Recensione: Wrapsol integrale per MacBook Pro 15″ e 13″

Qualche giorno fa, causa imbecillità del sottoscritto, un MacBook Pro ha volato per ben 3 metri cascando a testa in giù e strisciando sul duro asfalto. Come scritto in quell’occasione, la ciliegina sulla torta è stata l’avere la pellicola protettiva Wrapsol a casa, in attesa di essere installata. Per quanto una semplice pellicola possa sembrare inutile in casi simili, avendo già appurato la loro qualità sull’iPhone 4 e vedendo che in fondo il Mac ha subito solo dei graffi superficiali, mi vien facile immaginare che con quelle ne sarebbe uscito praticamente indenne.

wrapsol

Ma come si dice: inutile piangere sul latte versato. E anzi, visto che ormai le pellicole le avevo, ho pensato comunque di applicarle per verificarne la qualità, effettuare questa recensione e prevenire ulteriori danni…

Ho cercato di sintetizzare il tutto nel video di seguito:

voto 4Conclusioni
La soluzione di Wrapsol per la protezione dei MacBook Pro, non raggiunge forse i livelli di qualità da primato di quella per iPad 2, ma solo per un paio di particolari migliorabili. In particolare la gestione degli angoli richiede un po’ di manualità nell’utente, nonché l’utilizzo di un asciugacapelli. Ed anche la resa al tatto sul trackpad potrebbe essere migliore (sul vetro dell’iPad 2 non si nota lo stesso effetto). Nulla che ne infici però la bontà complessiva. La pellicola integrale Wrapsol per MacBook Pro, rimane un prodotto veramente eccellente.

Costi
49,95€, qualsiasi modello scegliate. Al momento sono disponibili per MacBook Pro 13″, per il 15″ e per il MacBook Air 11″. Sempre sul sito del distributore italiano Active Software. E ricordate che sono garantite a vita.

PRO
Una soluzione di protezione integrale e invisibile di grande qualità
Applicazione un po’ macchinosa forse, ma esente da bolle e riposizionabile
Oltre a proteggere dai graffi aggiunge solidità strutturale

CONTRO
Gli angoli potevano essere gestiti meglio (come su iPad 2)
Il trackpad perde quella caratteristica scivolosità, ci si deve abituare le prime ore

Maurizio Natali

Titolare e caporedattore di SaggiaMente, è "in rete" da quando ancora non c'era, con un BBS nell'era dei dinosauri informatici. Nel 2009 ha creato questo sito nel tempo libero, ma ora richiede più tempo di quanto ne abbia da offrire. Profondo sostenitore delle giornate di 36 ore, influencer di sé stesso e guru nella pausa pranzo, da anni si abbronza solo con la luce del monitor. Fotografo e videografo per lavoro e passione.

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