Recensione: LaCie Rugged All-Terrain 1TB, un fuori strada tra gli hard disk

Come già anticipato in occasione del test dell’ottimo Verbatim Store’n’Go per Mac, eccoci a provare un altro hard disk esterno con connessione Firewire 800. In prospettiva Thunderbolt questa porta potrebbe sembrare superata, ma credo che prima di avere dischi casalinghi economici che la supportano passerà del tempo.

LaCie ha da lungo tempo la sua linea Rugged, disegnata da Neil Poulton, ma non l’avevo mai presa in considerazione. Ammetto però che il motivo era per lo più legato all’estetica, visto che quel gommone arancione tutto intorno non incontra i miei canoni di gusto estetico.

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Ma è un disco da lavoro, mi sono detto, è visto che contino a leggere pareri molto positivi sulla qualità, robustezza e stabilità di questo LaCie, mi sono deciso a prenderlo. Inoltre mi serviva necessariamente da 1TB per tenere sempre dietro tutti i miei progetti di iMovie (aspetto di passare a Final Cut con il suo prossimo aggiornamento) e il bellissimo Verbatim testato di recente arriva solo a 500GB.

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La variante All-Terrain ha tripla interfaccia: USB 2.0, Firewire 400 ed 800, con tutti i relativi cavi in dotazione. C’è anche l’alimentazione supplementare, necessaria solo nel caso in cui si debba usare su una vecchia USB1.1. Collegato al Mac appare il LaCie Setup Assistant, che richiede Rosetta per funzionare perché il codice è scritto per PowerPC (ricordo che su Lion Rosetta verrà eliminato definitivamente).

Non mi sono dilungato troppo nello scoprire se LaCie avesse o meno pubblicato sul sito sito una versione aggiornata dell’utility, questo perché per quanto mi riguarda un disco esterno deve essere semplice e diretto. In effetti ho preso una decisione drastica che probabilmente a qualcuno non piacerà, ma ho deciso di rifiutare al 100% tutte le proposte software di configurazione e backup di LaCie e di eliminare anche il partizionamento di default:

lacie-partizioni

Sul volume ho creato una sola partizione da 1TB formattata in Mac OS esteso (journaled) e basta. I test di velocità via Firewire 800 sono stati eccellenti, è risultato il più veloce tra tutti i dischi simili che ho provato negli ultimi anni:

lacie-speed

voto 4

Conclusioni
Un disco robusto, veloce e adatto ad ogni circostanza. LaCie con il Rugged All-Terrain ha creato il fuori strada tra gli hard disk, un prodotto che, specie nella versione da 1TB, si propone come instancabile compagno di lavoro. Non è un disco da “riposo”, per quello continuo a preferire i classici USB, ma con la velocità della Firewire 800 e la capienza a disposizione, è in grado di gestire anche attività pesanti. Certo in futuro con Thunderbolt le cose cambieranno, ma quando e a che costi è ancora tutto da vedere. Per il momento ho trovato veramente ottima la soluzione proposta da LaCie, seppure l’ingombro del disco lo renda meno pratico di un comune 2,5″.

Costi
Per l’acquisto mi sono affidato ad ApmShop che lo propone a 163€. Per questa specifica variante mi sembra sia il prezzo più basso tra i siti affidabili e veloci. Non è un prodotto economico che consiglierei a tutti, ma se dovete lavorare con molti dati in mobilità è una delle migliori soluzioni viste. Visto che come linea preferisco il Verbatim Store’n’Go da 500GB ero tentato di prendere due di quelli spendendo più o meno la stessa cifra, ma non è la stessa in termini di praticità d’uso e ingombro. Segnalo che esiste anche una variante da 500GB a 7200rpm (questo è a 5400rpm essendo da 1TB) per chi volesse velocità ancora superiori.

PRO
Struttura veramente molto robusta, una sicurezza per i nostri dati (può cadere da oltre 2 metri)
Disco adatto ad ogni tipo di computer e collegamento
Ottima velocità anche nei lunghi cicli di scrittura dei test
Costo/gb tutto sommato conveniente in virtù della versatilità offerta

CONTRO
Il software in dotazione richiede Rosetta

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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