SaggeLettere: la mia esperienza aziendale con Amazon.it

Dopo lungo tempo mi ritrovo a riprendere il filone delle SaggeLettere con una email inviatami ieri da un utente. Di recente abbiamo parlato di Amazon ed ho spiegato che ho qualche titubanza per l’acquisto aziendale perché non ho ben capito come si svolge l’operazione. Davide, che ha già avuto esperienza in tal senso, ha pensato dunque di spiegarci la sua esperienza in modo tale da chiarire come si svolge il tutto. Vi lascio dunque alle sue parole.

amazon

Ciao Maurizio, è da un po’ che non ci sentiamo ma seguo sempre con molto interesse il tuo blog! Tempo fa avevo letto un tuo articolo in cui facevi delle considerazioni su amazon.it e sul fatto che eri restio ad acquistare come azienda in quanto vi sono procedure particolari da seguire. Volevo segnalarti che la mia azienda aquista regolarmente da amazon, l’unica cosa che bisogna fare è inviare al primo acquisto una copia della visura camerale o un certificato di attribuzione della partita IVA. Una volta inviati questi dati effettuano il rimborso IVA (in quanto è un acquisto intracomunitario) ed inviano fattura all’indirizzo specificato.

Per maggiori informazioni ti allego il testo di una mail inviatami dal loro servizio clienti in cui è spiegato tutto:

Le chiediamo di inviare le seguenti informazioni e gli allegati richiesti all’indirizzo e-mail
[email protected], al fine di rilasciare la fattura:

  • Nome e indirizzo associati alla modalità di pagamento
  • Numero di partita IVA e relativo certificato di attribuzione della partita IVA o visura camerale in formato PDF
  • Numero dell’ordine

Poichè i beni sono venduti da Amazon EU Sarl, soggetto passivo IVA in Lussemburgo, e vengono spediti in Italia da altro Stato Membro dell’Unione Europea, i suoi acquisti si qualificano come acquisti intracomunitari, di conseguenza, la fattura emessa in questo caso è da intendersi non imponibile IVA. Per questo motivo richiediamo il certificato di attribuzione della partita IVA o la visura camerale aggiornati: Amazon deve controllare che i dati della partita IVA corrispondano a quelli dichiarati. Questo certificato le verrà richiesto solo la prima volta che richiede una fattura ad Amazon.it. Una volta salvato nel nostro database, infatti, non sarà più necessario inviarlo nuovamente.

Le ricordiamo che, nell’intestazione della fattura, appariranno il nome e l’indirizzo associato alla modalità di pagamento e che questi dovranno corrispondere ai dati che appaiono sul certificato di attribuzione di partita IVA da lei fornito. Non ci sarà possibile inviare fatture intestate a nomi o indirizzi diversi da quelli indicati nel suo ordine. Si tratta di una procedura di sicurezza e, per questo, contiamo sulla sua comprensione.

Infine, le facciamo presente che la fattura dovrà essere richiesta e sarà rilasciata solo ad avvenuta consegna dell’ordine. Questo significa che, se il suo ordine si compone di più spedizioni, la fattura potrà essere richiesta solo quando anche l’ultima spedizione sarà consegnata.

A presto su Amazon.it.

Sperando di esserti stato utile ti porgo i miei saluti e i mei più sentiti complimenti per il grande blog che stai portando avanti!
A presto.
Davide

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.