Fino a pochi mesi fa lo spazio su disco stava diventando l'ultimo dei problemi del consumatore e per alcuni lo è tutt'oggi, grazie alla disponibilità di hard disk dalla capacità di centinaia di gigabyte a costi minimi. Da qualche tempo però la massificazione degli SSD ha riportato alla luce questi limiti, considerato che il loro prezzo al GB è nettamente superiore rispetto quelli tradizionali.
Riuscire a liberare dello spazio su un Macbook Air con soli 64GB di disco è un'operazione tutt'altro che semplice ma importantissima, e c'è un trucchetto che può aiutare coloro che adoperano Mail.app come client di posta (in congiunzione con una casella che supporti il protocollo IMAP). Nascosta nella finestra Avanzate (Mail > Preferenze > Account > Avanzate) è presente la possibilità di scegliere la modalità di accesso alle email nel caso il computer sia offline:
Le configurazioni possibili sono quattro: è possibile conservare in memoria tutti i messaggi e i loro allegati, solo i messaggi senza allegati, i messaggi già letti o niente di tutto questo. Selezionando "Non conservare nessun messaggio" Mail.app andrà a cancellare l'archivio completo delle email, precedentemente salvato in locale.
Ma perché farlo? Chi usa intensamente le email col tempo va a accumulare un gran numero di messaggi di posta, che comprendendo anche i vari allegati occupano uno spazio su disco considerevole. A me, ad esempio, l'archivio va a mangiare più di tre gigabyte. Sebbene possano sembrare pochi, tre gigabyte sono un'enormità per le misure attuali degli SSD e il guadagno è notevole. A mio avviso ha poco senso salvare le vecchie email (tutte, poi) per la consultazione offline, visto che se il computer manca di connessione internet è preclusa la possibilità di rispondere e inviare nuovi messaggi.