Si sente spesso parlare sui blog di sorpassi di una piattaforma su un’altra, di un modello su un altro e di aziende contro altre. “Android è ora il sistema operativo più venduto con il 34% del mercato!”. “L’iPhone rimane il più redditizio con il 79,935% dei profitti!” “Nokia nonostante tutto ha ancora più del 20% del mercato!”. Ma cosa significano esattamente queste frasi? Cosa significano esattamente quelle percentuali? E, soprattutto, quale indice è meglio usare per valutare chi “ha vinto” il mercato?
Fino a pochi anni fa valutare chi era “promosso” e chi “bocciato” nel mercato della telefonia mobile era semplice. Nokia faceva i Symbian, se vendeva dispositivi allora poteva chiamarsi azienda di successo. Motorola costruiva vari modelli, ma tutti basati sul suo sistema operativo, così era facile vedere se lo stato economico era positivo o no. Stesso ragionamento per quasi tutti gli altri concorrenti.
Dal 2007 con l’introduzione dell’iPhone il panorama è cambiato. Apple è entrata nel mercato con un solo modello (sì, le dimensioni variano, ma alla fine un iPhone è un iPhone), ha venduto (e continua a farlo) tantissimo, ma non quanto altri costruttori — considerando la somma delle vendite dei dispositivi. L’iPhone, però, è una vera e propria macchina fabbrica-soldi: Apple ha sempre puntato più ai profitti che alle unità vendute, così come fa con i Mac.
Nel frattempo ha irrotto nel mercato anche Google, con Android. Android è un caso a sé: qualunque costruttore può montarlo gratuitamente sui propri dispositivi, risparmiando vagonate di soldi in ricerca e nuove tecnologie per il proprio sistema operativo. C’è un rovescio della medaglia, però, in quanto molti costruttori sono saltati sul treno Android e l’unico modo per differenziarsi diventa il design dei prodotti, e magari qualche modifica all’interfaccia.
Ci sono infine altre aziende che guadagnano — ironicamente — più dai dispositivi che vende la concorrenza che dai propri.
Come si fa, allora, nel 2011 a valutare lo stato di salute di un’azienda in questo agguerrito — quanto strampalato — mercato? Asymco propone una soluzione.
L’indice creato da Asymco è un meta-indice, ovvero un indice degli indici. In parole povere, sono stati presi i vari indici come percentuale di dispositivi venduti rispetto al totale, di profitti, di espansione della piattaforma/OS, e così via; e sono stati ammassati insieme in una prima bozza di meta-indice.
Le varie componenti dell’indice-asymco non sono pesate, per adesso ognuna vale quanto le altre — anche se potrebbero nascere dei dubbi a riguardo. Il grafico è chiaro, ed è molto simile a quanto ci si potrebbe aspettare: Apple vede una crescita enorme rispetto ai concorrenti; Samsung e RIM sono stabili; HTC cresce debolmente; Nokia cala paurosamente; LG, SE e Motorola sono in caduta (più o meno lieve).
Asymco non ha creato questo meta-indice proponendolo come verità assoluta, ma è interessante avere un valore obiettivo che racchiuda i vari dati, presi considerando punti di vista alternativi. Domandarsi chi vinca e chi perda in questo mercato è abbastanza stupido, se non inutile. In fondo se Apple continuasse ad avere il 20% del mercato ma con i profitti di adesso potrebbe definirsi contenta, mentre Google sarebbe felice solo con una percentuale di mercato maggioritaria.