WWDC 2011: OS X Lion in arrivo sul Mac App Store a 23,99 €, oltre 250 nuove funzioni

Come si sperava, Lion è stato finalmente presentato in forma (al 99%) definitiva, con il suo carico di novità: oltre 250. Per motivi di tempo, sono state coperte le dieci principali, già viste nelle Developer Preview, ma approfondite nel corso del keynote di Steve Jobs. Una novità passata più in sordina però è già nel nome: addio Mac OS X. Ora si chiama OS X, senza Mac. Non si sa il perché di questa scelta, ma è probabile che sia una mossa per il futuro, di cui è prematuro parlare adesso in questo articolo, magari in un follow-up a mente fredda nei prossimi giorni. Proseguiamo dunque a (ri)vedere le principali funzionalità di Lion, che arriveranno a partire da Luglio su tutti i Mac supportati.

Oltre al nome, anche esteticamente sono avvenuti dei cambiamenti: la maggior parte delle icone assume ora un aspetto argentato. Le prime funzionalità ad essere state mostrate sono le gestures multi-touch, con nuovi gesti e lo scrolling invertito simili a quelli già visti su iOS, da applicare tramite Magic Mouse ma soprattutto Magic Trackpad, che ben si sposa con il nuovo Lion. Altra novità del leone sono le applicazioni a tutto schermo: in questo modo è possibile operare con l’applicazione in uso senza distrazioni, sfruttando tutto lo spazio disponibile dello schermo. Il multitasking nella modalità a tutto schermo è garantito scorrendo tre dita verso sinistra o verso destra, spostandosi tra una applicazione e l’altra. Oppure si può ricorrere a Mission Control, richiamabile scorrendo con tre dita verso su sul mouse/trackpad oppure tramite l’icona nel Dock. Mission Control riunisce in un unico ambiente le funzionalità precedentemente offerte da Spaces ed Exposé, offrendo inoltre una maniera efficace per interagire con i widget della Dashboard e le applicazioni a tutto schermo citate in precedenza.

Altra funzionalità peculiare di Lion è Launchpad, che consente di eseguire e gestire le proprie applicazioni in un modo molto simile a quanto è possibile fare su iOS. E’ possibile riorganizzare le applicazioni installate in Cartelle, per mantenere Launchpad pulito e ordinato. Grazie all’integrazione con il Mac App Store, sarà possibile avere le applicazioni nel proprio Launchpad in maniera praticamente immediata: ogni applicazione scaricata e installata dallo Store è già disponibile insieme a tutte le altre già presenti.

Novità di Lion è anche Riprendi, che consente in caso di riavvio di ripartire esattamente da dove si aveva interrotto il lavoro, senza perdite di dati. Per assicurarsi ulteriormente che non vi siano perdite, un’altra funzionalità, Salvataggio Automatico, interviene per mantenere i file aperti salvati in maniera periodica senza alcuna interazione da parte dell’utente. Qualora si cercasse un particolare salvataggio, è possibile ricorrere a Versioni, che tiene traccia di tutte le volte in cui è stato salvato un file e si premura per ogni volta di conservare una copia di scorta, recuperabile dall’utente in qualsiasi momento. AirDrop, un’altra funzionalità di Lion, consente invece di condividere e trasferire file in modalità completamente wireless verso altri Mac. Basterà che i computer destinatari abbiano AirDrop attivo come il mittente, si trovino in un’area di 10 metri massimi di distanza e il gioco è fatto. Molta enfasi è stata posta anche sul nuovo Mail, completamente rinnovato e dotato di una interfaccia full screen. La modalità a due colonne, mutuata dall’iPad, consente di tenere sott’occhio sia le cartelle che i messaggi. La ricerca è stata migliorata e le conversazioni consentono di tenere il filo di tutti i botta e risposta occorsi con uno o più contatti.

Lion Server, originariamente pensato incluso nel sistema, è ora diventato un add-on, che sarà reso disponibile tramite il Mac App Store. Tra le novità, Gestione Profilo che consente di gestire in remoto tutti i computer dotati di Lion e anche i dispositivi con iOS. Lion Server porta inoltre in dote la condivisione di file con l’iPad. Le novità, come già scritto in precedenza oltre 250, è impossibile descriverle tutte. Per avere un quadro complessivo di tutte le nuove funzionalità, tra cui FaceTime incluso nel sistema, il supporto a Yahoo! in iChat e i miglioramenti al Finder, è possibile andare a questa pagina (al momento in cui si scrive questo articolo, ancora in inglese).

Veniamo ora agli aspetti distributivi di Lion. Il sistema, come già detto, sarà disponibile da Luglio e verrà venduto esclusivamente sul Mac App Store all’ottimo prezzo di 23,99 €. Un prezzo che sicuramente farà felici tutti coloro che intendevano aggiornare a Lion, sferzando anche chi invece intendeva rimanere a Snow Leopard. A sorpresa, infatti, il prezzo risulta minore proprio dell’ormai quasi vecchio Snow, che costava 29 €. Ma non solo: scompare anche il Family Pack, visto che grazie all’uso del Mac App Store sarà possibile installarlo su 5 Mac collegati allo stesso account iTunes. Inoltre, per chi acquista un Mac a partire da oggi, l’aggiornamento a Lion sarà gratuito. Farà invece discutere l’esclusività sul Mac App Store, specialmente in Italia, dove le ADSL non godono certo di grande salute. Il peso del download è infatti di 4 GB. Che ci sia un ripensamento entro Luglio sulle modalità di distribuzione, includendo anche una classica su DVD? Ad ogni modo, quanto mostrato da Lion sicuramente ripaga la piccola spesa per il suo acquisto. Rimane solo da capire perché ora sia OS X e non più Mac OS X, ma quello riserviamocelo per il futuro, come già scritto in precedenza. Al momento, godiamoci il re di tutti i Mac-felini. Pronti a sentire il Mac ruggire?

Giovanni "il Razziatore"

Deputy - Ho a che fare con i computer da quando avevo 7 anni. Uso quotidianamente OS X dal 2011, ma non ho abbandonato Windows. Su mobile Android come principale e iOS su iPad. Scrivo su quasi tutto ciò che riguarda la tecnologia.

Commenti controllati Oltre a richiedere rispetto ed educazione, vi ricordiamo che tutti i commenti con un link entrano in coda di moderazione e possono passare diverse ore prima che un admin li attivi. Anche i punti senza uno spazio dopo possono essere considerati link causando lo stesso problema.