Con l’avvento dell’iPad 2 (il termine è volutamente ironico/messianico), si rinnova una questione che da ormai un anno è sulla cresta dell’onda: serve davvero il Tablet? Io appoggio, semmai ce ne fosse bisogno, il diritto di ognuno di noi a dire: non mi serve, non mi interessa, non mi piace. Molto meno capisco e apprezzo chi lo ha bollato fin da principio come un semplice fenomeno commerciale; una prova delle indiscusse capacità di marketing di un’azienda.
Difficilmente si può valutare un prodotto senza prendere in considerazione il successo sull’utenza ed il suo fatturato, ma la cifra dell’iPad è a mio avviso ben più alta. Jobs ieri ha proposto la sua visione parlando di era Post-PC. Per quanto mi riguarda la scelta dei termini non è proprio centrata visto che i tablet li vedo al contrario proprio come l’estremizzazione Personal del concetto di Computer. Ma quello che voleva intendere mi è arrivato comunque e trovo veramente difficile sollevare obiezioni valide.
Nella mia prospettiva, giusta o sbagliata che sia, vedo chiunque metta il bollino di giocattolo sull’iPad alla stregua di chi vedendo i primi PC asseriva con certezza assoluta che nelle case non sarebbero mai serviti a nessuno. Volendo estremizzare al fine dichiarato di strappare un magro sorriso, sono le stesse persone che:
- La terra è rotonda? Ma smettila, se fosse così quelli dall’altra parte cadrebbero!
- Il sole è fermo e siamo noi che giriamo? Inventane una migliore, si vede che cammina..
- Un computer in ogni casa? Ma non dire idiozie, a nessuno serve un calcolatore…
- Tablet cosa? Ma che ci fai con quei giocattoli, servono solo a buttare soldi!
Al momento il sistema-digitale verso cui si muove Apple, sembra suggerire una casa/ufficio con un unico computer centrale e poi Apple TV, iPhone ed iPad per la fruizione dei contenuti wireless, per merito ovviamente di Airport Extreme/Express. C’è ancora molta di strada da fare per svincolare definitivamente l’iPad dal ruolo di iPhone gigante. E forse non tutta verrà, volutamente, compiuta. Chi vorrebbe comprare un tablet ed usarlo come unico strumento, deve (e probabilmente dovrà) continuare a rivolgersi alla sbiadita concorrenza. Che proprio perché arranca evidentemente in questo settore, prova a proporre delle soluzioni più aperte al fine di catturare i favori del pubblico.
C’è ampio margine di miglioramento per l’iPad e sappiamo bene che, a spizzichi a bocconi, ogni anno lo vedremo crescere. Non tanto in gigahertz e gigabyte, ma in funzioni e possibilità per l’utente. È questa la strada giusta e tra qualche anno tutti quelli che “l’iPad non mi serve” scommetto ne avranno uno sulla scrivania.