoto ’11 in modalità full screen. E in quest’ottica sottolineerei anche che il nuovo menu del sito Apple sarebbe già “in tinta”:

menu

Sempre da setteB.IT ci ricordano anche che l’anno scorso fu proprio un banner di Intel ad anticipare i processori i5 che sarebbero poi finiti nel futuro upgrade del MacBook Pro. Giusto per sottolineare come in realtà non ci sarebbe nulla di troppo “strano” in una anticipazione giunta proprio per mezzo di un messaggio pubblicitario del colosso del silicio.

Se ricordate qualche tempo fa avevamo ipotizzato che l’utilizzo della lega Liquid Metal brunita, avrebbe potuto essere la causa di MacBook Pro più scuri degli attuali. Come nel caso dell’iPhone nano, ci siamo divertiti con l’illustratore Dario Crisafulli a recepire dall’immagine del banner qualche spunto per ipotizzare come realmente potrebbe apparire:

macbook-pro-saggiamente-liquidmetal

A parte il fatto che per me sarebbe di una bellezza imbarazzante (sempre che sia di metallo e non plastica), uno spessore così ridotto sembra scarsamente ipotizzabile. Confrontandolo rispetto al modello attuale si nota una riduzione di circa il 30%, rendendo l’inserimento di lettore ottico e hard disk un lavoro degno di Mission Impossible.

comparazione-spessore

Possibile che Apple segua per il MacBook Pro la strada del recente Air inserendo solo dischi SSD senza case e salutando definitivamente il DVD? Tra le due cose — entrambe azzardate — vedo più ipotizzabile la seconda. È ancora presto forse dire addio ai supporti ottici, ma non sarebbe la prima volta che da Cupertino arriva una decisione così secca. E se nel primo caso con l’abbandono del floppy si sono dimostrati in anticipo sui tempi, con i DVD conservo qualche dubbio che la scelta possa essere veramente valida. Personalmente ne farei volentieri a meno, ma non penso si possa dire altrettanto per il resto degli utenti, specie prosumer, dei portatili Apple.

Sul fronte memorizzazione sarebbe sicuramente possibile, anzi auspicabile, l’inserimento di piccoli SSD mSATA per sistema operativo ed applicazioni. Ma lo storage su MacBook Pro non può limitarsi a 128GB e neanche a 256GB. E per i 512GB SSD i costi sono ancora stellari. Ci vorrebbe quindi un secondo HDD tradizionale e a giudicare dallo spazio a disposizione in questo mockup, dovrebbe essere di taglio slim. Difficile, ma non impossibile.

Come sempre sottolineo che a noi non piacciono i rumor, ma di contro amiamo riflettere in modo organico su quello che questi prospettano. E quale miglior modo per ragionare sul futuro MacBook Pro se non vederlo?

Grazie come sempre a Dario per il supporto grafico.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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