Le mappe di Google stanno per arrivare anche offline, ne beneficerà pure iOS 5?

Tra le cose abbastanza sicure prima del WWDC riguardo ad iOS 5, vi era l’uso di Google Maps anche per la quinta versione del sistema operativo mobile di Apple. Nel frattempo, Google sta lavorando sempre più sul suo servizio di mappe, dotandolo di funzionalità attese da tempo dagli utenti. Una di queste è stata annunciata proprio oggi, scatenando quasi sicuramente la gioia di molti: presto sarà possibile utilizzare il servizio anche offline. La notizia è stata riportata in prima battuta dal sito olandese All About Phones, che cita fonti provenienti da aziende del settore tlc del paese dei tulipani. Vediamo cosa offre la nuova modalità offline per Google Maps.

Attualmente Google Maps, per il funzionamento, ha bisogno di una connessione dati sempre presente, in modo da potersi procurare le mappe e le altre funzionalità ulteriori come Street View. Tuttavia, non sempre è possibile avere la connessione dati, col risultato che il servizio risulta inutilizzabile e bisogna ricorrere ad altri software di navigazione come TomTom. Grazie alla prossima modalità offline, le mappe saranno precaricate sul telefono e Google Maps funzionerà anche senza una connessione dati attiva, seppur con qualche funzione in meno, ad esempio la sopraccitata Street View. Comunque, quanto basta per poter sfruttare il GPS dello smartphone, avere indicazioni di viaggio e, per quanto riguarda Google, dare un serio colpo non solo a TomTom e affini, ma anche a Nokia, la prima ad aver reso gratuite le mappe già da diverso tempo e che con un Symbian già sofferente in attesa dello sbarco su Windows Phone 7 potrebbe certamente avere ulteriori grane da questa novità.

Al momento, però, questa funzionalità rimane non annunciata, ma vedendo come Google segue attentamente le richieste e le esigenze dei propri utenti è probabile si tramuti in realtà. Sarà da capire a riguardo se la funzionalità sarà in qualche modo limitata ad Android oppure se anche iOS ne potrà usufruire. Qualora Google aprisse l’eventuale servizio anche al sistema Apple, iOS 5 potrebbe vantare un’altra feature di tutto rispetto, non esclusiva ma sicuramente molto gradita. Se invece da Mountain View nicchiassero o direttamente rifiutassero, Apple potrebbe sempre ripescare le funzionalità di Placebase acquisite quasi due anni fa, alzando nuovamente la sfida tra le due aziende.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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