Lion Spoiler: introdotta la “Browser Only Mode”, Safari gioca a sembrare Chrome OS

Non smette di dispensare novità, Lion, al di là di quelle già conosciute. L’ultima scoperta in ordine di tempo è una sorta di “Browser Only Mode”, una modalità di avvio che contempla il solo Safari e nient’altro a disposizione. I primi a mostrare e dettagliare questa funzionalità sono stati quelli di Macrumors, i quali hanno potuto testarla approfonditamente, per quanto approfonditamente si possa testare una modalità di avvio in cui è disponibile il solo browser per Internet.

La funzionalità sarebbe stata localizzata nella lock screen di Lion, in cui è presente una apposita opzione per riavviare il sistema direttamente in Safari. In questa modalità, nulla è fattibile, se non la navigazione web. La versione di Safari a disposizione è completamente funzionante, anche nella modalità full screen. In questo modo, Lion assume un comportamento simile a quello di Chrome OS, mettendo il browser al centro di tutto e rendendolo l’unico hub per operare. Quando si riavvia, tutto torna alla normalità, con la classica sessione di OS X, riprendendo dal punto in cui si era lasciato. Questo perché, come scritto in precedenza, l’opzione è presente nella schermata di lock del Mac e non in quella di login.

Attenzione, però, a confonderlo sul serio con Chrome OS. Il comportamento è simile, ma le finalità sono diverse. Se Chrome OS è veramente la combinazione tra browser e sistema operativo, qui si tratta semplicemente di una modalità di avvio. A quanto sembra, la funzionalità viene ottenuta solo tramite l’uso di Trova il mio Mac. Può aver senso per rendere quasi inutilizzabile il Mac in caso di un eventuale furto, lasciando al ladro la sola opzione di navigare in Rete con conseguente possibilità di essere rintracciato. Ma le possibilità vanno anche oltre: qualora Apple entro la versione finale di Lion facesse in modo di prevederla tra le modalità sempre disponibili di avvio, sarebbe possibile utilizzarla anche in caso di ospiti abbastanza invadenti, ai quali si preferirebbe non dare accesso ai propri file né tanto meno al resto del sistema operativo. Un’altra soluzione è quella, suggerita da Macrumors, di utilizzare Lion come mera postazione web, limitata e allo stesso tempo sicura, utile per l’uso in Internet Cafè o biblioteche, ad esempio. La cosa più importante, però, è che a quanto pare la funzionalità non usi la partizione normale, bensì quella di recupero. Del resto, anche nell’apposita modalità recovery Lion permette di avviare Safari per navigare. In questo modo, i propri file sarebbero tenuti fuori e non verrebbero toccati in alcun modo. Tuttavia, qui al momento non vi è certezza sul fatto che davvero si basi sulla partizione di recupero e non su quella normale di sistema, per cui al momento è meglio tenere il condizionale.

Anche questa funzionalità si aggiunge dunque a tutte quelle già scoperte riguardanti Lion. Chissà che il sistema operativo di Apple non riservi ancora altre sorprese rispetto a quanto illustrato pubblicamente tra WWDC e sito. La caccia continua.

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

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