Con Lion, si è già detto, sparirà la distinzione tra le versioni Client e Server. Stando alle prime Developer Preview si tratta di una semplice opzione da definire in fase di installazione. Lion Server è praticamente identico alla versione tradizionale, ma ha in più una serie di tool addizionali molto interessanti. Una prima differenza si nota nel Launchpad, dove una cartella che contiene: Podcast Composer, Server Admin, System Monitor, System Image Utility, Workgroup Manager, Xgrid Admin, Xsan Admin.

Da un breve sguardo sul pannello di controllo Server Admin, si notano la quantità di servizi disponibili, dal server per la rubrica indirizzi (Address Book), fino all’amministrazione di un “Wiki” informativo aziendale su base web.

L’interfaccia Hardware fornisce informazioni dettagliate sui componenti del Mac, sempre con la grafica e la pulizia che contraddistinguono le GUI Apple:

Ma non è solo informativa come quella di sistema, visto che comprende alcune opzioni legate alla condivisione

Per ogni utente del gruppo di lavoro si può gestire in modo molto intuitivo lo stato, le preferenze e le funzioni abilitate o negate:

Si possono generare dei dischi immagine di rete, sia per il boot che per il restore delle postazioni di rete:

Si tratta ovviamente di funzioni avanzate, ma che permettono all’amministratore di rete di ottimizzare al meglio il flusso di lavoro anche con decine di postazioni, rendendo omogenea la distribuzione su ogni singola postazione.

Ci sono comunque anche altri interessanti AddOn come Podcast Producer, di cui parleremo in dettaglio più avanti, appena riuscirò a trovare maggiori dettagli e immagini. Per quanto riguarda l’installabilità di questa distribuzione, è tutto ancora da decidere. Vi ricordo che siamo alla terza DP, ma ancora tutto potrebbe subire variazioni anche consistenti. Allo stato attuale comunque, sembrerebbe che chiunque acquisti Lion, avrà la possibilità di scegliere arbitrariamente (e senza costi aggiuntivi?), di attivare il Mac come server.