Il mio rapporto con i preferiti del browser è particolare: mi è sempre piaciuto salvarne tanti, convinto di una loro possibile futura utilità; ma raramente ne ho avuto bisogno, e, quando è successo, ritrovarli è stato un compito astruso e complicato.

Ricordo con una certa nostalgia (sono giovane, ma non così tanto) quando con Del.icio.us l’organizzazione dei preferiti fu portata al livello successivo. Grazie all’intelligente introduzione dei tag e la ricerca ben calibrata era possibile ritrovare in pochi attimi “quella pagina che mi sembra parlasse del primo iPod…”. Col tempo il sito è cresciuto, ma troppo in fretta. Nuove funzionalità introdotte ogni tre per due, l’enorme numero di nuovi utenti, l’acquisizione da parte di Yahoo!; questi fattori hanno portato Delicious da essere un servizio di bookmarking sociale ad un calderone di funzioni. Non fraintendetemi: il servizio è sempre usabile e molti lo troveranno utile, ma io non la vedo in questo modo.

“Morto un papa se ne fa uno nuovo”. Non è detto che il nuovo debba essere completamente diverso dal precedente, ma in questo caso poco più di un anno fa mi sono messo a ricercare un servizio che potesse offrire le possibilità di delicious senza troppi fronzoli e che fosse a pagamento (per evitare di dover cambiare “casa” in futuro). Ho trovato un candidato ideale in Pinboard.

Pagina principale di Pinboard

Come viene descritto sulla pagina principale, Pinboard è un servizio di bookmarking per introversi. Ciò viene evidenziato per creare una linea di separazione dalla “vecchia” concezione e per delineare una visione chiara: Pinboard è il luogo per salvare i tuoi preferiti, punto. Sì, ci sono altre funzioni, ma lo scopo principale è quello.

Il servizio ha tutte le funzionalità base che si richiedono alla sua categoria: tagging, possibilità di compilare un campo “descrizione” per affinare la ricerca, la ricerca (appunto), suggerimenti di autocompletamento durante il tagging, e così via. Detto questo, sono presenti altre chicche (alcune a fronte di un ulteriore costo, altre no), come l’archiviazione dei link — viene creata una versione della pagina salvata “in loco” consultabile anche se la versione originaria per qualche motivo scompare e la possibilità di importare automaticamente preferiti da Twitter.

Quest’ultima funzione, in particolare, ritengo utilissima. Sono solito infatti dare un’occhiata a Twitter durante il viaggio di andata per l’Università, ma non ho le capacità mentali per leggere articoli approfonditi. Nel caso trovi uno di questi, mi basta segnarlo come “favorito” su Twitter e Pinboard ne salva una copia, disponibile per una lettura successiva. Il processo è molto più veloce che inviare per email o a Instapaper il post desiderato.

Non c’è molto altro da dire riguardo questo — a mio parere — ottimo servizio. In fondo deve fare poche cose, ma le deve fare bene. Lo sviluppatore ha più volte scritto nel suo blog che uno dei principali obiettivi di Pinboard è essere un servizio affidabile e sempre disponibile, scopo raggiunto tramite una cura maniacale dei dettagli e un sistema di backup molto sviluppato per evitare downtime prolungati.

Al momento iscriversi a Pinboard costa 9,33$, circa 6,49€. Il prezzo è una delle particolarità del sito, cresce di un decimo di centesimo (di dollaro) ogni nuovo utente iscritto in modo da permettere la sostenibilità dei costi di manutenzione dei server.

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