Dati al sicuro col backup “off-site” di Backblaze

Maurizio ha parlato spesso di backup, strumenti per realizzarli e le migliori strategie per essere sicuri di non perdere i dati più importanti. Scrive:

Si dice che esistano due approcci al backup, quello di chi lo esegue regolarmente e quello di chi non ha mai perso un dato. Per ‘funzionare’ l’esempio estremizza i due comportamenti, ma esiste un importante fondo di verità rispetto al fatto che le persone più sensibili ed attente nel backup, sono proprio quelle che hanno perso documenti importanti almeno una volta nella loro vita. Ecco perché la direzione presa da Apple con Time Machine è stata quella giusta: fornire un metodo di backup così semplice che anche i più pigri possono giovarne.

Credo che tutti voi sappiate quanto possa essere importante avere una copia di backup del proprio computer principale. Non per tutti, però, è così. C’è una grossa fetta di popolazione, però, che si ritroverà tra una ventina d’anni a guardare/sfogliare vecchie foto (ma non solo) e accorgersi di avere perso tutti i ricordi compresi nelle due decadi dal 1990 al 2010, solo perché non aveva preso provvedimenti per salvaguardarli.

C’è una sorta di test atto a verificare l’effettività dei propri backup: immaginate che il vostro computer esploda o si incendi, diventando polvere. Aggiungiamoci un’altra condizione: anche la vostra casa intera è coinvolta nell’incendio. Vi ritrovate, quindi, con un cumulo di macerie. La domanda è: potete recuperare i vostri dati? E quanto tempo vi ci vuole?

Purtroppo avere una copia di backup “on-site” (in sito, locale) è una buona misura di protezione, ma non è condizione sufficiente per potersi considerare sicuri al cento per cento. È di fondamentale importanza avere un’ulteriore copia dei dati “off-site” (non in sito, lontano da casa vostra). Come fare?

Ci sono varie soluzioni, tra cui le due più usate:

  1. Ogni tot settimane/mesi eseguire una clonazione dei dati su un disco fisso e consegnarlo ad un amico che la tenga custodita.
  2. Avere installato un’applicazione che invii i dati ad una azienda (che sostituisce l’amico dell’esempio precedente).

Vi parlerò della seconda e, in particolare, di Backblaze.

Backblaze Intro

Esistono una miriade di software per eseguire backup online, tutti sicuri e affidabili: CrashPlan, DropBox, Mozy; tratterò però di Backblaze perché lo uso da più di un anno e posso garantirvi della sua efficenza e sicurezza.

In un vecchio articolo scrissi a riguardo:

Backblaze è un programma che gira in background, ovvero che fa le sue cose in silenzio senza dare noia mentre te fai le tue, e ti salva ogni cambiamento che fai ai tuoi file in un computer della società che lo gestisce. L’unica cosa che devi fare è avviarlo la prima volta, dirgli di stare “acceso” sempre e di non usare troppa connessione, così non ti rallenta l’accesso a internet. Sono quattro mesi che ce l’ho e non mi ha dato mai un problema. Sì, proprio mai.

Ovviamente c’è un costo, che sono 5 dollari al mese. 5 dollari sono circa 3.5€, un niente in pratica. E’ il costo di un pacchetto di sigarette, ma invece che annerirti i polmoni mette al sicuro tutti i tuoi ricordi, il tuo lavoro, la tua musica. Buona parte della tua vita, insomma.

Non esagero se dico che l’esperienza d’uso di Backblaze è simile a quella di TimeMachine. Una volta installata l’applicazione basta impostare qualche settaggio (percentuale di banda da utilizzare, orari del backup), scegliere quali cartelle backuppare e avviare il salvataggio. D’ora in avanti non dovrete fare niente, se non gongolarvi perché i vostri dati sono al sicuro.

Schermata principale di Backblaze

Backblaze costa cinque dollari al mese, che al momento corrispondono a poco meno di quattro euro. La quota è unica per ogni computer e a differenza di altri servizi come Amazon S3 non c’è da pagare la banda utilizzata per gli upload o lo spazio, quest’ultimo infatti è illimitato. Illimitato non nel senso inteso dalle compagnie telefoniche, ma nel significato letterale del termine: senza alcun limite di sorta. Che eseguiate il backup di un Gigabyte o di cento Terabyte pagate sempre cinque dollari al mese.

Tra l’altro disponibile un piano annuale che a fronte di un pagamento anticipato permette di risparmiare dieci dollari, circa il 17% del totale dovuto.

Come in ogni cosa, anche Backblaze ha due difetti, anche se li considero trascurabili (soprattutto il secondo):

  1. La cartella Applicazioni non viene backuppata, ciò vuol dire che nel caso dobbiate ripristinare i vecchi dati su un nuovo computer dovrete installare manualmente tutti i programmi.
  2. La traduzione dell’app non è delle migliori, in quanto è molto probabile che sia stato usato Google Traduttore per eseguirla. Ciò nonostante è facilmente comprensibile. Dopo qualche email, però, gli sviluppatori mi hanno fatto avere il file originale e sto procedendo a correggere tutti gli errori. Entro poco tempo quindi Backblaze dovrebbe presentare una traduzione “decente”.

C’è un detto che gira su internet: “non hai un backup funzionante se non ti è mai successo di perdere tutti i dati e doverli ripristinare”. Be’, a me è accaduto e posso dirvi che Backblaze si è comportato egregiamente. Ho perso solo qualche ora di lavoro e ho potuto scaricare i dati in un paio di giorni tramite un software apposito. Una “prova su strada” andata alla perfezione.

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