Le EVIL (Electronic Viewfinder Interchangeable Lens) non sono più una novità. Hanno iniziato rosicchiando un po’ di mercato tra reflex/bridge/compatte ed hanno continuato a crescere anno su anno, al punto che si sono guadagnate un futuro certo nella fotografia digitale, presente e futura. Ogni produttore ha la sua interpretazione, ma i principi di fondo sono gli stessi, così come l’obiettivo da conquistare: una fantastica terra di mezzo che coniughi, con il minor sacrificio possibile, i risultati della fotografia reflex pura (che ormai così pura non è) alle dimensioni, semplicità e praticità di una compatta. E la sfida sta interessando sempre di più anche nomi storici del settore, visto che è ormai prossimo alla certezza il lancio di una EVIL Nikon, entro al massimo la fine di agosto (forse anche prima).

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A distanza di 10 mesi dalla presentazione, la Sony NEX-5 non può più considerarsi una vera novità, tant’è vero che nei prossimi mesi potrebbe arrivare un nuovo modello. Tuttavia questa ha ottenuto giudizi estremamente positivi sia della critica che dei consumatori. Vediamo di capire il motivo di questo successo.

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Corpo ed ergonomia
Relativamente alle dimensioni di EVIL e bridge, avrete sentito dire almeno una volta la frase “a questo punto, prendi una reflex”. In alcuni casi è capitato anche a me di concludere in questo modo, ma non per la NEX-5. In particolare con l’obiettivo pancake da 16mm con cui l’ho testata, l’intera macchina è spessa meno del solo corpo della Nikon D90/D7000 ed alta circa 2/3. In soldoni, entra nelle tasche di quasi tutti i cappotti; e questo sì che fa la differenza. Inoltre il corpo in lega (che la distingue dalla NEX-3) le conferisce una solidità ed un prestigio degno di nota, mentre il profilo accentuato del grip, garantisce una presa veramente stabile e piacevole. Specie considerando le dimensioni (110 x 59 x 38) in un peso di 229gr (senza obiettivo).

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Caratteristiche tecniche principali
Il sensore APS-C è un CMOS capace di 14,2 Megapixel, memorizzabili in formato JPEG + RAW. Mentre per i filmati raggiunge il FullHD in formato AVCHD a 1920 x 1080i 60/50fps, oppure in MP4 a 1440 x 1080p 30/25fps. La sensibilità ISO si estende da 200 a 12800 ISO e per merito del grande sensore i risultati sono veramente di buon livello. L’innesto per le ottiche E-mount è tutto nuovo, ma la presenza dell’adattatore LA-EA1 (220€) garantisce compatibilità con tutti gli obiettivi della serie Alpha. Un grande vantaggio per chi possieda altre reflex della casa, ma anche una possibilità di accedere ad ottiche più professionali. Non possedendo lo specchio il sensore è particolarmente esposto durante il cambio lenti, ma è presente il sistema di riduzione della polvere, attivabile dal menu. Il moltiplicatore per calcolare le focali equivalenti nel formato 35mm è 1,5x.

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Display
Le NEX-3 e 5 rinunciano totalmente al mirino elettronico. In una EVIL non ha la stessa efficienza di quello di una reflex essendo in realtà un secondo piccolo display, ma di norma è considerato utile in caso di intensa luce ambientale, nonché per mantenere la classica “postura” da fotografo. Tutta l’attenzione è quindi sul display, che si dimostra all’altezza delle aspettative. Non solo è ampio (3″) e ben definito (920.000 pixel), ma possiede un sensore di luminosità per adattarsi alle differenti condizioni ambientali ed uno snodo posteriore che permette di ruotarlo di 90° verso l’alto e di circa 30° in basso. Non mento quanto dico che non c’è stata una singola situazione di ripresa in cui abbia dimostrato qualche limite.

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Flash
Come per il mirino elettronico, anche il Flash rientra nei tagli effettuati da Sony sul corpo della NEX-5. Ma pur non essendo integrato viene fornito in dotazione e si collega nella parte superiore grazie ad un meccanismo a vite. Il montaggio non è istantaneo e devo dire che il sistema di bloccaggio non brilla per eleganza, ma risulta tutto sommato funzionale allo scopo. Anche con il flash la macchina rimane veramente compatta e per attivarlo è sufficiente sollevarlo. Essendo un accessorio incluso ma dall’installazione opzionale, si sarebbe potuto forse lavorare un po’ meglio su questo aspetto. Il numero guida di 7 è nella media, buono per una compatta e basso rispetto ad una reflex, tuttavia con una testa direzionabile avrebbe acquisito una marcia in più.

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Impostazioni e controllo
A dispetto di altre EVIL, la NEX-5 non tenta di imitare una reflex riempiendo il suo piccolo corpo di pulsanti e ghiere. Ad un primo sguardo il fotografo esperto potrebbe rimanere deluso sotto questo aspetto, accomunandola ad una qualsiasi compatta automatica. Dopo neanche un paio di minuti di utilizzo si nota però il grande lavoro fatto da Sony, che con pochissimi pulsanti ed una sola ghiera rotante (che racchiude anche un pad direzionale) è riuscita a rendere facilmente raggiungibili tutti i controlli essenziali.

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Sopra troviamo il classico pulsante di scatto a doppia corsa in posizione avanzata, un ampio selettore per accendere e spegnere la fotocamera, il tasto per passare alla modalità di riproduzione ed uno dedicato alla modalità video, sempre attiva e raggiungibile da qualsiasi modalità di scatto.

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Sul dorso il tasto centrale al centro della ghiera attiva la selezione del modo ripresa, potendo scegliere tra PASM, scene, panorama (prova in fondo alla recensione), anti-mosso ed un modo automatico intelligente (iA). In verità dal menu il suo comportamento è modificabile ed è possibile attribuirgli fino a tre funzioni personalizzate, attivabili con la successiva pressione dei tasti direzionali. Ruotando la ghiera si modificano i parametri attivi (ad esempio l’apertura in A) e cliccando in una delle quattro direzioni si accede alla modifica di ulteriori impostazioni come la compensazione dell’esposizione, gestione flash o scatto (singolo, continuo, autoscatto, etc..). Sempre sul fianco destro del display, sopra e sotto la ghiera, si trovano due tasti multifunzione. Il primo è di norma legato ai menu (ingresso, uscita, indietro), mentre il secondo varia differenti impostazioni a seconda della modalità di scatto e di quanto definito dallo stesso utente tramite le opzioni. Nei modi PASM io gli ho attribuito la modifica ISO e risulta molto comodo, ma se si imposta l’AF di tipo “spot flessibile” il comportamento viene modificato automaticamente per attivare lo spostamento dell’area di messa a fuoco.

Nei menu non ci sono troppe funzioni complicate e sembrano studiati per risultare di facile comprensione. Tuttavia la suddivisione in gruppi non è immediatamente chiara: trovando fotocamera ed impostazioni, dove cercheresti l’impostazione AF? Comunque le macro voci sono solo 6, quindi dopo qualche minuto di utilizzo si familiarizza senza troppe difficoltà. E muoversi con la ghiera è un vero piacere.

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AF / Metering / Drive
Senza specchio la luce arriva diretta sul sensore, per cui la misurazione AF avviene per contrasto, con il metodo che solitamente si definisce passivo. Rispetto alla messa a fuoco con rilevamento di fase delle reflex, incontra maggiori difficoltà in ambienti molto bui e di norma è anche nettamente più lenta. La NEX-5 invece fa un ottimo lavoro in questo senso con un AF veramente molto veloce, specie se confrontato con quello in Live View di Canon e Nikon. Le modalità sono 3: multipla (che lavora su 25 aree sull’immagine), centro e spot flessibile (modificabile dal fotografo). Veramente eccellente la possibilità di impostare il fuoco non solo su manuale o automatico, ma anche su un modo semi-automatico con correzione manuale. In pratica subito dopo la messa a fuoco, tenendo premuto a metà corsa il pulsante di scatto, si può intervenire manualmente ruotando la ghiera sull’obiettivo e sul display appare un ingrandimento che rende l’operazione facile e molto precisa.

L’esposizione viene calcolata analizzando 25 segmenti sull’immagine e il risultato è mediamente soddisfacente, con tendenza a sovraesporre in situazioni di contrasto elevato tra luci ed ombre. Ho apprezzato il lavoro sul bilanciamento automatico del bianco, sufficientemente realistico anche in presenza di lampade ad incandescenza. I 7fps dichiarati da Sony con scatto continuo si ottengono solo in JPG e con una particolare modalità in cui esposizione e fuoco vengono calcolate esclusivamente nel primo scatto. Utilizzando anche i RAW e con lo scatto continuo normale, ci si attesta intorno a 2/3fps.

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Qualità d’immagine
In fondo troverete delle fotografie per valutare voi stessi la resa, anche ad alti ISO. Ma in estrema sintesi il sensore APS-C c’è e si vede. Le seguenti immagini sono state scattate in RAW con impostazioni della camera e di sviluppo standard. A destra quattro crop di particolari al 100%. Cliccando sulle varie sensibilità si può vedere il risultato a video in formato PNG lossless, cliccando sulla foto attiva si può scaricare il JPG (salvato alla massima qualità).

200 ISO400 ISO800 ISO1600 ISO3200 ISO6400 ISO12800 ISO

ISO200

Batteria, memoria, collegamenti
La NEX-5 supporta SD/SDHC/SDXC nonché le Memory Stick Pro DUO, sfruttando il medesimo comparto nell’area batteria. L’autonomia è di circa 300 scatti, forse anche qualcosa in più. La capienza di 1080mAh è ottima per una macchina così piccola, ma l’utilizzo intensivo del display comporta consumi elevati. Nell’area sinistra si trovano le uscite USB e HDMI, anche se per quest’ultimo non si trova il cavo in dotazione. Nella scheda tecnica della camera sul sito Sony, si trova uno spazio dedicato ai tanti accessori disponibili, tra cui microfono esterno, mirino, filtri, custodie, adattatori e obiettivi.

voto 4Conclusioni
Quando l’argomento è la qualità siamo un po’ tutti restii ad accettare compromessi, ma in fondo ogni scelta è operata in base a questi. E se il tentativo di “ponte” tra i due mondi concretizzatosi nelle bridge non ha per nulla soddisfatto il palato degli amatori per via del piccolo sensore e della scarsa qualità fotografica, le EVIL come questa ci stanno riuscendo. Sony con la NEX-5 propone una ricetta originale eliminando il superfluo e concentrandosi in modo ottimale sull’essenziale. Il corpo pur avendo dimensioni ridottissime è molto comodo e costruito in robusto metallo assemblato a regola d’arte. I pulsanti fisici sono pochi, semplici ed accessibili. Ed anche se la modifica di alcuni parametri come il modo AF richiede l’accesso al menu, non la reputo una grave mancanza, ma piuttosto una scelta coerente. Non è una fotocamera per il professionista che ad ogni scatto corregge tutto, dal bilanciamento del bianco al fuoco. Tuttavia oltre a lavorare egregiamente in automatico, ci sono tutti i comandi di rapido accesso per controllare lo scatto in modo suficientemente personalizzabile nei modi PASM, modificando ISO, tempo, diaframma, compensazione e comportamento del flash, senza dover accedere al menu. Un ruolo determinante nel miglioramento dell’usabilità lo gioca la ghiera rotante sul dorso, che ricorda quella delle Canon di alta fascia. La scelta del kit con l’obiettivo pancake da 16mm f/2.8 (corrisponde ad un 24mm) è ardua e probabilmente non adatta per iniziare. La resa non è affatto male e risulta anche più usabile del previsto per via di una distanza di messa a fuoco minima molto ridotta di circa 20cm, ma penso sarebbe stato più usabile un 35mn come ottica standard su APS-C. Almeno in linea generale, poi la fotografia in quanto arte è così soggettiva che è impossibile definire meglio o peggio in senso assoluto. Sicuramente più flessibile il kit con il 18-55 stabilizzato, mentre il 18-200 mi sembra eccessivo per il corpo.

Costi
Il kit con 18-55 f/3.5-5.6 costa circa 550€, mentre con 50€ in più si può avere in kit con il pancake 16-50mm (più compatto ma meno performante). Una Nikon D3200 (recensione) con un obiettivo equivalente costa più o meno la stessa cifra. In termini di puramente fotografici forse le reflex continuano ad avere un costo più abordabile, ma questa NEX-5 convince per costruzione, semplicità e dimensioni. Come seconda macchina da viaggio o come “tascabile” con obiettivo pancake è saldamente in cima alle mie preferenze.

PRO
ico.piu.png Ottimo corpo in lega, robusto, compatto e con buona impugnatura
ico.piu.png Sensore APS-C in dimensioni minime
ico.piu.png Display grande e luminoso, inclinabile e con sensore di luce ambientale
ico.piu.png Buona la resa ad alti ISO
ico.piu.png Controlli semplici, ma tutte le funzioni più importanti si trovano facilmente
ico.piu.png Con l’adattatore opzionale si possono utilizzare tutte le ottiche della serie alpha

CONTRO
Pro La soluzione del flash esterno è interessante, ma il meccanismo a vite un po’ povero
Pro Si sente la mancanza di un obiettivo pancake da 35mm

DA CONSIDERARE
Pro Se la portabilità non è una priorità, una reflex può essere più conveniente

Di seguito qualche immagine catturata con l’ottica 16mm f/2.8 del kit provato. Durante tutto il periodo del test il tempo è stato particolarmente avverso, per cui le immagini proposte sono scatti di fortuna che non rendono giustizia alla NEX-5. La scelta di non includere paesaggi è voluta, ho preferito mostrare la resa di questo grandangolo in ambiti differenti nel quotidiano.

angelo Angelo (ISO 200 – f/2.8)
angolo Angolo Sfocato (ISO 200 – f/2.8)
castello Castello Ponte Levatoio (ISO200 – f/7.1)
castello Castello Cielo (ISO200 – f/7.1)
macro Light (ISO 200 – f/2.8)
macro Macro (ISO 500 – f/2.8)
spazzatura Spazzatura (ISO 200 – f/2.8)
texture Texture (ISO 200 – f/4)
white balance Test Bilanciamento Bianco (ISO 800 – f/2.8)
leone Leone (ISO1600 – f/2.8)

Infine una prova con la modalità panorama. Per funzionare bene richiede una scheda di memoria sufficientemente veloce, altrimenti il buffer si riempie e si interrompe prima di concludere. Si deve tenere premuto il pulsante di scatto e girare verso destra mentre la camera cattura differenti fotogrammi in sequenza. In pochissimi istanti si vede il risultato a video, ma il file è un JPG di dimensioni piuttosto piccole:

panorama_mall

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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