appleevent_march2_arsSapete che ogni tanto scrivo dei post inutili. Ebbene, questo ne sarà un esempio. Come voi penso, mi interrogo, alle volte senza frutti altre produttivamente. Le argomentazioni possono essere supposte o reali, ma in tutti i casi la mente non si può spegnere, così come le idee che essa partorisce.

Oggi si parla di computer e tavolette, visti i rumor sempre più consistenti sui nuovi MacBook Pro (domani al 95%) e l’evento fissato il prossimo 2 marzo per la presentazione dell’iPad 2, era decisamente inevitabile.

Quello che si sa veramente dei nuovi portatili professionali Apple è troppo poco ad essere onesti. Ma tanto basta per capire che ciò che ci attende è un passo evolutivo importante in quanto ad architettura (ormai necessario), mantenendo connotati ed imprinting degli attuali modelli. Stranamente però, le immagini ed i dettagli che circolano sono relativi solo al 13″. Fughe calcolate? Mi fermo volutamente in questo preciso punto con le ipotesi, le statistiche sulla soluzione grafica integrata, le lamentele per la risoluzione dello schermo e le altre cose fin qui dette. Ne riparliamo domani a bocce ferme e con i dati reali.

Dopo qualche tempo sviluppiamo tutti un rapporto di amore/odio verso la filiera rumor->ancora rumor->sempre più rumor->delusione o apprezzamento finale che caratterizza il lancio di ogni prodotto Apple. E in moltissimi casi noi scalzacani dei blog, così come i veri giornalisti delle testate serie, scriviamo fiumi di dati, considerazioni, supposizioni, ipotesi, dicendo tutto e il contrario di tutto. Evitiamo di usare come esempio le schifezze (scritte e viste) sulla salute del CEO, tanto basta guardare a quanto accaduto per l’iPad 2: da rimandato a data da destinarsi a presentato tra un settimana in un batter d’occhio.

La passione per il domani però, la tengo comunque ben salda. Ed è quella che in fondo ci accomuna. Non voglio, ma soprattutto non riuscirei, ad essere impassibile rispetto a tanti e tali eventi che stanno modificando il nostro modo di lavorare così come la vita; nella sua accezione digitale s’intende. E se gli occhi del mondo sono puntati su Apple un motivo ci sarà pure. Sapete bene che non lesino né lodi, né critiche, così come mi è capitato (e capiterà) di cambiare opinione. Ma su una cosa non ho alcun dubbio: aziende così, devono tutto a noi. Alla fine di ogni volo pindarico intrapreso da un produttore visionario, può trovarsi una bella caduta senza rete se il consumatore non apprezza o capisce. Ho una sincera disapprovazione rispetto al termine “fanboy” e a chi lo usa, spesso a sproposito pensando che abbia qualcosa a che fare con Apple. E ad essere sinceri vedo persone che comprano ed usano dispositivi elettronici senza sapere nulla di come sono fatti e di quali siano le loro reali potenzialità, da molto tempo prima di conoscere l’azienda di Woz e Jobs. E chi pensa che questo sia un male a prescindere, evidentemente non ha capito l’unico valore aggiunto della tecnologia per l’individuo e la società. Fare di più con meno ha senso, ma solo se lo si fa semplicemente.

Personalmente compro, uso ed apprezzo i Mac per due semplici ragioni, espresse in un preciso ordine:

  • il semplice, elegante, funzionale e produttivo OS X
  • la ricerca della perfezione in ogni singolo dettaglio estetico e funzionale

Qualora non dovessi più riscontrare uno o entrambi, non mi farei tanti scrupoli a guardare altrove. L’ho già detto altre volte. Ma vi prego di notare che nell’elenco non c’è scritto potenza, nè tantomeno economicità. E inutile che discutiamo sull’argomento, quando un computer Apple avrà lo stesso hardware di un Acer e costerà lo stesso prezzo, vorrà solo dire che sarà di plastica, scomodo, brutto e senz’anima. E non si offendano i più religiosi per l’uso azzardato del termine in relazione al metallo di una fredda macchina. Ciò serva anzi a ricordare che abbiamo un cuore ed una mente e finché eserciteremo la nostra capacità di giudizio, saremo noi ad avere il coltello dalla parte del manico e non ad essere le impotenti vittime di questa o quell’altra azienda.

Apple prosegue per la sua strada e sta facendo grandi cose. I tifosi stiano zitti per una volta, perché di sentire sciocchezze idolatre non se ne può più, nè da una parte nè dall’altra. Domani presenteranno questi nuovi portatili per i professionisti e giorno 2 vedremo il nuovo iPad. Due momenti importanti, che riserveranno sicuramente qualche altra novità che oggi non immaginiamo. È stato sempre così.

Se ci pensate investiamo tempo, desideri e persino sogni su delle macchine. Personalmente speravo di avere dei MacBook Pro scuri, sottili, con schermo opaco ad alta risoluzione ed SSD performanti. Probabilmente però, domani vedrò qualcosa di diverso. Ci penserò un po’, intavoleremo un piccolo dibattito su queste pagine, qualcuno sarà scontento, qualcun’altro comprerà immediatamente il nuovo computer, altri si chiederanno perché tutta questa fanfara esistenziale per un nuovo processore ed una strana porta con il nome di un fumetto della Marvel. E sapete che vi dico, per una volta vorrei essere proprio uno di questi ultimi.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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