OS X migliora in modo considerevole di versione in versione, eppure ogni tanto qualcosa viene inspiegabilmente tralasciata. Un caso emblematico, anche se non legato esclusivamente all’OS, è stato quello di QuickTime. La versione 7 presente in Leopard aveva una variante Pro con numerose funzioni di modifica dei video. Tra le altre cose permetteva di effettuare dei veloci taglia e cuci, ricodifiche del video, esportazione, etc. Con la presentazione di Snow Leopard è stata poi introdotta una “rivoluzionaria” versione X in sostituzione della precedente. Questa si presenta con una interfaccia grafica minimale in nero lucido, che scompare totalmente mentre si guarda il filmato. Ha poi ricevuto l’importante possibilità di registrare lo schermo del Mac, ma non ha più una variante Pro e non consente quindi di effettuare tutte le operazioni di elaborazione sui file di QuickTime 7 Pro (30€).

Qcuiktime 7-x

Le versioni possono comunque coesistere e molti effettivamente, me compreso, le usano entrambe. Un’altra strana caratteristica di QuickTime X è quella di non avere un pannello di preferenze. Le uniche opzioni disponibili sono quelle presenti nell’interfaccia e nei menu. Ciò non significa però che le preferenze non vi siano, semplicemente non sono visualizzate e modificabili.

Come sempre però, c’è chi si mette a spulciare nei file di configurazione .plist e scopre come sfruttare le chiavi per personalizzare l’applicazione. Se usate il pannello di preferenze free Secrets troverete in effetti una intera sezione dedicata al player QuickTime X con 8 opzioni:

quicktime x opzioni

Nulla di trascendentale per la verità, la vera domanda è quando Apple realizzerà un QuickTime X Pro e ritornerà a fornire a noi utenti uno strumento flessibile, pratico e funzionale come lo è stato il 7 Pro.

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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